Counseling: differenze tra le versioni

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Le associazioni di categoria di ''counseling'' ed alcune associazioni di categoria di psicologi, sostengono invece che:
* già l'[[Antitrust]] si è espresso nel [[1999]]<ref>{{cita web|url=http://www.assocounseling.it/docs/miscellanea/agcm1999PI2412.pdf|titolo=Provvedimento PI2412|data=16 luglio 1999|editore=AGCM|accesso=31 luglio 2009}}</ref> rispetto alla non obbligatorietà dell'esistenza di un Ordine professionale per esercitare una professione;
* l'ENPAP (''Ente nazionale di previdenza e assistenza degli psicologi'') nel [[2003]] effettua una delibera suggerendo al [[Ministero della Giustizia]] di comprendere anche professioni affini alla psicologia tra i propri contribuenti;<ref>Questo il testo della delibera: «Gli enti istituiti ai sensi del d. lgs. n. 103/96 possono includere altre categorie professionali similari di nuova istituzione che dovessero risultare prive di una protezione previdenziale pensionistica specifica, alle medesime condizioni di cui all'art. 7 del d. lgs. n. 103/96».</ref>
* la giurisprudenza attualmente esistente in Italia non ha fino ad oggi rilevato&nbsp;– nonostante precise accuse rivolte ai ''counselor'' di esercizio abusivo della professione di psicologo ai sensi dell'art. 348 del [[Codice penale italiano|Codice penale]] – abusi di professione da parte di ''counselor'';<ref>Cfr. ad esempio, ultima in ordine di tempo, la sentenza n° 619 del 18 marzo [[2010]] del Tribunale penale di [[Lucca]] che ha scagionato due counselor accusati di esercizio abusivo della professione di psicologo perché ''il fatto non sussiste''.</ref>
* il recepimento della [[Direttiva dell'Unione Europea]] 2005/36/CE<ref>D.Lgs. 23 ottobre 2007, n. 206, in materia di "Attuazione della direttiva 2005/36/CEE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali".</ref> offre la possibilità per le associazioni di categoria di ''counseling'' di potersi iscrivere in uno speciale elenco redatto dal Ministero della Giustizia;