Vedute di Roma da Villa Malta sul Pincio: differenze tra le versioni
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== Storia e descrizione ==
Dal terrazzo e dalla torre della Villa, edificata sulla cima della collina del [[Pincio]], si godeva uno straordinario panorama sulla città. Nel 1829 il re Luigi I di Baviera (
Questa tipologia di vedute, perfettamente somiglianti al vero, era allora poco considerata perché non soddisfaceva la creatività d'un artista: era infatti una veduta che imponeva esattezza [[topografia|topografica]] e non consentiva alcuna alterazione della realtà; tuttavia, nel corso di un anno, il pittore completò il primo dei quattro dipinti e gli altri tre, dopo varie interruzioni, furono da lui consegnati nel 1835. Le quattro vedute risultarono d'una luminosità tersa e cristallina: l'orizzonte basso del cielo aveva dilatato gli spazi laterali; per il loro disegno tuttavia, le vedute non erano in perfetta successioneː tra una e l'atra si avvertiva un distacco, perché erano state riprese da quattro diverse finestre e non da uno spazio aperto a 360°. Per accentuare il realismo delle vedute, Reinhart aveva inserito figure alla finestra o in giardino o sul terrazzo, e pennacchi di fumo bianco sui comignoli.
Nel 1836 le quattro vedute arrivarono a Monaco di Baviera. Per l'installazione, secondo il progetto originale era previsto uno spazio circolare, nella nuova residenza reale che era allora in costruzione. I quattro dipinti dovevano essere posizionati in modo da ricostruire un'unica veduta di Roma e dando l'impressione di affacciarsi alle quattro aperture dal torrino di Villa Malta e gettare uno sguardo, a volo d'uccello, sulla tutta città, così com'era intorno all'anno 1830. I quattro disegni preparatori - della grandezza di un terzo, rispetto ad ogni veduta definitiva - furono distrutti per cause belliche.
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