Zenone di Sidone

filosofo greco antico

Zenone di Sidone (in greco antico: Ζήνων?, Zénōn; Sidone, 150 a.C.Atene?, 75 a.C.) è stato un filosofo greco antico epicureo.

Biografia modifica

Zenone fu capo della scuola epicurea ad Atene[1] e maestro di Filodemo[2], nonché di Cicerone[3], che nel De natura deorum[4] afferma che Zenone disdegnava gli altri filosofi e che aveva definito Socrate «il buffone dell'Attica». Tuttavia, sia Cicerone sia Diogene Laerzio scrivono di Zenone con rispetto, descrivendolo come un pensatore brillante e attento.

Opere modifica

Zenone scrisse numerose opere[5], tutte perdute. Si occupò di logica, scrivendo un De signis (perduto e che fu ripreso dall'allievo Filodemo), influenzato dal probabilismo di Carneade[6]. Si sarebbe, inoltre, occupato di matematica, scrivendo un trattato Sulla geometria violentemente confutato da Posidonio.[7]. Avrebbe scritto anche Sui costumi e tipi di vita[8].

Note modifica

  1. ^ Cicerone, De natura deorum, I 59.
  2. ^ Che lo ricorda come il "carissimo Zenone" in Sui segni, 19, 5.
  3. ^ D. Obbink, Philodemus and Poetry: Poetic Theory and Practice in Lucretius, Philodemus and Horace, Oxford, OUP, 1995, p. 15.
  4. ^ I, 93.
  5. ^ Diogene Laerzio, X, 369, 18 testimonia una copiosa produzione, ma senza darne i titoli.
  6. ^ Zenone di Sidone, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.  
  7. ^ Proclo, Commento agli Elementi di Euclide, ed. G. Friedlein, Leipzig, Teubner, 1873, pp. 214-218.
  8. ^ H. Usener, Epicure, Milano, Bompiani, 2007, p. 867.

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