Nino Borsari: differenze tra le versioni

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[[File:Borsari's Corner, Carlton, Melbourne, Victoria, Australia.jpg|miniatura|destra|Il ''Borsari's Corner'' a Carlton (Melbourne)]]
Ogni inverno veniva invitato a correre in Australia, dove in pochi anni riuscì a vincere 113 gare su 133. Mentre era in procinto di imbarcarsi al porto di [[Sydney]] per tornare in Italia nel 1939, vi fu lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]]. Per tale motivo, venne blccatobloccato dalle autorità australiane ed internato per alcuni mesi, fino a quando alcuni personaggi sportivi australiani riuscirono a farlo liberare.<ref name=ER/> Secondo altre fonti, invece, non venne internato.<ref name=obituary>{{Cita web|url=http://autobus.cyclingnews.com/results/archives/apr96/nino.html |titolo=Obituary Nino Borsari |editore=cyclingnews.com |accesso=5 agosto 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130925223819/http://autobus.cyclingnews.com/results/archives/apr96/nino.html |dataarchivio=25 settembre 2013 }}</ref> Rassegnato ad attendere il termine del conflitto mondiale, si dedicò all'unico lavoro che sapeva fare, riparare le biciclette in un sottoscala.
 
Nel 1940 sposò la cantante lirica Fannì Cestèr (originaria di [[Pasiano di Pordenone]] e morta nel 1988), da cui ebbe due figli, Nino junior e Diana.<ref name=Broughton>{{cita pubblicazione|titolo=Nino Borsari|autore=Elizabeth Broughton|pubblicazione=IHS Journal|pp=28-31|url=http://www.coasit.com.au/IHS/journals/Individual%20Journal%20Extracts/Nino%20Borsari%20from%20IHS%20Journal0030.pdf|accesso=27 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180313185713/http://www.coasit.com.au/ihs/journals/Individual%20Journal%20Extracts/Nino%20Borsari%20from%20IHS%20Journal0030.pdf|dataarchivio=13 marzo 2018|urlmorto=no}}</ref>
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Con il passare degli anni, l{{'}}''Emporium Borsari'' divenne il centro di riferimento per i nuovi immigrati dall'Italia e Nino Borsari divenne il "sindaco" non ufficiale del quartiere italiano di Melbourne e soprannominato il Re di [[Carlton (Victoria)|Carlton]] (''King of Carlton'').<ref name=obituary/>
 
Nino Borsari sostenne il governo australiano pernella promuoverepromozione ildel ciclismo, organizzando competizioni e fondando il club ciclistico dello Stato di Victoria. Nel 1948 tornò in Europa per le sue ultime gare in pista e volò a Londra per sostenere la candidatura di Melbourne ad ospitare le olimpiadi del 1956; la città australiana riuscì poi a vincere l'assegnazione, battendo per un voto Buenos Aires.<ref name=obituary/> L'opera di Borsari sullo sport a Melbourne fu di vasta portata, pichépoiché divenne un ambasciatore dello sport itinerante, invitando nella città australiana quasi tutti i campioni olimpici e mondiali di ciclismo italiani per quasi vent'anni. Organizzò anche incontri di boxe con campioni di alto livello (tra cui quello che vide la celebre sconfitta di [[Nino Benvenuti]] contro Tom Bethea nel marzo 1970), fondò la squadra calcistica della [[Juventus Melbourne]]<ref>{{cita libro|titolo=Cinque cerchi: Storie degli ori olimpici italiani|autore=Roberto Condio|editore=Baldini & Castoldi|isbn=978-88-6865-944-8|p=38|url=https://books.google.it/books?id=EkCWDAAAQBAJ&pg=PA38|accesso=27 luglio 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180727154722/https://books.google.it/books?id=EkCWDAAAQBAJ&pg=PA38|dataarchivio=27 luglio 2018|urlmorto=no}}</ref> (con cui vinse sette campionati dello stato di Victoria) e giocò un ruolo di primo piano nelle corse automobilistiche.<ref name=obituary/>
 
Nel 1962 il presidente della repubblica [[Antonio Segni]] gli conferisceconferì l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana.<ref>{{cita pubblicazione|titolo=Commonwealth of Australia Gazette, Part 4|editore=Australia Authority|anno=1962|p=3915|url=https://books.google.it/books?id=RHo1K8iio94C&q=%22nino+borsari%22+%22cavaliere%22&dq=%22nino+borsari%22+%22cavaliere%22&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjMq6_Rw7_cAhVFYJoKHagkDVgQ6AEIKzAB}}</ref><ref name=Broughton/>
 
Nel 1967 fu il presidente fondatore della federazione australiana di boxe.
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{{Portale|biografie|ciclismo}}
 
[[Categoria:Italiani emigrati in Australia]]
[[Categoria:Italiani vincitori di medaglia d'oro olimpica]]