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==Storia==
===Alto Medioevo===
Nei pochi decenni che intercorrono dall'[[Editto di Milano]] (313) a quello di [[Editto di Teodosio|Teodosio]] (380) il [[cristianesimo]] passava dalla condizione di tolleranza a quella di privilegio. Nonostante ciò il [[papa]], successore di Pietro, rimaneva un cittadinofunzionario dell'impero;: la sua elezione infatti era sottoposta all'approvazione imperiale.
L'[[imperatore romano]] manteneva le prerogative di ''[[pontifex maximus]]'', secondo una tradizione ormai secolare. Egli poteva intervenire su tutti gli affari della Chiesa e della religione, anche nelle questioni dogmatiche<ref>Massimo Pautrier, ''I mutamenti istituzionali a Roma tra Tardo-Antico e Medioevo'', 2010, pag. 56.</ref>. Alla [[Sede Apostolica]] spettava il primato sulle altre sedi patriarcali cristiane, rivendicato per la prima volta da papa [[Damaso]] (366-384) e confermato da [[Papa Leone I|Leone I]] (440-461).
 
Nell'[[Alto medioevo]] il venir meno dell'autorità imperiale determinò in Occidente il logoramento di tutte le cariche istituzionali, sia civili che militari. In corrispondenza della scomparsa del [[Senato romano|Senato]] e del [[Praefectus urbi]] e della cessazione di altre funzioni dell'amministrazione dell'Urbe, aumentarono le prerogative del papa<ref>Girolamo Arnaldi, ''Le origini dello Stato della Chiesa'', 1987, UTET Libreria.</ref>. Con [[Papa Zaccaria|Zaccaria]] (741-752) e [[Stefano II]] (752-757) cominciò il dominio temporale dei papi, che subentrarono al governo imperiale nell'amministrazione del [[ducato romano]], esercitandovi da allora in poi i «diritti concreti legati alla sovranità». Il loro pontificato viene considerato la fase iniziale dello [[Stato della Chiesa]]<ref>Girolamo Arnaldi, ''Le origini...'', cit.</ref>.
 
A livello spirituale, una ''potestas'' era riconosciuta, oltre che al papa, a tutti i vescovi; inoltre gli esponenti dell'episcopato erano spesso i detentori di fatto del potere secolare nei territori da loro amministrati. Lo dimostra l'importanza che poi assunse, tra XI e [[XII secolo]], la cosiddetta "[[lotta per le investiture]]", ovvero il conflitto tra [[Santa Sede|sede romana]] e [[Sacro Romano Impero|impero]] per la scelta dei vescovi e quindi, di riflesso, il controllo delle sedi ecclesiastiche, ritenute essenziali per il controllo dei territori e l'esercizio della giurisdizione. Nello stesso Stato della Chiesa, l'effettivo potere dei papi, anche dopo le [[Stato pontificio#Le donazioni carolinge|donazioni carolinge]], rimase comunque circoscritto al solo territorio deldell'ex ducato romano.
 
===Basso Medioevo===