Stolen Car (Take Me Dancing)

Stolen Car (Take Me Dancing) è una canzone di Sting, estratta come terzo e ultimo singolo dal suo settimo album solista, Sacred Love del 2003. Il testo tratta di un misero uomo che va in giro a rubare auto, e desidera di avere una vita migliore dopo essersi immaginato come il ricco proprietario delle belle vetture che sta saccheggiando.

Stolen Car (Take Me Dancing)
singolo discografico
ArtistaSting
Pubblicazione26 aprile 2004[1]
Durata3:56
Album di provenienzaSacred Love
GenereSoft rock
EtichettaA&M
ProduttoreSting e Kipper
FormatiCD
Sting - cronologia
Singolo precedente
(2003)
Singolo successivo
(2009)

La versione originale è stata fatta oggetto di diversi remix, uno dei quali utilizzato per il video musicale.

Nel 2015 la canzone è stata coverizzata dalla cantante francese Mylène Farmer in duetto con Sting per il suo album Interstellaires (2015).[2]

Tracce modifica

  1. Stolen Car (Take Me Dancing) (versione radio) — 3:44
  2. Stolen Car (Take Me Dancing) (remix di will.i.am) — 4:08
  3. Stolen Car (Take Me Dancing) (remix di Twista) — 3:03
  4. Stolen Car (Take Me Dancing) — Video musicale (CD-ROM)

Classifiche modifica

Classifiche settimanali modifica

Classifica (2004) Posizione
massima
Germania[3] 54
Italia[4] 46
Regno Unito[5] 60
Svizzera[6] 81

Note modifica

  1. ^ STING: Stolen Car (Take Me Dancing), CD, su sting.com, http://www.sting.com/. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2014).
  2. ^ (FR) Thomas Durand, Mylène Farmer : Un nouvel album au titre évocateur - Gala, in Gala, 15 settembre 2015. URL consultato il 17 settembre 2015.
  3. ^ musicline.de (German charts), su musicline.de. URL consultato il 28 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  4. ^ Italiancharts.com – Sting – Stolen Car (Take Me Dancing), su italiancharts.com.
  5. ^ David Roberts, British Hit Singles & Albums, 19ª ed., Londra, Guinness World Records Limited, 2006, ISBN 1-904994-10-5.
  6. ^ hitparade.ch (Swiss charts), su hitparade.ch. URL consultato il 28 novembre 2014.

Collegamenti esterni modifica

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