Thibaud, il cavaliere bianco

serie televisiva francese

Thibaud (Thibaud ou les Croisades) è una serie televisiva francese in 26 episodi trasmessi per la prima volta nel corso di 2 stagioni dal 1968 al 1969.

Thibaud
Titolo originaleThibaud ou les Croisades
PaeseFrancia
Anno1968-1969
Formatoserie TV
Genereavventura
Stagioni2
Episodi26
Duratamin (episodio)
Lingua originalefrancese
Rapporto1,33 : 1
Crediti
IdeatoreRachel Fabien, Moshé Mizrahi
Interpreti e personaggi
FotografiaJean Jacques Guyard
MusicheGeorges Delerue
Produttore esecutivoMoshé Mizrahi
Prima visione
Dal2 novembre 1968
Al28 dicembre 1969

È una serie d'avventura incentrata sulle vicende di Thibaud, figlio di un barone cristiano e di una madre araba cristiana, soprannominato "il cavaliere bianco" e supportato dal compagno Blanchot, che si svolgono in Palestina nel XII secolo, al tempo delle Crociate.[1] Il Regno di Gerusalemme in grande declino per l'arroganza dei baroni francesi si estende sui territori della Palestina, dove vengono girate quasi tutte le scene della serie.

Thibaud è un cavaliere che vive nel Regno di Gerusalemme, il regno crociato stabilito in Terra Santa dopo il 1099, con Goffredo di Buglione. Questo regno dura circa 150 anni e poi viene disgregato con le riconquiste mussulmane. Furono del tutto vane le successive crociate. A capo del Regno vi è il Re di Gerusalemme e la sua regina, La corte è composta da baroni francesi, italiani e tedeschi. Vi sono anche i Milites Sancti Sepulcri di cui Thibaud fa parte pur non indossando mai la croce sul petto. Il rapporto di Thibaud con le popolazioni arabe locali è sicuramente migliore di quello che ha con i baroni francesi che occupano i territori e trattano male gli arabi cristiani e musulmani. Il cavaliere bianco assieme al suo fidato compagno gira per gli stati del regno di Gerusalemme per cercare di renderlo degno di un progetto migliore di cavalleria. Per questo motivo viene apprezzato dagli umili e disprezzato dai ricchi ad eccezione del Re. Una serie di avventure emozionanti portano il cavaliere ad affrontare situazioni bizzarre e simpatiche che finiscono sempre bene in ogni puntata. Anche i duelli con le spade difficilmente si concludono con la morte di qualcuno, ma quasi sempre con la fuga del perdente. Il Regno splendete è in continuo declino, soprattutto a causa dei cavalieri templari che vengono raffigurati come pessime guardiani dei territori di Palestina. Hanno un valore positivo solamente quando cavalcando arrivano in aiuto di Thiboud. I valori veri della cavalleria vengono rispettati solo dai pochi amici del cavaliere bianco

Personaggi e interpreti

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Produzione

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La serie fu ideata da Rachel Fabien e Moshé Mizrahi.[1] Le musiche furono composte da Georges Delerue.[1]

Registi

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Tra i registi sono accreditati:[2]

Sceneggiatori

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Tra gli sceneggiatori sono accreditati:[2]

  • René Ehni in 6 episodi (1968-1969)
  • Rachel Fabien in 6 episodi (1968-1969)
  • Antoine Tudal in 5 episodi (1968-1969)
  • Bernard Dabry in 5 episodi (1969)
  • André Var in 3 episodi (1969)
  • Henri Colpi in 2 episodi (1969)

Distribuzione

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La serie fu trasmessa in Francia dal 2 novembre 1968 al 28 dicembre 1969.[3] In Italia è stata trasmessa con il titolo Thibaud, il cavaliere bianco.[1]

La serie a puntate fu trasmessa in Italia alla domenica in ora di pranzo a metà degli anni 70.

Alcune delle uscite internazionali sono state:[4]

  • in Francia il 2 novembre 1968 (Thibaud ou les Croisades)
  • in Germania Ovest (Thibaud, der weisse Ritter)
  • in Italia (Thibaud) per Rusconi Editori Associati

Episodi

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Stagione Episodi Prima TV Francia
Prima stagione 13 1968-1969
Seconda stagione 13 1969
  1. ^ a b c d Thibaud, il cavaliere bianco - MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 13 aprile 2012.
  2. ^ a b Thibaud, il cavaliere bianco - IMDb - Cast e crediti completi, su imdb.com. URL consultato il 13 aprile 2012.
  3. ^ Thibaud, il cavaliere bianco - IMDb - Elenco degli episodi, su imdb.com. URL consultato il 13 aprile 2012.
  4. ^ Thibaud, il cavaliere bianco - IMDb - Date di uscita, su imdb.com. URL consultato il 13 aprile 2012.

Collegamenti esterni

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