Ghiacciaio Siachen

ghiacciaio nella catena est del Karakorum (Himalaya)

Il ghiacciaio Siachen si trova nella catena est del Karakorum, nelle montagne dell'Himalaya, nel territorio del Ladakh (India), al confine con il Pakistan. È il ghiacciaio più esteso della catena e il secondo del mondo escluse le aree dei Poli.[1] Le altezze del ghiacciaio variano da 5.723 m a 3.620 m.

Ghiacciaio Siachen
Veduta satellitare del ghiacciaio
StatiBandiera dell'India India
Bandiera del Pakistan Pakistan
Bandiera della Cina Cina
RegioneLadakh
Gilgit Baltistan
Tibet
CatenaKarakorum
Coordinate35°04′59.88″N 77°00′00″E / 35.0833°N 77°E35.0833; 77
TipoGhiacciaio vallivo
ValleValle di Nubra
Corso d'acqua alimentatoFiume Nubra
Lunghezza70 km
Superficie700 km²
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: India
Ghiacciaio Siachen
Ghiacciaio Siachen

Geografia modifica

Il ghiacciaio di Siachen si trova nel Karakorum, vasta catena montuosa che separa il Tibet dall'India. I 70 km di lunghezza del Ghiacciaio di Siachen si trovano tra la catena delle montagne Saltoro immediatamente a ovest e la principale catena montuosa del Karakorum a est.

La catena montuosa di Saltoro si origina a nord dal picco Sia Kangri sul confine cinese della catena montuosa di Karakorum. Le vette della catena montuosa di Saltoro variano da un'altitudine di 5.450 m a 7.720 m. I maggiori passi sono, da nord a sud, il Sia La a 5.589 m, il Bilafond La a 5.450 m e il Gyong La a 5.689 m. La media di precipitazioni nevose arriva fino a 10,5 m e le temperature possono arrivare a un minimo di -50 °C.

Storia modifica

Scoperto dall'esploratore britannico Tom George Longstaff nel 1902, fece parte del principato di Kashmir e Jammu all'interno dell'India britannica, fino all'indipendenza di questa nel 1947.

Il ghiacciaio divenne motivo di forti attriti tra India e Pakistan, soprattutto dopo la conclusione della guerra indo-pakistana del 1947-1948: i problemi nascevano dal fatto che la linea di cessate il fuoco stabilita alla fine del conflitto (divenuta nel 1972 l'attuale "linea di controllo") si fermava a sud della catena dei Saltoro, lasciando senza demarcazione precisa l'intera zona del Siachen; ciò era dovuto al fatto che la regione era fortemente inospitale e poco conosciuta, e quindi non era stato teatro di combattimenti nella guerra del 1947[2].

Tra i primi anni sessanta e la fine degli anni settanta, il Pakistan autorizzò l'accesso di spedizioni alpinistiche nella zona, comportandosi come se il ghiacciaio fosse sotto suo legittimo controllo[3]; nell'aprile del 1984 l'India rispose inviando contingenti militari sul Siachen, prendendo possesso del ghiacciaio e dei principali passi della catena dei Saltoro. A partire dal 1984 si svolsero frequenti scontri armati tra le truppe indiane e pakistane dislocate sul ghiacciaio e nelle zone limitrofe, scontri che andarono a formare il cosiddetto "conflitto del Siachen"; nel novembre del 2003 fu stipulato un cessate il fuoco tra i due contendenti che lasciava il controllo del ghiacciaio all'India.

Attualmente il ghiacciaio è amministrato de facto dall'India come parte del territorio del Ladakh, sebbene il Pakistan continui a rivendicare il possesso della regione; la nuova linea di demarcazione tra i due contendenti ("Actual Ground Position Line" o AGPL, che non è un vero e proprio confine ma semplicemente la vecchia linea del fronte) segue il percorso (da nord a sud) confine cinese - Indira Col - passo di Sia La - Saltoro Kangri I - passo di Bilafond La - K12 - passo di Gyong La - inizio della linea di controllo[3]. Truppe indiane e pakistane sono ancora dislocate in avamposti fortificati sui due lati della AGPL, sebbene il ghiacciaio sia stato riaperto alle spedizioni alpinistiche civili nel 2007.

Note modifica

  1. ^ Il Ghiacciaio di Siachen è lungo 70 km, il Ghiacciaio Tajikistan's Fedchenko è lungo 77 km. Il secondo ghiacciaio più esteso nelle montagne del Karakorum Mountains è il ghiacciaio Biafo di 63 km. Le misure sono state eseguite di recente attraverso immagini reali e consultando la scala topografica della Russia 1:200.000 e l'"Orographic Sketch Map: Karakoram: Sheet 2", del 1990 della fondazione Svizzera per la ricerca alpina di Zurigo.
  2. ^ (EN) The Himalayas War at the Top Of the World, in time.com. URL consultato il 21 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2012).
  3. ^ a b (EN) The Coldest war - page 4, in outsideonline.com. URL consultato il 21 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2012).

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