Ammutinamento di Cattaro: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m →Voci correlate: clean up using AWB |
m →Clima di rivolta: redirect |
||
Riga 9:
[[File:Bay of Kotor maps.jpg|thumb|left|La posizione delle [[Bocche di Cattaro]] ]]
Porto naturale situato nel basso [[
I disordini interni al paese, causati dalla sempre più grave carenza di generi alimentari e saldatisi ben presto con le istanze nazionaliste delle varie etnie che componevano il multiforme Impero, arrivarono ben presto a interessare anche la Marina: dopo una grande manifestazione di protesta della popolazione civile di [[Trieste]] svoltasi il giorno prima per protestare contro la riduzione delle razioni di pane, il 14 gennaio 1918 gli operai del cantiere navale e degli stabilimenti industriali della città scesero in sciopero; la protesta raggiunse [[Pola]], base principale della Marina austro-ungarica, dove il 22 gennaio si ebbero manifestazioni di protesta tra le maestranze dell'arsenale e il 30 gennaio episodi di indisciplina a bordo dell'incrociatore {{nave|SMS|Aspern||6}}<ref name=favre-321>{{cita|Favre 2008|p. 231}}.</ref>. La diffusione di notizie riguardanti la [[rivoluzione d'ottobre]] in [[Russia]] non fece poi che aggravare la situazione.
Riga 15:
[[File:SMS St.GEORG.jpg|thumb|L'incrociatore {{nave|SMS|Sankt Georg||6}}, epicentro dell'ammutinamento]]
All'inizio del 1918 la 5ª Divisione da battaglia della Imperiale e Regia Marina di base a Cattaro, al comando del [[contrammiraglio]] [[Aleksander Hansa]], annoverava ancora diverse unità<ref>{{cita|Sondhaus 1994|p. 318}}.</ref>: la vecchia [[pre-dreadnought|corazzata pre-dreadnought]] {{nave|SMS|Monarch||6}}, gli [[incrociatore corazzato|incrociatori corazzati]] {{nave|SMS|Sankt Georg||6}} e {{nave|SMS|Kaiser Karl VI||6}}, l'[[incrociatore protetto]] {{nave|SMS|Kaiser Franz Joseph I||6}}, i moderni [[esploratore (nave)|esploratori]] {{nave|SMS|Saida||6}}, {{nave|SMS|Helgoland|1912|6}} e {{nave|SMS|Novara|1912|6}}, i quattro moderni [[cacciatorpediniere]] della [[
A parte gli equipaggi dei sommergibili, frequentemente inviati in missione, il resto dei marinai viveva in una situazione di obbligata inattività, con lunghi periodi fermi all'ancora intervallati da occasionali uscite per un breve pattugliamento; lo stato di esaurimento e prostrazione psichica dato dal tedio continuo non era migliorato dalle croniche carenze di ogni tipo di equipaggiamento, da razioni alimentari che spesso scendevano al di sotto degli ufficiali 500 grammi di pane al giorno e dalla scarsità di distrazioni che la città di Cattaro poteva offrire<ref name=Tucker-360>{{cita|Tucker 2014|p. 360}}.</ref>. La risposta dei comandanti alle rimostranze degli equipaggi circa le loro condizioni di vita fu l'imposizione di una rigida disciplina militare, con frequenti punizioni ed equipaggi confinati a bordo delle navi; la comparazione tra la vita dei marinai e i privilegi di cui godevano gli ufficiali, per quanto nel concreto relativamente modesti, finì per alimentare voci incontrollate e storie irrealistiche che acuirono il già pesante malcontento degli equipaggi<ref name=Sondhaus-320>{{cita|Sondhaus 1994|p. 320}}.</ref>.
|