Stornelli d'esilio

Stornelli d'esilio (conosciuta anche come Nostra patria è il mondo intero) è una canzone scritta dall'anarchico italiano Pietro Gori nel 1895.[2]

Stornelli d'esilio
Artista
Autore/iPietro Gori
GenereCanzone popolare
Data1898

Caratteristiche

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Composta su una base musicale tratta dal canto popolare toscano Figlia campagnola, fu pubblicata per la prima volta nel 1898 sull'opuscoletto Canti anarchici rivoluzionari, edito dalla rivista degli anarchici italiani profughi in America La Questione sociale, e divenne l'inno dell'internazionalismo libertario.[3]

Pur nel suo anelito di ribellione e di libertà, il testo, di fine Ottocento, tradisce chiaramente i gusti letterari e le passioni ideali dell'epoca. Dal punto di vista del contenuto storico e politico, richiama da vicino la vicenda personale dell'autore e l'altra sua celebre composizione Addio a Lugano. Il ritornello "Nostra patria è il mondo intero" è ripreso dall'introduzione dell'opera buffa Il turco in Italia (1814) di Gioachino Rossini e Felice Romani. Impropria appare, almeno formalmente, la definizione di stornello.[4]

  1. ^ Si può confrontare ad esempio la versione proposta sul sito Nel vento, con variazioni minime di testo, ma sostanziali nella struttura dei versi, delle strofe e nell'andamento ritmico. Altre versioni scritte si trovano su Se... sta voce Archiviato il 7 gennaio 2010 in Internet Archive., L'avvelenata, Cantilotta ecc. Numerose anche le testimonianze audio-video, di cui qui si segnala quella di Franco Trincale riportata su You Tube.
  2. ^ Probabilmente dopo la sua espulsione dalla Svizzera come ispiratore dell'assassinio del presidente francese Marie François Sadi Carnot da parte di Sante Caserio.
  3. ^ Catanuto e Schirone, Il canto anarchico...
  4. ^ Jona et al., Le ciminiere... Citato anche da Cesare Segre, "La colonna sonora del primo Novecento cantata dagli operai", sul Corriere della Sera dell'11 dicembre 2008.

Bibliografia

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  • Santo Catanuto e Franco Schirone, Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, Milano, Zero in condotta, 2009. ISBN 978-88-95950-10-5.
  • Emilio Jona, Sergio Liberovici, Franco Castelli e Alberto Lovatto, Le ciminiere non fanno più fumo. Canti e memorie degli operai torinesi, Roma, Donzelli, 2008 (con compact disc). ISBN 978-88-6036-272-8.
  • Giuseppe Vettori (a cura di), Canzoni italiane di protesta (1794-1974), Roma, Newton Compton, 1975.
  • AA.VV., Canti anarchici rivoluzionari, Paterson (New Jersey), Tipografia della Questione sociale, 1898, p. 4.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Scheda della canzone sul sito Il Deposito. URL consultato il 22 febbraio 2011.
  • Incisioni della canzone e varianti sul sito MultiMania. URL consultato il 22 febbraio 2011.