Comune di Parigi: differenze tra le versioni
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== I giudizi storici sulla Comune ==
[[File:Maxime Du Camp.jpg|thumb|upright|Maxime du Camp]]
Tutta la letteratura conservatrice e liberale del tempo, da [[Maxime Du Camp]]<ref>M. du Camp, ''Les convulsions de Paris'', 4 voll., 1878-1880.</ref> ad [[Arsène Houssaye]],<ref>A. Houssaye, ''Le chien
Le istituzioni democratiche vennero prese di mira. [[Gustave Flaubert]], commentando nell'aprile del 1871 l'esperienza in corso della Comune, scriveva a [[George Sand]] di considerarla « l'ultima manifestazione del medioevo ». Dichiarando di odiare la [[democrazia]] che è, secondo lui, « la negazione del diritto », si augurava per la Francia « un governo di [[Mandarino (funzionario)|mandarini]] [...] un'aristocrazia legittima », dal momento che « il popolo è un eterno minorenne ».<ref>G. Flaubert a G. Sand, 29 aprile 1871.</ref> E se la prendeva con l'istruzione: « Il sogno della democrazia è di elevare il proletario al livello di stupidità del borghese »,<ref>G. Flaubert a George Sand, 8 settembre 1871.</ref> così che « l'istruzione pubblica non farà che aumentare il numero degli imbecilli [...] l'istruzione primaria ci ha dato la Comune ». Quanto al suffragio universale, esso « è più stupido del diritto divino ».<ref>G. Flaubert a G. Sand, 7 ottobre 1871.</ref>
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