Tzath II di Lazica (in georgiano წათე II?; ... – ...; fl. 550), Tzathius o Tzathios (in greco Τζάθιος), nelle fonti bizantine, fu re di Lazica dall'anno 556 fino a una data sconosciuta.

Tzath II
Re di Lazica
In carica556
PredecessoreGubazes II
PadreTzath I
MadreValeriana

Biografia modifica

 
Un possibile albero genealogico della famiglia reale laza redatto da Cyril Leo Toumanoff

Gli antichi annali non forniscono notizie sui genitori di Tzath II, tuttavia, il noto storico e genealogista russo Cyril Leo Toumanoff ha affermato di ritenere che egli fosse figlio di re Tzath I, e che quindi vantasse discendenza bizantina attraverso la madre, Valeriana, sposa di Tzath. L'usanza di sposare donne bizantine, appartenenti solitamente all'aristocrazia senatoria, era piuttosto comune tra i membri della famiglia reale laza: anche Opsites, zio di Tzath, e da molti ritenuto uno dei suoi predecessore sul trono di Lazica, ad esempio, si era sposato con una nobildonna bizantina, tale Teodora.[1]

È noto che Tazth ebbe un fratello maggiore, che lo precedette sul trono con il nome di Gubazes II, e una sorella il cui nome non ci è pervenuto.

Nell'anno 555, quando Gubazes II fu assassinato con una congiura ordita ai suoi danni da alcuni comandanti bizantini suoi alleati, capeggiati da Martino e Rustico, di cui il sovrano si era attirato le inimicizie denunciando all'imperatore Giustiniano I le loro inettitudini sul campo di battaglia, il futuro re Tzath risiedeva proprio presso la capitale bizantina, Costantinopoli. Convinto a indagare sulla morte di Gubazes da una delegazione del popolo lazo che chiedeva giustizia per l'omicidio del proprio re e la nomina di Tzath a nuovo sovrano del regno di Lazica,[2] Giustiniano inviò nella Lazica un senatore di nome Atanasio, le cui indagini porteranno poi alla condanna a morte di Rustico e alla deposizione di Martino, e consegnò a Tzath i regalia del trono di Lazica, confermando la sua nomina a re al posto del fratello ucciso.[3]

Nella primavera del 555 o del 556, ancora in piena guerra, Tzath, ornato con vesti regali, arrivò quindi nella Lazica assieme ad Atanasio e al magister militum Soterico, e ricevette una festosa cerimonia di benvenuto.[2]

Nulla ci è più pervenuto sulla vita di Tzath e su come egli amministrò il proprio regno. Di fatto, egli fu l'ultimo sovrano a noi noto della dinastia di sovrani lazi iniziata da Gubazes I. Con la firma del trattato di Dara[4][5][6] tra l'impero bizantino e quello sasanide, che nel 562 pose di fatto termine alla guerra lazica scoppiata una ventina d'anni prima e con cui i Persiani cedettero il controllo dell'intera regione della Lazica ai Bizantini, il regno di Lazica fu pian piano inglobato dall'impero bizantino e scomparve dalle fonti storiche.

Note modifica

  1. ^ Procopio di Cesarea, Guerre gottiche, in Opere di Procopio di Cesarea, pp. 462. URL consultato il 3 ottobre 2023.
  2. ^ a b John Bagnell Bury, History of the Later Roman Empire, Macmillan & Co., Ltd., 1923, pp. 119. URL consultato il 3 ottobre 2023.
  3. ^ Agazia, The Histories, Volume 2, Parte 1, Walter de Gruyter, 1975, pp. 83. URL consultato il 3 ottobre 2023.
  4. ^ Pietro Luigi Leone, Studi bizantini e neogreci: atti del IV congresso nazionale di studi bizantini, Lecce, 21-23 aprile 1980, Calimera, 24 aprile 1980, Congedo, 1983, p. 211. URL consultato il 29 agosto 2021.
  5. ^ Evangelos Chrysos, L'impero bizantino, 565-1025, Editoriale Jaca Book, 2002, p. 10, ISBN 978-88-16-43624-4. URL consultato il 29 agosto 2021.
  6. ^ Umberto Eco, Il Medioevo: Barbari, cristiani, musulmani, Encyclomedia Publishers, 2010, p. 84, ISBN 978-88-905082-0-2. URL consultato il 29 agosto 2021.