La Contrada Il Leon d'Oro è stata fondata nel 1956 ed è una delle otto contrade che partecipano al Palio dei Micci di Querceta.

Colori e stemma

modifica

I colori della contrada sono il giallo ed il rosso, con rifiniture in azzurro.[1] Lo stemma è di colore rosso e reca al suo interno un leone rampante dorato. Il simbolo del leone venne scelto per via della correlazione col marzocco, simbolo del Rinascimento fiorentino. Infatti, la contrada partecipa al Palio con costumi risalenti alla seconda metà del XV secolo.

Territorio

modifica

Il territorio rappresentato dalla contrada è la località di Marzocchino a Querceta, frazione di Seravezza.

Origini e storia

modifica

La Contrada del Leon d'Oro, soprannominata dell'ardore, venne formata nella prima metà di marzo del 1956 in occasione del primo Palio dei Micci della storia di Querceta, fissato per il 18 marzo di quell'anno[2]. In quell'edizione fu riconosciuta come "la contrada meglio organizzata" e vinse un premio pari a 5000 lire[3]. L'autunno successivo la contrada fondò il primo consiglio, composto da: Ennio Garfagnini (Capocontrada), Gino Bascherini (Vicecapocontrada), Leonida Congiu (Economo), Giovanni Babboni, Ottavio Balderi, Barsi Italo (presente nei verbali dal 15 ottobre 1958), Italo Belloni, Enrico Buselli, Alfredo Giannelli, Quinto Giannini, Giancarlo Giannotti, Lido Marrai, Mario di Ettore Mazzei, Mario di Nicola Mazzei, Carlo Menchini, Bruno Orlandi, Gino Paladini, Ubaldo Petroni, Aldo Silvestri, Guido simi, Giorgio Storietti, Guerrino Viti[4].

Nel 1957 venne aggiunta al Palio la categoria "dell'Alabarda d'oro", che sarebbe stata conferita alla contrada che avesse organizzato la migliore Sfilata. La contrada di Marzocchino riuscì a vincere la prima edizione[5].

In realtà il nome attuale compare solo nel 1958, quando tutte le contrade cambiarono la propria denominazione al fine di non riutilizzare solamente quella della località di Querceta che rappresentavano (prima di "Leon d'Oro", infatti, il nome era "Marzocchino")[6]. Ogni contrada volle poi attribuire un'identità al proprio ristretto ambito territoriale, avvalendosi di documentazioni storiche. Escluse Querceta e Ripa, però, il resto delle borgate appariva privo di riferimenti cartacei o d'archivio. Ogni contrada quindi fece affidamento anche sulle fonti orali e sull'aspetto "leggendario". Nel caso del Leon d'Oro, fu Raffaello Bertoli a concepire una leggenda legata alla nobile famiglia dei Medici di Firenze e al loro soggiorno nei territori della Versilia: stando ad essa, Ferdinando I de' Medici e sua moglie, la granduchessa Cristina di Lorena, presero possesso delle terre di Seravezza nel 1592. Pare che la nobile fosse rimasta tanto colpita dal rosso sangue di garofani e tulipani dei giardini del territorio e dal colore dorato delle spighe nei campi coltivati da aver voluto farsi subito confezionare nuovi vestiti di quelle tonalità (questo uno dei motivi che spinsero la contrada a scegliere come colori di rappresentanza il rosso ed il giallo). Benché il contesto sia reale, alcuni dettagli del racconto variano nei decenni successivi: ad esempio alcune versioni videro protagonisti Lorenzo de' Medici e la consorte Clarice Orsini, ambientando la narrazione nel 1492 prima, nel 1490 poi. Nel frattempo, l'epoca di riferimento della contrada arretrò di un secolo circa, collocandosi fra il 1450 ed il 1500; infine, il "rosso sangue di garofani e tulipani" venne attribuito ai più realistici papaveri[7]. Il 1958 è anche l'anno in cui il Leon d'Oro vinse la neointrodotta Staffetta e si classificò secondo alla corsa del palio[8]. Per la contrada era la terza affermazione in tre anni. Nel mese di ottobre avvenne l'approvazione dello Statuto[9].

Il 17 febbraio 1959 si svolse la prima Assemblea della contrada, mentre i giorni successivi vennero indette le votazioni per il nuovo consiglio. Venne eletto presidente Carlo Menchini, con Ennio Garfagnini e Gino Bascherini vicepresidenti (lo Statuto approvato poco tempo prima prevedeva infatti la presenza di due vicepresidenti e non di uno soltanto)[10]. Venerdì 13 e sabato 14 marzo si tenne la terza edizione del festival del Miccio Canterino, che vede ogni contrada partecipare con una propria composizione canora, giudicata poi da un'apposita commissione. Il Leon d'Oro si aggiudicò il primo premio, mentre ottenne un altro secondo posto alla staffetta successiva; alla corsa del Palio, invece, si piazzò in ultima posizione.

Il 1960 vide per la contrada un quinto posto sia per la Staffetta che per il Festival ed un quarto posto alla Sfilata, oltre che la nascita del giornale di contrada "L'Assiolo"[11].

Il 5 marzo 1961 venne inaugurato il nuovo Circolo Ricreativo in via Luigi Salvatori, che divenne la nuova sede per le riunioni del Consiglio e delle altre Commissioni. Quell'anno il Palio venne annullato a causa di un forte nubifragio avvenuto durante il giorno stesso della manifestazione, e passerà alla storia come il "Palio scovato"[12].

A causa di alcuni dissidi con la Proloco di Querceta, il Leon d'Oro non partecipò ad alcuna delle manifestazioni dell'edizione del 1963 in segno di protesta[13]. Tornò l'anno successivo, piazzandosi al primo posto nella Sfilata[14]. Marzocchino ospitò poi la corsa del Palio del 1965; nello stesso anno il Leon d'Oro si aggiudicò il primo premio del Festival del Miccio Canterino ed il secondo posto alla Staffetta[15]. Nel 1966 bissò il successo del Festival e ottenne il primo posto nella Sfilata[16]. L'anno seguente invece, la vittoria fu nella Staffetta, accompagnata dal secondo posto al Palio (fino a quel momento la contrada era arrivata seconda per sei volte)[17]. Per vincere il suo primo Palio dovrà aspettare l'edizione del 1969, ottenendo nel frattempo i primi posti del Festival e della Staffetta dell'edizione del 1968[18]. Dopo un'annata priva di vittorie, nel 1971 il Leon d'Oro tornò in prima posizione nella quindicesima edizione del Festival[19].

Albi d'oro

modifica

Primo classificato - 6 (1969, 1979, 1990, 1995, 2006, 2007)

Secondo classificato - 16 (1958, 1962, 1964, 1965, 1966, 1967, 1970, 1971, 1972, 1994, 1997, 1998, 2003, 2004, 2008, 2009)

Terzo classificato - 6 (1957, 1968, 1973, 1974, 1976, 1996)

Quarto classificato - 5 (1978, 1980, 1986, 1989, 2016)

Quarto classificato ex-aequo - 12 (1992, 1993, 1999, 2000, 2001, 2002, 2005, 2010, 2011, 2013, 2014, 2015, 2016)

Quinto classificato - 1 (1983) + 1 Palio dei Palii (2005)

Sesto classificato - 4 (1981, 1985, 1988, 1991)

Ottavo classificato - 2 (1959, 1982)

Non classificato - 7 (1956, 1960, 1975, 1977, 1984, 1987, 2012)


Sfilata/Alabarda d'Oro

modifica

Primo classificato - 16 (1957, 1964, 1966, 1977, 1978, 1985, 1986, 2002, 2004, 2005, 2009, 2010, 2013, 2014, 2015, 2016) + 1 revocato (2012) e 1 come Contrada meglio organizzata (1956)

Secondo classificato - 6 (1984, 1987, 1996, 1997, 2000, 2007)

Terzo classificato - 11 (1958, 1959, 1969,1971, 1974, 1975, 1988, 1993, 2001, 2003, 2006)

Quarto classificato - 4 (1960, 1970, 2990, 2011)

Quinto classificato - 5 (1972, 1976, 1992, 1999, 2008)

Sesto classificato - 2 (1989, 1994)

Settimo classificato - 1 (1991)

Ottavo classificato - 2 (1995, 1998)

Non classificato - 7 (1962, 1973, 1979, 1980, 1981, 1982, 1983)


Trofeo Fratelli Meccheri

modifica

(Messo in palio a partire dal 1982 dalla contrada Il Ponte in memoria dei tre fratelli Silvia, Stefano e Francesca, deceduti in un incidente stradale)

Primo classificato - 7 (1985, 2000, 2002, 2004, 2005, 2013, 2015)

Secondo classificato - 4 (1986, 1988, 1989, 2014)

Terzo classificato - 4 (1987, 1990, 2007, 2010)

Quarto classificato - 4 (1983, 2001, 2003, 2006)

Quinto classificato - 4 (2008, 2009, 2011, 2016)

Sesto classificato - 5 (1984, 1992, 1993, 1994, 1997)

Settimo classificato - 1 (1999)

Ottavo classificato - 4 (1991, 1995, 1996, 1998)

Non classificato - 1 (2012)

(Messo in palio dal 1991 dalla Parrocchia di Querceta)

Primo classificato - 6 (1996, 2003, 2007, 2010, 2014, 2016)

Secondo classificato - 8 (1997, 2001, 2002, 2004, 2005, 2009, 2013, 2015) + 1 revocato (2012)

Terzo classificato - 2 (1994, 2000)

Quinto classificato - 2 (1992, 1999)

Sesto classificato - 4 (1993, 1995, 2006, 2011)

Settimo classificato - 3 (1991, 1998, 2008)


Corteo Storico

modifica

(Messo in palio dal 2002 dalla Proloco e valido ai fini del premio Alabarda d'Oro

Primo classificato - 5 (2004, 2005, 2008, 2010, 2011)

Secondo classificato - 6 (2002, 2006, 2013, 2014, 2015, 2016) + 1 revocato (2012)

Terzo classificato - 1 (2009)

Settimo classificato - 2 (2003, 2007)


Festival

modifica

Primo classificato - 10 (1959, 1965, 1966, 1968, 1971, 1979, 1990, 1997, 1999, 2014)

Secondo classificato - 7 (1962, 1964, 1969, 1988, 2002, 2005, 2008)

Terzo classificato - 9 (1957, 1973, 1977, 1989, 2003, 2012, 2013, 2015, 2016)

Quarto classificato - 7 (1967, 1976, 1987, 1996, 2006, 2007, 2011)

Quinto classificato - 8 (1960, 1970, 1980, 1986, 1998, 2000, 2001, 2009)

Sesto classificato - 8 (1975, 1982, 1983, 1984, 1985, 1991, 1994, 2010)

Settimo classificato - 4 (1974, 1978, 1981, 1995)

Ottavo classificato - 3 (1961, 1972, 1992)

Non qualificato - 2 (1958, 2004)


Cantanti

modifica

(Partecipazioni al Festival)

4 - Carla Piccamiglio (1986, 1987, 1990, 1991); Inga (1996, 1997, 1999, 2000); Monica Hill (2005, 2006, 2010 con Dennis Fantina, 2011).

3 - Lighea (2001, 2002, 2004 con Asia)

2 - Paola Musiani (1977, 1982); Gilda Giuliani (1988, 1989); Povia (2012, 2014)

1 - Adalgisa Baralla (1957); Luciano Daveti (1958); Vittorio Tognarelli (1959); Mara Brunetta Pacini (1960); Umberto Ambrosini (1961); Miriam Del Mare (1962); Leda Gis (1964); Augusto Vita (1965); Narciso Parigi (1966); Luciano Tajoli (1967); Vittorio Inzaina (1968); Eddy Miller (1969); Beppe Cardile (1970); Dominga (1971); Armando Savini (1972); Gianni Migliardi (1973); Maria Teresa (1974); Anna Rusticano (1975); Maria Rojch (1976); Duo Versilia (Lorenzo Marcuccetti, Elisabetta Sacchelli, 1978); Niky (1979); Marisa Sacchetto (1980); Cecilia Bonocore (1983); Emanuele Pepe (1984); Elisabetta Viviani (1985); Stefania Nannini (1992); Marina Fiordaliso (1994); Emanuela Vannucci (1995); Melissa Chimenti (1998); Mia & Mia (2003); Asia (2004 con Lighea); Nicola e Rita (2007); Barbara Cola (2008); Mietta (2009); Dennis Fantina (2010 con Monica Hill); Sonohra (2013); Renzo Rubino (2016).

Staffetta

modifica

Primo classificato - 4 (1958, 1967, 1968, 1974)

Secondo classificato - 5 (1959, 1965, 1984, 1986, 2015)

Terzo classificato - 8 (1966, 1976, 1979, 1980, 1981, 1983, 2014, 2016)

Quarto classificato - 8 (1982, 1985, 1987, 2005, 2008, 2011, 2012, 2013)

Quinto classificato - 6 (1960, 1975, 1977, 1999, 2009, 2010)

Sesto classificato - 7 (1993, 1996, 1997, 2000, 2001, 2006, 2007)

Settimo classificato - 9 (1978, 1988, 1990, 1991, 1992, 1998, 2002, 2003, 2004)

Ottavo classificato - 3 (1989, 1994, 1995)


Torneo di calcio fra contrade

modifica

Primo classificato - 11 (1973, 1974, 1977, 1978, 1986, 1988, 1989, 1992, 1997, 2014, 2015) + 2 Tornei "Trofeo Silea Legno" (1984, 1986)

Secondo classificato - 9 (1972, 1976, 1981, 1983, 1995, 2000, 2010, 2013, 2016)

Terzo classificato - 13 (1982, 1984, 1987, 1990, 1994, 1996, 1999, 2002, 2004, 2005, 2006, 2009, 2012)

Quarto classificato - 1 (1979)

Non classificato nelle semifinali - 11 (1975, 1980, 1985, 1991, 1993, 1998, 2001, 2003, 2007, 2008, 2011)


Miss Palio

modifica

Primo classificato - 1 (2003)

Secondo classificato - 4 (2011, 2012, 2015, 2016)

Terzo classsificato - 1 (2002)

Quarto classificato - 7 (2001, 2004, 2006, 2007, 2008, 2009, 2014)

Non classificato - 2 (2010, 2013)


Coppa del Presidente

modifica

Primo classificato - 5 (1990, 1997, 2014, 2015, 2016)

Secondo classificato - 2 (2005, 2013)

Terzo classificato - 3 (1988, 2008, 2010)

Quarto classificato - 3 (2007, 2009, 2011)


Bibliografia

modifica
  • Statuto Contrada Il Leon d'Oro, 1958.
  • Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni di ardore, Contrada Il Leon d'Oro, 2017.
  1. ^ Statuto Contrada Il Leon d'Oro, 1958
  2. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 15.
  3. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 19.
  4. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 15.
  5. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 32.
  6. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 33.
  7. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 34.
  8. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 35.
  9. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 41.
  10. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 42.
  11. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 48.
  12. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 51.
  13. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 59.
  14. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 66.
  15. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 67.
  16. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 72.
  17. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 77.
  18. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, pp. 80-82.
  19. ^ Lorenzo Marcuccetti, Leon d'Oro. Sessant'anni d'Ardore, 2017, p. 84.