Federico Zuccari: differenze tra le versioni

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Nato da nobile famiglia a [[Sant'Angelo in Vado]] nel [[Ducato d'Urbino]], dal pittore Ottaviano de Zucharellis, cognome poi mutato in Zuccaro nel [[1569]], e da Antonia Neri. Fu il terzo figlio degli otto nati dal loro matrimonio: [[Taddeo Zuccari|Taddeo]], Bartolomea, Federico, Iacopo, Lucio, Maurizio, Aloysio, Marco Antonio. La sua carriera come pittore è documentata dal [[1550]] quando si trasferì a [[Roma]] nella bottega di suo fratello maggiore [[Taddeo Zuccari]], già affermato pittore nell'Urbe. Federico iniziò quasi per caso, in quanto suo padre lo aveva condotto a Roma dal fratello per avviarlo agli studi di [[giurisprudenza]]. Taddeo invece vista la sua grande predisposizione per la pittura e il disegno lo tenne con sé nel suo laboratorio dove crebbe artisticamente.
 
Tra il [[1563]] e il [[1565]], fu attivo a [[Venezia]] presso la [[Palazzo Grimani (Castello)|famiglia Grimani di Santa Maria Formosa]]. Durante il suo periodo veneziano, viaggiò a fianco di [[Andrea Palladio|Palladio]] nel Friuli. Il 14 ottobre [[1565]] venne accettato nell'[[Accademia del Disegno]] a Firenze. Aderì successivamente alla Compagnia di San Giovanni di Terrasanta, a cui già suo fratello Taddeo era stato associato dal 17 novembre [[1560]]. Il 29 dicembre [[1573]] Federico ne divenne poi il primo reggente a vita, carica ricoperta in futuro solo da [[Antonio Canova]]. Nel [[1592]] redasse i fondamenti dello statuto dell'Accademia di San Luca a Roma, della quale divenne Principe nel [[1593]].
 
Fra i primi lavori, in assistenza al fratello, prese parte al completamento delle decorazioni del casino di [[papa Pio IV]] e della [[Villa Farnese (Caprarola)|Villa Farnese]] di [[Caprarola]].
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Altre opere furono:
* Cappella Grimani, [[chiesa di San Francesco della Vigna]], [[Venezia]]
*Scalone monumentale, [[Palazzo Grimani (Castello)|Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa]], Venezia
* Cappella Pucci, [[chiesa di Trinità dei Monti]], Roma
* [[San Marcello al Corso]], Roma
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Dipinse il ritratto di ''Uomo con due Cani'', oggi a [[Palazzo Pitti]] e il ''Cristo morto e angeli'' nella [[Galleria Borghese]] di [[Roma]]. Nel [[1585]] accettò l'offerta di [[Filippo II di Spagna]] per decorare il nuovo [[Escorial]] per un salario annuale di 2.000 [[Corona (moneta)|corone]]. I lavori si protrassero dal gennaio [[1586]] alla fine del [[1588]], quando fece ritorno a Roma, lasciando l'incarico a [[Pellegrino Tibaldi]]. Nel [[1595]] fondò con l'approvazione di [[papa Sisto V]] l'[[Accademia Nazionale di San Luca|Accademia di San Luca]], della quale fu il primo Principe. Fra i suoi primi studenti vi fu [[Bartolomeo Carducci]].
 
A [[Firenze]], Federico Zuccari visse in quella che era stata la [[casa di Andrea del Sarto]], attiguamente alla quale fece erigere un bizzarro palazzetto di sua ideazione, il [[Palazzo Zuccari]]. Dove vi affrescò le lunette con scene di vita quotidiana rappresentandovi se stesso e la sua famiglia. I suoi buoni rapporti con i parenti [[Fioravanti di Guffaia]], ben considerati alla corte del [[Granduca]] di [[Toscana]], contribuirono a fargli ottenere l'incarico dell'affresco della cupola di [[Santa Maria del Fiore]]. Federico Zuccari convolò a nozze in Urbino con Francesca Genga, figlia di [[Raffaele Genga|Raffaele]] pittore della celebre dinastia che diede i natali al progettista del [[Palazzo Ducale di Urbino]] [[Girolamo Genga]]. Da questo matrimonio nacquero sette figli: Ottaviano il 15 maggio [[1579]], pittore, scrittore, dottore in Giurisprudenza e Podestà a Bologna nel [[1625]]; Isabella 2 luglio [[1581]]; Alessandro Taddeo [[1584]]; Orazio [[1585]]; Cinzia [[1590]]; Laura [[1592]]; Gerolamo [[1593]].
 
Come il contemporaneo [[Giorgio Vasari]], anche lo Zuccari si dedicò alla critica artistica ed alla storiografia. Nel 1604 viene pubblicato a Pavia il suo libro '' Origine et Progresso dell'Academia del Dissegno, De Pittori, Scultori e Architetti di Roma''. Nel 1605 pubblica a Mantova ''Lettera a Principi et Signori Amatori del Dissegno, Pittura, Scultura et Architettura, scritta dal Cavaglier Federico Zuccaro, nell'Accademia Insensata con un lamento della Pittura, opera dell'istesso''. Nel 1607 a Torino pubblica l'opera ritenuta più importante ''l'Idea dé Pittori, Scultori et Architetti''. Scrisse anche come cronista dei suoi innumerevoli viaggi per l'Europa e per l'Italia. Celebre il suo ''Passaggio per l'Italia con la dimora di Parma'' [[1608]] e ''Passata per Bologna e Ferrara''[[1609]]. Riguardo alla sua bravura scrissero: "''Zuccaro la tua penna è così dotta, quanto sia dotto il tuo pennel nel proprio vanto; anzi l'un l'altro accenna, Che, con mirabil'arte''".