Muzio Clementi: differenze tra le versioni

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Il pianista russo [[Vladimir Horowitz]], uno dei più grandi interpreti del Novecento, sviluppò una speciale passione per le opere di Clementi. Horowitz paragonò alcune di esse addirittura alle migliori composizioni pianistiche di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]. Il restauro dell'immagine di Clementi come artista da considerarsi seriamente deve molto ai suoi sforzi.
Oltre ad Horowitz, altri pianisti si dedicarono alla rivalutazione di Clementi; in special modo gli italiani [[Maria Tipo]] e [[:en:Pietro_Spada|Pietro Spada]], oltre al grande didatta napoletano [[Vincenzo Vitale]] e alla sua Scuola pianistica. [[Alessandro Marangoni (pianista)|Alessandro Marangoni]] sta portando a termine l'incisione integrale del ''Gradus ad Parnassum''.
Da segnalare è, inoltre, la presenza della Sonata Op.12 N.1 nel selezionato repertorio di [[Arturo Benedetti Michelangeli]], <nowiki/>che la propose nel 1959, in occasione del suo celebre concerto di Londra. Attualmente, grazie alla ricostruzione di strumenti d'epoca, altri strumentisti italiani - come Andrea Coen e [[Costantino Mastroprimiano]] - si stanno dedicando al recupero dell'interpretazione clementina al fortepiano.
 
L'essere stato coevo dei più grandi compositori per pianoforte, come Mozart e Beethoven, lo rende uno dei "minori" nella pratica concertistica, nonostante la sua posizione di riguardo nella storia della musica per pianoforte e nello sviluppo della [[forma musicale]] della [[sonata]].