Tagliacozzo: differenze tra le versioni

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→‎Età contemporanea: località Casale Mastroddi
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Nel 1794 Tagliacozzo risultava il centro più popoloso della zona, con circa 12.000 persone. Dopo l'[[unità d'Italia]], anche Tagliacozzo fu toccata dal fenomeno del [[brigantaggio postunitario]]. A Tagliacozzo venne giustiziato il generale spagnolo [[José Borjes]], inviato da [[Francesco II di Borbone]], in esilio a [[Roma]], per riconquistare il perduto [[Regno delle Due Sicilie]]. Il generale Borjes aveva ricevuto dal re il mandato di riorganizzare le bande di briganti filoborbonici e di cercare anche l'aiuto e l'appoggio della popolazione calabrese e lucana fedele ai [[Borbone di Napoli|Borbone]]. Detto Regno delle Due Sicilie era stato perduto dopo la [[spedizione dei Mille]] avvenuta nel [[1860]] e l'invasione dell'esercito del [[Regno di Sardegna]].
 
José Borjes, per contrasti tattico-militari, aveva da poco tempo interrotto l'alleanza con il capo-brigante [[Carmine Crocco]] e dalla [[Basilicata]] si stava recando con pochi uomini a [[Roma]], passando per la [[Marsica]], per informare il re [[Francesco II delle Due Sicilie|Francesco II]] di quanto era avvenuto. Forse per delazione di alcuni abitanti della zona di Tagliacozzo, fu scoperto e inseguito da un reggimento di bersaglieri comandati dal maggiore [[Enrico Franchini]]. Il generale Borjes, nella notte tra il 7 e l'8 dicembre 1861 venne catturato nel Casale Mastroddi nei pressi di [[Castelvecchio (Sante Marie)|Castelvecchio di Sante Marie]] dopo un conflitto a fuoco. venneVenne fucilato, assieme ai suoi militari senza alcun processo, l'8 dicembre 1861 in piazza dell'Obelisco<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/jose-borjes_%28Dizionario-Biografico%29/|titolo=José Borjes|editore=Treccani|accesso=5 novembre 2016}}</ref>.
In quello stesso anno nella zona vi furono violenti moti contro il nuovo [[Regno di Sardegna|Stato Piemontese]], sedati con grande spargimento di sangue.
 
Nel 1915 in seguito al [[Terremoto della Marsica del 1915|terremoto della Marsica]] il vescovo Pio Marcello Bagnoli spostò momentaneamente la sede della [[Diocesi di Avezzano|diocesi dei Marsi]] nel [[Palazzo Ducale (Tagliacozzo)|palazzo Ducale]] di Tagliacozzo prima del trasferimento definitivo da [[Pescina]] ad [[Avezzano]] avvenuto formalmente nel 1924<ref>AA.VV., ''Tagliacozzo e la Marsica: dall'Unità alla nascita della Repubblica. Aspetti di vita artistica, civile e religiosa'', pp. 24-25, MiBACT, Roma, 2005</ref><ref>{{cita web|url=http://www.terremarsicane.it/la-diocesi-dei-marsi/|titolo=La Diocesi dei Marsi|editore=Terre Marsicane|data=18 ottobre 2011|accesso=5 novembre 2016}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.beweb.chiesacattolica.it/cattedrali/cattedrale/009/Cattedrale+di+San+Bartolomeo|titolo=Cattedrale di San Bartolomeo|editore=BeWeB|accesso=5 novembre 2016}}</ref>.