Antonio Mosconi

politico italiano (1866-1955)

Antonio Mosconi (Vicenza, 9 settembre 1866Roma, 13 luglio 1955) è stato un politico italiano.

Antonio Mosconi

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato7 dicembre 1920 –
Incarichi parlamentari
  • Membro della Commissione per la verifica dei titoli dei nuovi senatori (31 maggio 1924-21 maggio 1925. Dimissionario)
  • Membro supplente della Commissione d'istruzione dell'Alta Corte di giustizia (15 dicembre 1925-9 luglio 1928. Decaduto)
  • Membro della Commissione per l'esame dei disegni di legge sulla sanità pubblica (7 giugno 1927),
  • Presidente della Commissione di finanze (3 maggio 1934-2 marzo 1939)
  • Membro della Commissione degli affari interni e della giustizia (23 gennaio 1940-5 agosto 1943)
  • Membro della Commissione per il giudizio dell'Alta Corte di giustizia (16 luglio-5 agosto 1943)
Sito istituzionale

Dati generali
Titolo di studioLaurea
ProfessioneMagistrato
Avvocato

Senatore del Regno d'Italia dal 1920 e Ministro delle finanze dal 1928 al 1932, è ricordato per le leggi contro l'evasione fiscale, per la disciplina della finanza degli enti locali e la riduzione degli organici dell'amministrazione statale.

Note biografiche modifica

Nato a Vicenza da Giuseppe Mosconi e Angela Apolloni, il padre fu una figura di riferimento del Risorgimento berico. A soli 22 anni si laureò in giurisprudenza all'Università di Padova. Lavorò nella prefettura di Vicenza fino al 1899, anno in cui divenne - a soli 33 anni - segretario del Ministero dell'Interno, trasferendosi a Roma. Nel 1911 divenne prefetto. Nel 1919 fu incaricato dell'amministrazione delle terre della Venezia Giulia, annesse all'Italia al termine della prima guerra mondiale.

Nel 1920, su proposta di Giovanni Giolitti, fu nominato senatore del Regno d'Italia e nel 1928 diventò Ministro delle finanze con Mussolini. A seguito di contrasti con lo stesso Mussolini, uscì dal governo nel 1932 e venne nominato presidente della Banca Nazionale dell'Agricoltura, carica che mantenne fino al 1934. Nel 1936 fu presidente della Società Tranvie Vicentine e dal 1939 al 1944 fu presidente della commissione centrale delle imposte.

Fu componente del Consiglio di Stato, fino a divenirne presidente di sezione il 25 novembre 1929[1]; fu collocato a riposo il 1º febbraio 1934 con la carica onoraria di presidente del Consiglio di Stato.

Fu rettore dell'Accademia Olimpica di Vicenza dal 1936 al 1944. Il suo carteggio con il senatore Fedele Lampertico, l'autobiografia "La mia linea politica", in cui racconta l'esperienza di ministro e altre opere sono custodite presso la Biblioteca civica Bertoliana di Vicenza.

Onorificenze modifica

Onorificenze italiane modifica

Onorificenze straniere modifica

Note modifica

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Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN57807634 · ISNI (EN0000 0000 6159 7171 · SBN LO1V141082 · GND (DE133607666 · WorldCat Identities (ENviaf-57807634