Un uomo ordinario

film del 2017 diretto da Brad Silberling

Un uomo ordinario (An Ordinary Man) è un film del 2017 diretto da Brad Silberling.[1][2]

Un uomo ordinario
Titolo originaleAn Ordinary Man
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno2017
Durata90 min
Generethriller, drammatico
RegiaBrad Silberling
SoggettoBrad Silberling
ProduttoreBrad Silberling
MusicheChristophe Beck, Freddo Gonzales
Interpreti e personaggi
  • Ben Kingsley: il generale
  • Hera Hilmar: Tanja
  • Peter Serafinowicz: Miro - l'autista del generale
  • Robert Blythe: droghiere
  • Slobodan Pavelkić: uomo armato
  • Igor Kovačević: vicino giovane
  • Marija Opsenica: vicino anziano
  • Miodrag Milovanov: proprietario del chiosco
  • Boda Ninković: direttore di sala da ballo
  • Milica Todorović: la cantante
  • Vladimir Cvejić: conducente tram
  • Edmund Kingsley: dottore

Il personaggio del generale è basato su Ratko Mladić, che è stato condannato all'ergastolo per crimini di guerra commessi in Bosnia.[3]

Un criminale di guerra, chiamato da tutti con il nome di "generale", si nasconde in un paese dei Balcani. È ricercato a livello internazionale per pulizia etnica e crimini di guerra, ma il suo paese finge di non sapere dove si trovi, nonostante le pressioni internazionali per denunciarlo. Un seguito di lealisti veglia su di lui e garantisce la sua sicurezza mentre vive in una città dove il suo viso è noto. Inizia a stringere una relazione ambigua con la sua cameriera appena assunta, Tanja che diventa il suo unico legame con il mondo esterno e che si scopre essere un agente assunto per proteggerlo.

Con riluttanza la donna lo conduce al villaggio natio, dove vive ancora la moglie ed è sepolta la figlia, suicidatasi a causa del peso delle azioni del suo genitore. Durante il tragitto, foriero di tristi presagi, egli riesamina i suoi crimini di pulizia etnica. Il suo autista, che li stava aspettando al cimitero, uccide sul colpo Tanja e riporta il generale nel suo appartamento in città.

In una sovrapposizioni di eventi e flashback, le scene finali rappresentano la testata di un giornale che racconta, con un giorno di anticipo, della sua cattura, facendo capire quindi che è stato tenuto nascosto solo per essere usato quando era più vantaggioso alla sua stessa parte politica, mentre il generale, in attesa dell'arresto, è seduto al tavolo della sua cucina, con una pistola e dei proiettili disposti davanti a lui.

Collegamenti esterni

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