Suore missionarie dello Spirito Santo

istituto religioso femminile della Chiesa Cattolica

Le Suore Missionarie dello Spirito Santo (in francese Sœurs Missionnaires du Saint-Esprit) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore della congregazione, dette Spiritane, pospongono al loro nome la sigla C.S.Sp.[1]

Storia modifica

Essendo stata sconfitta nella prima guerra mondiale, la Germania perse la colonia del Camerun e i missionari tedeschi furono costretti ad abbandonare il paese africano: la Santa Sede affidò allora le missioni in Camerun alla Congregazione dello Spirito Santo. Eugénie Caps (1892-1931), che già meditava di dedicarsi all'apostolato missionario, si mise a disposizione del superiore generale degli spiritani, Alexandre Le Roy, e stabilirono di fondare una congregazione femminile parallela a quella maschile.[2]

Le prime aspiranti fecero il noviziato presso le suore della Divina Provvidenza della congregazione di Saint-Jean-de-Bassel e la prima comunità femminile spiritana si insediò a Farschviller nel 1921.[2]

Le Missionarie dello Spirito Santo ricevettero il pontificio decreto di lode il 10 febbraio 1921 e l'approvazione definitiva della Santa Sede il 22 marzo 1923.[2]

Attività e diffusione modifica

Le spiritane si dedicano all'apostolato missionario.

Le religiose sono presenti in Camerun, Canada, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Guinea-Bissau, Madagascar, Martinica, Senegal, Svizzera;[3] la sede generalizia è a Parigi.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 372 religiose in 62 case.[1]

Note modifica

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1683.
  2. ^ a b c G. Rocca, DIP, vol. V (1978), coll. 1641-1642.
  3. ^ Fondations, su spiritaines.cef.fr. URL consultato il 10 marzo 2011.

Bibliografia modifica

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni modifica

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