Georgia nella guerra di secessione americana: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: Markup immagini, accessibilità
mNessun oggetto della modifica
Riga 1:
{{Coord|display=title|33|N|83.5|W|region:US-GA_type:adm1st_scale:3000000}}
[[File:Georgia ref 2001.jpg|thumb|upright=1.85|Mappa della Georgia.]]
 
La '''[[Georgia (Stati Uniti d'America)|Georgia]] nella [[guerra di secessione americana]]''' fu uno dei sette [[Stati federati degli Stati Uniti d'America|Stati federati]] originari che formarono gli [[Stati Confederati d'America]] nel febbraio del 1861, dando così il via alla [[guerra civile]].
 
Il [[governatore della Georgia]] [[Joseph Emerson Brown]] avrebbe desiderato che le truppe della [[milizia]] locale venissero utilizzate esclusivamente per la difesa del territorio, sfidando in tal modo apertamente il [[Presidente degli Stati Confederati d'America]] - il secessionista mississippiano [[Jefferson Davis]] - il quale voleva invece schierarle anche su altri [[Fronte (guerra)|Fronti]].
 
Da quando il [[blocco dell'Unione]] cominciò attivamente ad impedire l'[[esportazione]] dell'abbondante [[Gossypium|cotone]] georgiano in cambio dei principali generi d'[[importazione]] di cui necessitava, Brown ordinò allora agli agricoltori di mettersi a coltivare cibo, ma l'interruzione delle maggiori vie di comunicazione impedì il buon funzionamento dei mezzi di trasporto, conducendo rapidamente ad una grave penuria alimentare.
 
Non si svolsero scontri di una qualche rilevanza almeno fino al settembre del 1863, quando i sudisti comandati da [[Braxton Bragg]] non sconfissero [[William Starke Rosecrans]] alla [[battaglia di Chickamauga]]. Nel maggio seguente il [[Generali dell'Unione (guerra di secessione americana)|Generale unionista]] [[William Tecumseh Sherman]] dette inizio alla [[Campagna di Atlanta]]; la capitale statale [[Atlanta]] venne catturata a settembre, come preludio alla [[Marcia verso il mare di Sherman]].
Line 109 ⟶ 108:
A luglio [[Jefferson Davis]] sostituì Johnston con il più aggressivo Hood il quale iniziò a sfidare in campo aperto l'[[Union Army]] in tutta una serie di tanto inutili quanto dannosi attacchi frontali. Alla fine i sudisti si trovarono sotto [[stato d'assedio]] fino a quando Atlanta cade; preparando così la scena successiva per la [[Marcia verso il mare di Sherman]] e affrettando in tal maniera la fine della guerra e la vittoria totale della [[Presidenza di Abraham Lincoln]].
{{Campagnabox Campagna di Savannah}}
 
=== Marcia verso il mare ===
{{citazione|Le [[colonna (militare)|colonne]] di Sherman marciavano cantando: "Il corpo di [[John Brown (attivista)|John Brown]] marcisce nella tomba, ma il suo spirito avanza!" Si, avanzava ed era terribile come la spada del [[Dio]] irato che infligge ai peccatori a giusta punizione.{{ - }}
Line 122 ⟶ 120:
[[File:Chatham County Georgia Incorporated and Unincorporated areas Savannah Highlighted.svg|thumb|Localizzazione di [[Savannah (Georgia)]].]]
Dopo la perdita di Atlanta il [[governatore della Georgia]] ritirò la [[milizia]] statale dalle forze regolari confederate impegnate nel [[Teatro Orientale della guerra di secessione americana|Teatro Orientale]] contro [[Ulysses S. Grant]] per cercare di salvare quello che rimaneva dei raccolti atti a rifornire gli abitanti e i militari. Questi miliziani non si azzarderanno mai a cercare di fermare l'avanzata unionista<ref>{{Cita libro|nome=Mark V. |cognome=Wetherington|titolo=Plain Folk's Fight: The Civil War and Reconstruction in Piney Woods Georgia|url=https://books.google.com/books?id=f6RgeIx4ALwC|anno=2005|editore=University of North Carolina Press|isbn=978-0-8078-7704-3|p=207}}</ref>.
[[File:Savannah Campaign.png|thumb|left|upright=1.85|Schema dell'inarrestabile [[Marcia verso il mare di Sherman]] (novembre-dicembre 1864) predisposta su tre direttrici.]]
La marcia di Sherman risulterà devastante sia per la Georgia in particolare che per la Confederazione in generale, in termini di [[economia]] e sopratutto di [[guerra psicologica]].
 
Line 134 ⟶ 132:
 
Il fatto più importante descritto fu rappresentato dalle molte "storie di salvezza", che non dicevano cosa l'esercito di Sherman distrusse, bensì quello che fosse stato salvato grazie alla prontezza e all'astuzia delle donne georgiane operanti sul fronte interno, o infine dall'apprezzamento dei soldati nordisti nei riguardi della bellezza delle abitazioni e delle vaste proprietà terriere schiaviste e sul fascino espresso dalle donne meridionali<ref>{{Cita pubblicazione|nome1=Janice|cognome1= Hume |nome2= Amber|cognome2= Roessner|titolo=Surviving Sherman's March: Press, Public Memory, and Georgia's Salvation Mythology|rivista=Journalism & Mass Communication Quarterly|data=March 2009|volume= 86|numero= 1|pp= 119–137|editore=Association for Education in Journalism & Mass Communication|url=http://jmq.sagepub.com/content/86/1/119.short|doi=10.1177/107769900908600108}}</ref>.
 
=== Conclusione del conflitto ===
{{Campagnabox Campagna delle Caroline}}
Line 162 ⟶ 159:
 
== Riammissione nell'Unione ==
[[File:Georgia Civil War Heritage Trails sign.jpg|thumb|Cartello segnaletico storico.]]
La guerra lasciò la maggior parte della Georgia devastata, con molti morti e feriti, e l'economia dello Stato nel caos. Gli schiavi ebbero garantita la loro [[emancipazione]] nel 1865 e l'[[Era della Ricostruzione]] ebbe inizio immediatamente dopo che le ostilità cessarono. La Georgia non rientrò a far parte dell'Unione fino al 15 giugno del 1870, quando anche l'ultimo degli ex Stati confederati fu riaccolto in seno agli [[Stati Uniti d'America]].
 
Line 167 ⟶ 165:
 
== Eredità e commemorazioni ==
 
{{vedi anche|Rimozione dei memoriali e monumenti confederati#Georgia}}
Molti dei campi di battaglia della guerra civile della Georgia, in particolare quelli di Atlanta, sono andati perduti nello sviluppo dell'[[urbanistica]] contemporanea; tuttavia un certo numero di siti sono stati ben conservati, tra cui il [[Chickamauga e Chattanooga National Military Park]] e il [[Kennesaw Mountain National Battlefield Park]]. Altri siti comprendono le [[Stone Mountain]], il [[Fort Pulaski National Monument]] e l'[[Atlanta Cyclorama and Civil War Museum]], nonché il Confederate Memorial Park di [[Albany (Georgia)]]<ref>{{Cita libro|nome=Jim|cognome= Miles|titolo= Civil War Sites in Georgia|anno=2001|editore=Thomas Nelson Incorporated |isbn= 978-1-55853-904-4 |url=https://books.google.com/books?id=Gh8BAAAACAAJ }}</ref>.