Papa Leone III: differenze tra le versioni

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=== L'attentato del 799 e le sue conseguenze ===
Il 25 aprile [[799]] Leone III subì un attentato diretto dai nobili romani Pascale, nipote di [[papa Adriano I]], e Campolo, [[primicerio]], che volevano eliminare Leone e far eleggere al Soglio Pontificio un membro della loro fazione.
{{citazione|Il 25 aprile, giorno giorno delle litanie maggiori, il papa doveva partecipare a una processione solenne [...] I congiurati decisero di assassinarlo al suo passaggio. Essi s'imboscarono nei pressi del monestero di San Silvestro in Capite e al momento in cui il papa entrava in chiesa, essi si precipitarono su di lui e lo colpirono gettandolo a terra. Tentarono di cavargli gli occhi e tagliargli la lingua. Poi gli assalitori lo trasferirono per sicurezza, nel monastero di Sant'Erasmo, sul Celio. Là, infine, ebbero fine il loro tentativi. I suoi difensori, disorientati in un primo momento, cercarono di liberarlo. Il cubicolare Albino preparò la sua evasione. Il papa fuggì di notte, da una finestra, per mezzo di corde ed efficacemente protetto dai suoi sostenitori, si ritirò con essei nella Basilica di San Pietro.|{{fr}} Léon Homo, ''De la Rome païenne à la Rome chrétienne'', Paris, Robert Laffont, 1950, p. 314.}}.
 
Egli ritrovò la sua libertà grazie a un intervento del [[ducato di Spoleto|duca di Spoleto]], con il quale vi erano dei ''[[missi dominici]]'' di Carlo Magno. Leone III si trasferì temporaneamente, con un seguito di 200&nbsp;persone, a [[Paderborn]], in [[Antica Sassonia|Sassonia]], ove si trovava Carlo Magno. Vi trascorse circa un mese, e Carlo Magno lo discolpò da tutte le accuse portate dai suoi avversari in Roma.<ref>{{fr}} http://chrisagde.free.fr/carolingiens/charlemagneetat.php3?page=13</ref>