Apalone spinifera atra

Sottospecie di tartaruga dal guscio molle spinosa (Apalone spinifera)

La tartaruga dal guscio molle di Cuatrociénegas o tartaruga dal guscio molle spinosa nera (Apalone spinifera atra Webb & Legler, 1960) è una sottospecie di tartaruga dal guscio molle spinosa.

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Tartaruga dal guscio molle di Cuatrociénegas
Tartaruga dal guscio molle spinosa di Cuatro Ciénegas
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
FamigliaTrionychidae
GenereApalone
SpecieA. spinifera
SottospecieA. s. atra
Nomenclatura trinomiale
Apalone spinifera atra
(Webb & Legler, 1960)
Sinonimi
Trionyx ater
Webb & Legler, 1960
Trionyx spinifer ater
Morafka, 1977
Trionyx spiniferus ater
Smith & Smith, 1980
Apalone spinifera ater
Groombridge, 1988
Apalone ater
David, 1994
Trionys spiniferus ater
Obst, 1996
Apalone spiniferus ater
Ferri, 2002
Apalone spinifera atra
Artner, 2003
Apalone atra
Vetter, 2004

Descrizione

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Si distingue dalle altre sottospecie di A. spinifera per il colore grigio scuro di arti, testa e carapace. I tubercoli sulla parte anteriore del carapace sono più ridotti rispetto alle altre sottospecie.[2][3] I maschi presentano un margine esterno del carapace sabbioso al tatto, di colore chiaro, hanno un puso più largo, ed una colorazione dorsale grigio scuro, con piccole macchie biancastre nella parte posteriore. Le femmine, oltre a non presentare il margine chiaro, sono caratterizzate da una colorazione dorsale a contrasto grigio scuro e ardesia.[2]

Biologia

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Alimentazione

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Il regime alimentare non è conosciuto nel dettaglio. Si presume che, come le altre sottospecie di A. spinifera, si cibi di pesce (gli esemplari catturati dimostrano di essere attratti dai pesci vivi) e insetti (larve di coleotteri sono state rinvenute nello stomaco di uno degli esemplari studiati).[2][4]

Distribuzione e habitat

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Apalone spinifera atra vive solo in Messico, nel bacino di Cuatrociénegas, da cui deriva il nome comune, ma è stata rinvenuta anche in alcuni fiumi vicini. La localizzazione tipica tuttavia è limitata ad una superficie di circa un ettaro nella parte centrale della valle.[2]

Preferisce le acque ferme ai corsi d'acqua.[2]

Alla fine degli anni '70 era stata data per estinta a causa dell'ibridazione con una tartaruga conspecifica, A. s. emoryi, che ha colonizzato il suo territorio originale,[5][6] ma ricerche effettuate nel 1983 e nel 1986 dimostrarono che era invece ancora presente.[5] L'ibridazione tra le due sottospecie è comunque accertata, sebbene non se ne conosca l'effettiva frequenza.[2]

Tassonomia

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È stata a lungo considerata una specie a sé stante, dapprima come Trionyx ater, poi come Apalone ater, ma a seguito di analisi filogenetiche molecolari è oggi considerata una sottospecie di Apalone spinifera.[1][7][5][8]

Conservazione

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A causa dell'areale ristretto, della concorrenza con Apalone spinifera emoryi, del basso numero di individui e dell'antropizzazione del suo habitat è considerata una specie in pericolo critico.[1][7] È inserita nell'Appendice 1 della Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione.[7][2]

  1. ^ a b c (EN) Black Spiny Softshell Turtle, su iucnredlist.org. URL consultato il 13 settembre 2023.
  2. ^ a b c d e f g (ES) Tortuga casco suave espinosa - Apalone spinifera subsp. atra, su enciclovida.mx. URL consultato il 14 settembre 2023.
  3. ^ (EN) CITES Identification Guide – Turtles & Tortoises (PDF), su mase.gov.it, p. 145.
  4. ^ Apalone spinifera, su tartapedia.it. URL consultato il 15 settembre 2023.
  5. ^ a b c (ES) Tortuga negra de concha blanda, su Project Noah. URL consultato il 14 settembre 2023.
  6. ^ (ES) Oscar Moctezuma Orozco, ¿Para qué sirve una rana?, su union.org.mx. URL consultato il 15 settembre 2023 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2007).
  7. ^ a b c (EN) Tortoise and Freshwater Turtle Specialist Group - Apalone spinifera atra, 021, su iucn-tftsg.org. URL consultato il 13 settembre 2023.
  8. ^ (EN) Apalone spinifera atra (Webb and Legler, 1960) - Taxonomic Serial No.: 949917, su itis.gov. URL consultato il 13 settembre 2023.
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