Colchicum
Colchicum L. o Colchico è un genere di piante (Liliaceae o Colchicaceae). È una pianta assai velenosa[1]: talvolta confusa con aglio selvatico o con insalata selvatica, le sue tossine sono mortali e non esiste antidoto.
Colchicum autumnale | |
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Colchicum speciosum | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Liliopsida |
Ordine | Liliales |
Famiglia | Colchicaceae |
Genere | Colchicum |
Specie | C. autumnale |
Nomenclatura binomiale | |
Colchicum autumnale L. |
Colchicum non va confuso con un altro genere simile nella nomenclatura, Crocus.[non chiaro]
Il Colchicum tra storia e leggenda
Questa tipologia floreale, nota come la Freddolina, è stata spesso oggetto di numerose tradizioni orali diffuse nelle Dolomiti e nella lontana Colchide sul Mar Nero. Le saghe di origine nordica vogliono derivi da frammenti di una preziosissima gemma denominata Ametista Fiammante, contesa da due popoli di Geni dell'Alpe. Esausta della guerra, una principessa, figlia di uno dei re che si scontravano, fece cadere la gemma in una valle e la stessa si frantumò e si trasformò in fiori violacei, come il suo colore. Una cosa particolare, come nota Tullia Rizzotti, è che le Dolomiti presentano veramente l'ametista.
Colchicum autumnale in medicina
È la specie più nota. Si utilizzano di questa pianta il bulbo, i semi, ed i fiori; queste parti contengono amido, zucchero, gomma, resina e due alcaloidi velenosissimi: la colchicina e la colchiceina; solo la prima ha trovato impiego in dosi basse (0,5-1 mg). Di tali aspetti velenosi ne danno testimonianza i due scritti di Dioscoride di Anazarbe e Nicandro di Colofone, rispettivamente nelle loro opere: De Medicinali Materia e Georgiche.
I sei colchici italiani
In Italia esistono sei diverse specie spontanee[2]:
- Colchicum autumnale
- Colchicum alpinum
- Colchicum cupanii
- Colchicum lusitanum
- Colchicum neapolitanum
- Colchicum bivonae
Effetti collaterali
Si sono riscontrati casi di cefalea, vomito, diarrea, convulsioni e fenomeni asfittici. Per quanto riguarda il suo meccanismo d'azione mentre rallenta le ossidazioni, inibisce il cumulo delle scorie. Utilizzato prevalentemente contro la gotta, trova applicazione come analgesico e colagogo e come antimitotico. È assorbito lentamente dall'organismo.
Altre specie
Il genere comprende un centinaio di specie tra le quali:[3]
Bibliografia
- Rizzotti Tullia, Sboccia un bouquet nel prato, in Gardenia, n° 54, ottobre 1988, pp. 38-45.
- voce COLCHICO, in Grande Enciclopedia Medica Curcio, Roma, Curcio editore, 1973.
- Bertoldi, Vittorio, Un ribelle nel regno de' fiori : i nomi romanzi del colchicum autumnale attraverso il tempo e lo spazio, L. S. Olschki, 1923.
- Pietro Savi, Sulla vegetazione del Colchicum autumnale e sulle piante a generazioni alternanti Milano, Guglielmi, 1857.
Note
- ^ Pensionato avvelenato dai bulbi di colchico
- ^ Rizzotti Tullia, Sboccia un bouquet nel prato, in Gardenia, n° 54, ottobre 1988, pp. 42-43
- ^ Colchicum in the World Checklist.
Altri progetti
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