Cabala ebraica: differenze tra le versioni

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L'interesse del ventesimo secolo nella Cabala ha ispirato un [[Rinnovamento giudaico|rinnovamento]] tra le confessioni religiose e ha contribuito ad una più ampia spiritualità contemporanea tra non ebrei, generando inoltre una fiorente rinascita e importanza storica grazie alla ricerca accademica di recente costituzione.<ref name="Cabb1"/>
 
== Le tradizioni della cabala ==
== Tradizione ==
In [[Lingua ebraica|ebraico]] ''Qabbaláh'' significa «ricevere», ma anche «tradizione»<ref>Johann Maier, ''La cabbala. Introduzione, testi classici, spiegazione''. 1996, Edizioni Dehoniane, Bologna. ISBN 88-10-40796-2.</ref><ref>{{en}}{{q|The Mishnaic Hebrew word ''Kabbalah'' (reception) came to mean "tradition." During the Middle Ages the name Kabbalah was given to the most important body of Jewish mysticism.|Avner Falk, ''A Psychoanalytic History of the Jews'', cap.29, ''Mysticism and Union with the Mother''. 1996, Fairleigh Dickinson University Press. ISBN 978-1-61147-130-4.}}</ref> (la parola ebraica designa anche la ricevuta, ad esempio in una transazione commerciale, e la funzione di ingresso del [[Shabbat|sabato]], la maggiore festa ebraica); secondo questi insegnamenti essa rappresenta il livello più elevato e profondo dell'[[ebreo]] poi manifesto nel metodo d'interpretazione [[Esegesi ebraica|esegetico]] della ''[[Torah]]'', definito in ebraico ''Sod'', «segreto». La Cabala, secondo i suoi "cultori", venne trasmessa da [[Dio (Ebraismo)|Dio]] anche ad [[Adamo]] e ad [[Abramo]]. Il cabalista tradizionale nell'ebraismo rabbinico viene chiamato ''Mekubal'' ({{lang-he|'''מְקוּבָל'''}}). Le differenti [[Traslitterazione|traslitterazioni]] della parola oggigiorno tendono a denotare tradizioni alternative:<ref>[http://www.kabbalaonline.org/kabbalah/article_cdo/aid/380679/jewish/KABBALAH-CABALA-QABALAH.htm KABBALAH? CABALA? QABALAH?], su ''kabbalaonline.org''</ref> la cabala ebraica non va quindi confusa con le [[Cabala (esoterismo)|cabale di tradizione occidentale]], anche se queste sono ad essa direttamente ispirate.
 
La definizione di Cabala varia a seconda delle tradizioni e fini di coloro che la seguono,<ref>{{en}} [[Joseph Dan]], ''Kabbalah: A very short introduction'', Oxford University Press, Cap. 1: "The term and its uses".</ref> dalle sue origini religiose quale parte integrante dell'ebraismo, ai suoi più tardi adattamenti [[Cabala (esoterismo)|occidentali]], [[New Age]] e [[Sincretismo|sincretici]] [[Occulto|occultisti]]. La Cabala è un insieme di insegnamenti esoterici intesi a spiegare il rapporto tra un immutabile, eterno e misterioso [[Ein Sof]] ("senza fine") e l'universo mortale e finito ([[Creazione (teologia)|creazione]] di [[Dio (Ebraismo)|Dio]]). Sebbene sia molto utilizzata da alcune correnti ebraiche, non è una [[confessione religiosa]] in sé e di per sé. Essa costituisce le fondamenta dell'interpretazione religiosa [[Misticismo ebraico|mistica]]. La Cabala mira a definire la natura dell'[[universo]] e dell'essere umano, la natura e lo scopo dell'esistenza e varie altre questioni [[Ontologia|ontologiche]]. Presenta inoltre i metodi per aiutare la comprensione di questi concetti e raggiungere quindi la realizzazione spirituale.
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=== Le origini remote ===
Alcuni praticanti tradizionali credono che le prime origini della cabala precedano le religioni del mondo e formino la struttura primordiale delle [[filosofie]], [[religioni]], [[scienze]], [[Arte|arti]] e [[sistemi politici]].<ref>{{en}}[http://www.kabbalah.info/eng/content/view/frame/31386?/eng/content/view/full/31386&main ''The Freedom''] di [[Yehuda Ashlag]], "Baal HaSulam".</ref>
SecondoLa laCabala, credenzasecondo tradizionalei suoi "cultori", lavenne trasmessa da [[Dio (Ebraismo)|Dio]] direttamente ad [[Adamo]] e ad [[Abramo]]. La prima conoscenza cabalistica fu poi trasmessa oralmente dai [[Patriarca (ebraismo)|patriarchi]], dai [[Neviim|profeti]] e dai saggi ({{lang-he|'''חכם'''}} ''ḥaḵam'' sing., ''ḥaḵamim'' e/o ''[[chakhamim]]'' plur.), successivamente "intrecciata" in cultura e scritti religiosi ebraici. Secondo questa visione, la prima Cabala verso il X secolo [[p.e.v.]], fu una conoscenza aperta praticata da oltre un milione di persone nell'antico Israele.<ref>''[[Meghillah]]'' 14a, ''Shir HaShirim Rabbah'' 4:22, ''Ruth Rabbah'' 1:2; [[Aryeh Kaplan]], ''Jewish Meditation: A Practical Guide'', Schocken Books, 2ª ed. riv., 1995, pp. 44–48.</ref> Conquiste straniere portarono i capi spirituali ebraici del tempo (il [[Sinedrio]]) a nascondere la conoscenza e renderla segreta, temendo che potesse essere usata impropriamente se fosse caduta nelle mani sbagliate.<ref>[[Yehuda Ashlag]], ''Preface to "The Wisdom of Truth'', Kabbalah Publishing, 2008, p.12 sez.30 e p.105 sez. finale della colonna sinistra quale prefazione al ''[[Talmud]] Eser HaSfirot''.</ref> I capi del Sinedrio erano inoltre preoccupati che la pratica della Cabala da parte degli ebrei della [[diaspora ebraica]], senza supervisione e senza la guida dei maestri, potesse condurli a pratiche errate e metodi proibiti. Di conseguenza, la Cabala nell'ambito dell'ebraismo rabbinico divenne segreta, proibita ed esoterica (''Torat Ha`Sod'' {{lang|he|'''תורת הסוד'''}}) per un millennio e mezzo.<ref name="Scholem1"/>
 
Storicamente, la Cabala è emersa, dopo le prime forme di [[misticismo ebraico]], nella [[Provenza]] del [[XII secolo|XII]] e [[XIII secolo]] e in [[Spagna]], venendo reinterpretata nella rinascita mistica ebraica della [[Safad|Palestina ottomana]] del [[XVI secolo]]. Si diffuse insieme all'[[Chassidismo|ebraismo chassidico]] dal [[XVIII secolo]] in poi. L'interesse per la cabala nel [[XX secolo|Novecento]] ha ispirato un [[Rinnovamento giudaico|rinnovamento ebraico]] intraconfessionale e ha contribuito ad una più ampia [[New Age|spiritualità contemporanea]] non ebraica, nonché a coinvolgere la [[Gershom Scholem|sfera accademica]] e [[Storia|storica]] con la recente costituzione di [[studi ebraici]] specialistici.<ref>Si vedano nello specifico gli studi inaugurati da [[Gershom Scholem]] presso l'[[Università Ebraica di Gerusalemme]], nonché gli studiosi citati in "Bibliografia".</ref>