Storia della Francia: differenze tra le versioni
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I leader francesi si arresero alla [[Germania nazista]] il 24 giugno [[1940]], dopo che le forze britanniche ebbero lasciato il continente tramite il porto di [[Dunkerque]]. La Germania nazista occupò tre quinti del territorio francese, lasciandone il resto, collocato a sud-est, alla [[Francia di Vichy]]: Stato fantoccio collaborazionista con la Germania, venne fondato il 10 luglio [[1940]] e alla sua guida era [[Philippe Pétain]], eroe della [[Prima guerra mondiale]]. Nelle intenzioni doveva essere un regime provvisorio, per sovrintendere all'amministrazione francese, prima dell'eventuale sconfitta britannica, durò invece quattro anni e si impose come regime tirannico. Fu un regime nel complesso unico in tempo di guerra, perché non imposto dai nazisti, ma fondato costituzionalmente attraverso il parlamento. Comunque [[Charles de Gaulle]] si dichiarava, via radio da Londra, capo del governo in esilio, chiamando a raccolta l'esercito della Francia libera, trovando supporto in alcune colonie francesi e il riconoscimento dagli angloamericani.
Il regime di Vichy adottò politiche repressive, violente e antisemitiche di propria iniziativa, anche senza la direzione della Germania nazista.<ref>Robert O. Paxton, ''Vichy France, Old Guard and New Order'', New York, 1972</ref> Durante l'occupazione tedesca, settantaseimila ebrei furono deportati nei campi di sterminio, spesso con l'aiuto delle autorità del regime di Vichy. Dopo l'[[Distruzione della flotta francese a Mers-el-Kébir|attacco di Mers-el-Kébir]] nel 1940, dove la flotta britannica distrusse la maggior parte della marina francese, dove perirono circa 1100 marinai, e il [[bombardamento di Dakar]], ci fu un'indignazione nazionale e un sentimento di disaffezione verso l'esercito francese. In seguito, diverse navi, come la Richelieu e la Surcouf si aggregarono all'esercito di liberazione. Nel fronte orientale, diversi piloti francesi combatterono contro la Luftwaffe nello
Anche riconoscendo l'estensiva collaborazione, lo storico britannico Simon Kitson ha dimostrato che il [[regime di Vichy]] si impegnò a fermare le unità tedesche che operavano nella zona libera.<ref>Simon Kitson, ''Vichy et la Chasse aux Espions Nazis,'' Paris, Autrement, 2005; Simon Kitson, ''The Hunt for Nazi Spies'', Chicago, University of Chicago Press, 2007</ref> Furono arrestate 2000 spie, ed alcune addirittura giustiziate. Ciò dimostra che il regime di Vichy voleva preservare la sua autorità.
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