Marco Giulio Severo Filippo

co-imperatore romano

Marco Giulio Severo Filippo[1], anche noto come Filippo II (latino: Marcus Iulius Severus Philippus; 238Roma, 249) fu imperatore romano assieme al padre Filippo l'Arabo dal 247 alla sua morte[2].

Filippo II
Busto di Filippo II conservato presso il Museo archeologico nazionale
Imperatore romano
In carica247 –
249
(in congiunzione con il padre Filippo l'Arabo)
PredecessoreFilippo l'Arabo
SuccessoreDecio
Nome completolatino: Marcus Iulius Severus Philippus
italiano: Marco Giulio Severo Filippo
Nascita238
MorteRoma, 249
PadreFilippo l'Arabo
MadreMarcia Otacilia Severa

Biografia modifica

Figlio dell'imperatore romano Filippo l'Arabo e di sua moglie Marcia Otacilia Severa, Filippo iunior divenne caesar dell'Impero a sette anni, quando il padre divenne imperatore (244); la mossa aveva lo scopo di rafforzare la posizione dell'imperatore iniziando una dinastia e suscitando la lealtà dei sudditi. L'elevazione al rango di co-imperatore avvenne nel 247, a seguito del trionfo del padre nella campagna danubiana: il giovane augusto fu anche console nel 247 e nel 248.

Nel 249 Filippo l'Arabo fu ucciso a seguito di uno scontro con le truppe del suo successore, Decio: secondo una versione, quando la notizia raggiunse Roma, Filippo iunior fu assassinato dalla guardia pretoriana;[2][3] secondo un'altra versione, morì combattendo assieme al padre nella battaglia di Verona.[4] Aveva undici anni, era imperatore da due.

Particolarmente austero e serioso, dalla sua infanzia non era mai stato indotto al sorriso: una volta che il padre mostrò di divertirsi durante i giochi, a causa di un episodio buffo, lo si vide girare la testa con una marcata espressione di disgusto.[5]

Note modifica

  1. ^ I nomi sono gli stessi di quelli del padre, meglio noto come Filippo l'Arabo, con l'aggiunta di 'Severo', attestato da alcune monete della Panfilia e derivato dal nome della madre, Marcia Otacilia Severa.
  2. ^ a b Eutropio, Breviarium ab Urbe condita, IX, 3.
  3. ^ Aurelio Vittore, De Caesaribus, xxviii.
  4. ^ Zosimo, Historia Nea, I, 22.
  5. ^ Smith.

Bibliografia modifica

Altri progetti modifica

Collegamenti esterni modifica

Controllo di autoritàVIAF (EN88945277 · ISNI (EN0000 0000 7979 2661 · LCCN (ENnb2010015207 · GND (DE1033848468 · BNF (FRcb164911571 (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nb2010015207