Trithemis annulata

specie di insetto

L'obelisco violetto (Trithemis annulata (Palisot de Beauvois, 1807)) è una libellula della famiglia Libellulidae.[1][2]

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Obelisco violetto
Maschio di Trithemis annulata
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
RamoBilateria
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteExopterygota
SubcoortePalaeoptera
OrdineOdonata
SottordineAnisoptera
FamigliaLibellulidae
SottofamigliaTrithemistinae
GenereTrithemis
SpecieT. annulata
Nomenclatura binomiale
Trithemis annulata
(Palisot de Beauvois, 1807)

Descrizione

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Trithemis annulata ha una lunghezza media di 3,2-3,8 cm e una apertura alare di circa 6 cm.[3][4][5]
I maschi hanno una livrea rosso-purpurea tendente al violetto, con capo e addome più rossastri e venulazione alare rossa con pterostigmi rosso-brunastri. Le femmine esibiscono una colorazione bruno-chiara e venulazione alare giallastra. In entrambi i sessi è presente una macchia arancione alla base delle ali.[6]

Biologia

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Riproduzione

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Come in molte specie di libellule, il maschio staziona in prossimità dell'acqua in attesa di una femmina. Dopo averla individuata, la afferra per la nuca tramite le appendici poste al termine dell'addome e la induce a curvare la propria estremità addominale raggiungendo gli organi riproduttori del maschio, ricevendo così lo sperma. La femmina depone le uova in acqua, ambiente in cui avviene lo sviluppo delle larve.[4][5]

Alimentazione

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Le larve di Trithemis annulata sono dei voraci predatori, che catturano le loro prede grazie ad estroflessioni dell'apparato boccale dotate di uncini terminali. Anche gli adulti sono dei temibili predatori, dotati di una vista acuta che gli consente di individuare le prede, che vengono spesso catturate in volo grazie alla particolare conformazione a cestello delle zampe.[4][5]

Distribuzione e habitat

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È una specie molto comune in Africa, nella penisola Arabica e nel bacino del Mediterraneo.[1]

Nelle ultime decadi il suo areale si è progressivamente espanso verso l'Europa sud-occidentale raggiungendo la penisola Iberica[7], la Francia [8], l'Italia e la penisola Balcanica[9]. Recentemente è stata segnalata anche a Fuerteventura (isole Canarie).[9]
In Italia è segnalata in tutta la penisola, con l'eccezione del Molise, e nelle isole maggiori (Sicilia e Sardegna).[6]

Frequenta le acque ferme di stagni, laghi, fiumare e canali, dal livello del mare alle quote collinari.[6]

  1. ^ a b c (EN) Boudot, J.-P., Clausnitzer, V., Ferreira, S., Suhling, F., Dijkstra, K.-D.B., Schneider, W. & Samraoui, B. 2013, Trithemis annulata, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) Trithemis annulata, in World Odonata List. URL consultato l'8 luglio 2016.
  3. ^ (EN) Dijkstra K-D.B., Field Guide to the Dragonflies of Britain and Europe, British Wildlife Publishing, Dorset, UK, 2006.
  4. ^ a b c (EN) Picker, M., Griffiths, C. and Weaving, A., Field Guide to Insects of South Africa, Struik Publishers, Cape Town, 2004.
  5. ^ a b c (EN) Samways, M.J., Dragonflies and Damselflies of South Africa, Pensoft Publishers, 2008.
  6. ^ a b c Trithemis annulata (Palisot de Beauvois, 1805), su Odonata.it, Società Italiana per lo Studio e la Conservazione delle Libellule. URL consultato il 12 luglio 2016.
  7. ^ (ES) Ferreras Romero M., Un odonato nuevo para la fauna ibérica, Trithemis annulata (Palisot de Beauvais, 1805) (Anisoptera, Libellulidae), in Boletín de la Asociación española de Entomología, vol. 4, 1981, pp. 191-193.
  8. ^ (FR) Grand D., Sur Trithemis annulata (Palisot de Beauvois, 1805) en France continentale et en Espagne du nord-est (Odonata, Anisoptera, Libellulidae), in Martinia, vol. 10, 1994, pp. 65-71.
  9. ^ a b (EN) Boudot J.P. et al., Atlas of the Odonata of the Mediterrenean and North Africa, in Libellula, Supplement 9, 2009, pp. 1-256.

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