Risiera di San Sabba: differenze tra le versioni

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Il 16 febbraio 1976 davanti alla [[corte d'assise]] di Trieste ha preso il via il processo nei confronti dei responsabili, per il quale sono stati necessari trent'anni di istruttoria. Nel processo si sono costituite 60 parti civili, fra cui parenti delle vittime e [[Pietro Caleffi]], presidente dell'[[Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti]], rappresentate da 30 avvocati.
 
Tra gli altri, erano accusati di [[omicidio]] plurimo [[aggravante|pluriaggravato]] continuato il comandante della risiera, [[Joseph Oberhauser]], e il suo diretto superiore, l'avvocato [[August Dietrich Allers]].<ref name="lastoria" /> Altri responsabili furono giustiziati dai partigiani alla fine della seconda guerra mondiale o morirono nel corso dell'istruttoria.<ref name="lastoria" /> Allers morì nel marzo del 1975.<ref name="lastoria" /> Alla fine del processo, conclusosi il 29 aprile 1976, venne condannato in contumace il solo Oberhauser, che tuttavia non scontò mai la pena: la giustizia italiana non poté chiederne l’estradizione a causa degli accordi italo-tedeschi in merito, che permettono l'estradizione solamente per i crimini commessi dopo il 1948.<ref name="lastoria" /> Oberhauser, rimase libero (lavorava in una birreria di [[Monaco di Baviera]]) fino alla morte, avvenuta il 22 novembre 1979, a 65 anni.<ref name="lastoria" /> La sentenza è stata confermata in secondo grado il 28 febbraio 1978<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Ferdi Zidar|anno=1978|mese=febbraio - marzo|titolo=Riconfermato l'ergastolo per Joseph Oberhauser|rivista=Triangolo rosso|volume=|numero=2-3|p=6}}</ref>.
 
== Il museo e gli edifici ==