Legge di azione di massa

In chimica, l'azione di massa è la teoria secondo la quale un gran numero di piccole particelle (in particolare atomi o molecole), pur agendo ciascuna individualmente di moto casuale, possano di fatto essere ricondotte a un modello maggiore. Si prenda ad esempio una nuvola di gas in moto con data direzione: le singole molecole si muoveranno di moto casuale ma, se prese nell'insieme, hanno una certa direzione.

Descrizione modifica

La legge di azione di massa, formulata per la prima volta da Peter Waage e Cato Guldberg nel 1864, afferma che la velocità di una reazione chimica è proporzionale alla concentrazione delle sostanze partecipanti. Più formalmente, la variazione della quantità di prodotti è proporzionale al prodotto delle attività dei reagenti:

  • nel caso di una reazione in cui concorrono gas, le attività sono uguali alle pressioni parziali;
  • nel caso di una reazione acquosa ben mescolata, le attività sono uguali alle concentrazioni molari;

Pertanto, in una reazione come

 ,

la velocità di formazione è   dove k è una costante.

Un caso generale è dato dalla reazione reversibile come

 

essendo

 

e significa che C e D sono prodotti dalla reazione diretta e consumati da quella inversa. Una conseguenza della legge di azione di massa è che dopo un certo tempo si creerà un equilibrio tra le due reazioni e

 

risultando nell'equazione seguente, spesso chiamata essa stessa legge di azione di massa:[1]

 

dove K è detta costante di equilibrio.

Note modifica

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