Carlo d'Angiò (1296-1315)

nobile italiano

Carlo d'Angiò, principe di Acaia (1296 circa – Montecatini Alto, 29 agosto 1315), è stato un generale italiano.

Era figlio di Filippo I d'Angiò, principe di Taranto, e della sua prima moglie Tamara Angela Comnena Ducena, figlia di Niceforo I despota d'Epiro.

Nel 1306 il padre predispose per lui, che aveva appena undici anni, il fidanzamento con Matilde, figlia di Fiorenzo di Hainaut e di Isabella di Villehardouin, principessa di Acaia che in quell'anno veniva privata dei suoi diritti in Grecia dal re Carlo II di Napoli per il suo nuovo matrimonio con Filippo di Savoia, svoltosi senza l'autorizzazione regia. Rotto questo fidanzamento, ne fu organizzato un altro con Giovanna, figlia di Carlo di Valois e sorella della nuova moglie del padre Filippo. Neppure questo matrimonio, pensato per assicurare al padre di Carlo il sicuro possesso del titolo di imperatore titolare di Bisanzio, sarebbe successivamente stato celebrato.

Nel 1315 Filippo veniva inviato dal fratello, il re Roberto d'Angiò, a sostenere con un esercito i Fiorentini, minacciati dai Pisani guidati da Uguccione della Faggiuola, e Carlo seguì il padre in questa campagna militare. L'esercito fiorentino-napoletano fu però gravemente sconfitto nella battaglia di Montecatini (29 agosto), nella quale Carlo perse la vita insieme allo zio, il fratello minore di Filippo, Pietro detto "Tempesta".

La sua morte viene ricordata nella nota ballata I reali di Napoli nella rotta di Montecatini[1]. Fu sepolto a Pisa.

Ascendenza modifica

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Carlo I d'Angiò Luigi VIII di Francia  
 
Bianca di Castiglia  
Carlo II di Napoli  
Beatrice di Provenza Raimondo Berengario IV di Provenza  
 
Beatrice di Savoia  
Filippo I d'Angiò  
Stefano V d'Ungheria Béla IV d'Ungheria  
 
Maria Lascaris di Nicea  
Maria d'Ungheria  
Elisabetta dei Cumani Köten dei Cumani  
 
Halitsch  
Carlo d'Angiò, principe di Taranto  
Michele II Ducas Michele I d'Epiro  
 
Melissena  
Niceforo I d'Epiro  
Teodora di Arta Giovanni Petralife  
 
Elena  
Thamar Angelina Comnena Ducena  
 
 
 
Anna Cantacuzena  
 
 
 
 

Note modifica

  1. ^ La ballata è pubblicata in Rime di M. Cino da Pistoia e d'altri del secolo XIV ordinate da G. Carducci, a cura di E. Teza, Firenze 1928, pp. 609-621).

Collegamenti esterni modifica

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