Gangō-ji

Tempio buddhista a Nara, Giappone
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Il Gangō-ji (元興寺) è un antico tempio Buddhista, situato a Nara, nella Prefettura di Nara, in Giappone. È uno dei Nanto Shichi Daiji (南都七大寺?), i sette grandi templi buddhisti di Nara.

Gangō-ji
StatoBandiera del Giappone Giappone
Divisione 1prefettura di Nara
LocalitàNara
Indirizzo奈良県奈良市中院町11
Coordinate34°40′41″N 135°49′52″E / 34.678056°N 135.831111°E34.678056; 135.831111
ReligioneShingon Risshu
Sito webgangoji-tera.or.jp/
Il tempio Gangô-ji

Storia modifica

Nel 718, dopo la ricollocazione della capitale da Asuka-kyō a Heijō-kyō, il tempio buddhista di Asuka-kyō, l'Asukadera (飛鳥寺?), venne spostato, rimontato in due nuovi siti a Nara e chiamato Gangō-ji. Il tempio originale fu quindi diviso in due: un Gangō-ji nell'area della città di Chiun-cho, ed un altro Gangō-ji nell'area di Shibanoshin-ya-cho. Il Gangō-ji divenne uno dei quattro principali templi di Nara e uno dei suoi monaci, Gyogi, divenne famoso per aver tentato la diffusione tra il popolo del buddhismo, che in quei primi anni si era diffuso solo a corte e tra i nobili.[1]

Il Chuin-cho Gangō-ji è stato riconosciuto patrimonio dell'umanità dall'UNESCO ed è degno di nota per il suo hondō (sala principale) e lo zenshitsu (la sala per la meditazione zen).

Il Gangō-ji nel Man'yōshū modifica

Il Man'yōshū include una poesia attribuita a un monaco del tempio Gangō-ji. Il poeta si lamenta che, avendo ottenuto l'illuminazione, i suoi successi passino inosservati per le strade di Nara. La poesia potrebbe forse essere un lamento per la sua condizione sottovalutata e tuttavia, in una maniera alquanto modesta, le sue parole trasportano contemporaneamente i lettori indietro nel tempo per condividere la sua cheta prospettiva dell'ottavo secolo:[2]

«Una gemma bianca inconsapevole dell'uomo --
Sia sempre così se nessuno la conosce!
Giacché io so quanto vale
e nessun altro --
Sia sempre così se nessuno la conosce!»

Note modifica

  1. ^ (EN) Martin, John H. & Martin, Phyllis G.: Nara: a cultural guide to Japan's ancient capital, pag.121. consultabile on-line su books.google.co.jp
  2. ^ Nippon Gakujutsu Shinkokai. (1969). Manyoshu p. 237.

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Controllo di autoritàVIAF (EN258172535 · LCCN (ENn82059084 · J9U (ENHE987007454095405171 · NDL (ENJA00633454 · WorldCat Identities (ENviaf-258172535