Ragù napoletano: differenze tra le versioni

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→‎Preparazione: Aggiunto un informazione riguardante la parola che si usa nella lingua napoletana per descrivere la bollitura del ragu che è pippiare e non pappuliare come invece viene usata erroneamente dai provinciali, infatti pappulià = cuocere a fuoco medio alto ed a pentola coperta al fine di asciugare minestre troppo brodose è un collaterale del verbo pappià, denominale di pappa + il suff. dimituvo ul e l’infisso intensivo/durativo –i-. Mentre pippià/peppià = cuocere lentamente ed a f...
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È consigliabile prepararlo il giorno prima mettendo la carne nel tegame, unitamente alle cipolle affettate sottilmente e all'olio. Carne e cipolla dovranno rosolare insieme: la prima facendo la sua crosta scura, le seconde dovranno man mano appassire senza bruciare.
Per ottenere questo risultato, bisogna rimanere ai fornelli, pronti a rimestare con la cucchiarella di legno,e bagnare con il vino, appena il sugo si sarà asciugato: le cipolle si dovranno consumare, fino quasi a dileguarsi. Quando la carne sarà diventata di un bel colore dorato, sciogliete il cucchiaio di conserva nel tegame e aggiungete la passata di pomodoro.
Regolate di sale e mettete a cuocere a fuoco bassissimo, il ragù dovrà, come si dice a Napoli, "''pappuliarepippiare''", parolae onomatopeicanon che" benpappuliare descrive" ilerroneamemte suonousato delin ragù cheprovincia, cioè dovrà sobbollire a malapena. A quel punto coprirete il tegame con un coperchio, senza chiuderlo del tutto.
Il ragù dovrà cuocere per almeno tre ore, di tanto in tanto rimestatelo facendo attenzione che non si attacchi sul fondo della pentola.