Il colostro (primo latte) è un liquido giallo sieroso, molto ricco d'immunoglobuline di classe A e cellule immunitarie (come i linfociti)[1], secreto dalle ghiandole mammarie durante la gravidanza ed i primi giorni dopo il parto, composto principalmente da acqua, leucociti, proteine (fra le quali anche agenti immunologici), grassi e carboidrati.

Colostro (sostanza giallastra) presente sul capezzolo di una donna incinta

Con il colostro la madre trasmette le proprie difese immunitarie al figlio, le quali lo proteggeranno nei primi mesi di vita. In medicina umana può essere somministrato colostro conservato di donatrici, oppure il colostro può essere sostituito da immunoglobuline purificate.

Colostro vaccino modifica

In campo veterinario (bovini) si indica come ottimale una somministrazione al vitello di 1-2 litri nelle prime ore di vita e 3-4 litri nelle prime 24/36 ore; di colore brunastro a causa degli anticorpi, contenente sali minerali utili all'espulsione del meconio del vitello; somministrazioni posticipate sono ininfluenti dal punto di vista immunitario, in quanto subentrano i normali definitivi processi digestivi.

È un prodotto naturale che può essere prelevato a scopo di alimentazione umana e, dopo procedimenti di congelamento brevettati per mantenerne inalterate le qualità, viene trattato, lavorato e confezionato.

Il colostro vaccino contiene tre fattori fondamentali che lo caratterizzano:

Consumo umano modifica

Il colostro vaccino è privo di caseina e contiene fattori di crescita in quantità molto maggiori rispetto al latte (rispettivamente 50-2.000 di IGF-I e 4-8 µg/l[2]). Le catene amminoacidiche di quest'ormone proteico vengono degradate dalle proteasi dello stomaco[3], tuttavia l'assunzione di colostro bovino aumenta la sintesi endogena di IGF-I e immunoglobuline[4].

Alcuni studi indicano che il consumo di colostro vaccino possa migliorare le difese immunitarie da infezioni virali quali l'influenza[5]. Non esistono invece evidenze scientifiche sufficienti a dimostrare altre proprietà benefiche popolarmente riconosciute al colostro vaccino.

Colostro ovino modifica

Il colostro ovino è utilizzato a scopo alimentare in Sardegna; in particolare, sono riconosciuti come prodotti agroalimentari tipici sardi la ricotta di colostro ovino[6] e il formaggio di colostro ovino[7], prodotti in piccole quantità con il latte delle ovine nei primi 4 o 5 giorni dal parto. Tali alimenti sono sempre stati considerati particolarmente nutrienti e destinati ai bambini o agli anziani.

Note modifica

  1. ^ Lymphocytes bearing the T cell receptor gamma delta in human breast milk, su ncbi.nlm.nih.gov, 1º novembre 1990. URL consultato il 1º dicembre 2012.
  2. ^ http://www.innovares.com/innovares_prodotti/gastromilk/documenti/Palmieri.pdf[collegamento interrotto]
  3. ^ R. J. Xu, Development of the newborn GI tract and its relation to colostrum/milk intake: a review, in Reproduction, Fertility, and Development, vol. 8, n. 1, 1996, pp. 35–48, DOI:10.1071/rd9960035. URL consultato il 3 maggio 2023.
  4. ^ Antti Mero, Jonne Kähkönen e Tarja Nykänen, IGF-I, IgA, and IgG responses to bovine colostrum supplementation during training, in Journal of Applied Physiology (Bethesda, Md.: 1985), vol. 93, n. 2, 2002-08, pp. 732–739, DOI:10.1152/japplphysiol.00002.2002. URL consultato il 3 maggio 2023.
  5. ^ Prevenzione di episodi influenzali con colostro in confronto con la vaccinazione. Lo studio epidemiologico di San Valentino - Gazzetta Medica Italiana Archivio per le Scienze Mediche 2005 June;164(3):163-9, su www.minervamedica.it. URL consultato il 3 maggio 2023.
  6. ^ Scheda della ricotta di colostro ovino sul sito della regione Sardegna (PDF), su sardegnaagricoltura.it.
  7. ^ Scheda del formaggio di colostro ovino sul sito della regione Sardegna (PDF), su sardegnaagricoltura.it.

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàThesaurus BNCF 41399 · LCCN (ENsh85028714 · BNF (FRcb124309932 (data) · J9U (ENHE987007284734505171