Il Type 60 (60式装甲車, rokumaru shiki sōkōsha) fu il primo mezzo per trasporto truppe corazzato a entrare in servizio nella Japanese Ground Self Defence Force,[1] poi gradualmente sostituito dopo l'arrivo di altri veicoli come il Type 73. Il mezzo era anche noto come Type 60 APC (Armored Personnel Carrier).

Type 60 APC
Descrizione
TipoAPC
Equipaggio4+6
Progettista Komatsu / Mitsubishi
Costruttore Komatsu/ Mitsubishi
Data entrata in servizio1960 - 1972
Data ritiro dal servizio2006
Utilizzatore principaleGiappone
Sviluppato dal1956
Dimensioni e peso
Lunghezza4,85 m
Larghezza2,4 m
Altezza2,31 m
Peso11,8 t
Propulsione e tecnica
Motore1 diesel Mitsubishi Model 8 HA 21 WT a 8 cilindri
Potenza300 hp
Trazionecingolata
Prestazioni
Velocità45 km/h
Velocità su strada45 km/h
Autonomia230 km
Armamento e corazzatura
Armamento primario1 mitragliatrice da 12,7 mm
Armamento secondario1 mitragliatrice da 7,62 mm
Corazzaturaacciaio saldato
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Lo sviluppo di questo veicolo iniziò nel 1956 sotto la supervisione della forza di autodifesa giapponese. Le società Komatsu e Mitsubishi costruirono molti prototipi che furono testati e valutati, apportando quindi molte modifiche, e lo sviluppo ebbe fine soltanto nel 1960, con il conseguente inizio della produzione che si è protratta dal 1960 al 1972.[1]

 
Il mezzo per trasporto truppe Type 60.

Struttura

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Il Type 60 è un mezzo completamente cingolato con scafo in acciaio saldato.[1]

 
Vista del lato destro del Type 60 APC.

Una caratteristica del Type 60, e del successivo Type 73, è che entrambi hanno una mitragliatrice montata ad arco da 7,62 mm che può essere inclinata di 30 gradi in alto, in basso, a destra e a sinistra. Il mitragliere è seduto sul davanti a sinistra, con il pilota a destra, mentre il comandante è seduto dietro il pilota e il mitragliere, con la mitragliatrice da 12,7 mm sul lato destro e il motore a sinistra dello scafo. Il motore trasmette la spinta mediante un corto albero motore alla trasmissione e al congegno di sterzo situati nella parte anteriore dello scafo.[1]

 
Il treno di rotolamento.

Il movimento ai cingoli è impresso dalle corone motrici frontali e il treno di rotolamento è completato da 5 rulli con sospensioni a barre di torsione e da tre rulli reggicingolo per fiancata. La mitragliatrice da 12,7 mm è utilizzata dal puntatore che risiede dietro al capocarro ed accede alla mitragliatrice da una botola. Può essere brandeggiata a 360 gradi ed è fornita di uno scudo, utilizza inoltre una cupola munita di 8 periscopi per visione completa circolare. Il conducente siede davanti a destra con sopra una botola con a disposizione 3 periscopi.[1]

 
Vista posteriore del Type 60 APC.

Il compartimento truppa è sul retro dello scafo con portelli sul tetto e porte gemelle, può contenere 6 fanti equipaggiati disposti sulle fiancate a gruppi di tre,con appositi sedili per ciascuno di essi;non sono presenti oblò per il tiro. Il Type 60 non è anfibio e non ha un sistema di protezione NBC, né equipaggiamenti di mira notturna. Le versioni principali sono un mezzo apripista, un mezzo per la rivelazione NBC, un porta-mortaio da 81 mm e uno da 107 mm. La versione anticarro, armata con due cannoni senza rinculo da 106 mm, è rimasta in servizio più a lungo della versione base, ma anch'essa è stata poi radiata.[1]

Varianti

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SV60: Trasporta un mortaio da 81 mm nello scomparto truppe, montato su base e con rinforzo speciale, che spara da una botola in direzione posteriore. Inoltre è corredato di tripode e piastra standard, permettendo di essere eventualmente trasportato all'esterno e di essere utilizzato come un normale mortaio. Ha una capacità di 24 proiettili per mortaio, e l'equipaggio è composto da 5 uomini. Questa versione è stata costruita in 18 esemplari circa.[1]

SX60: Simile al precedente, con la differenza di un mortaio da 107 mm a canna rigata, montato su base con rinforzo speciale nello scomparto truppe.[1]

Versione anticarro: Ospita 2 cannoni anticarro senza rinculo da 106 mm.

  1. ^ a b c d e f g h Hogg 1984, p. 180.

Bibliografia

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  • Ian V. Hogg, I mezzi corazzati, Milano, Alberto Peruzzo Editore, 1984.

Voci correlate

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