Utente:C.onofri/Sandbox

Emilio Sobrero, nato a Torino il 9 dicembre 1890 da Carolina Abbado e Giovanni Sobrero e morto a Roma il 20 luglio 1964, è una delle personalità più interessanti della vita artistica torinese degli anni susseguenti la prima grande guerra.

Emilio ha un fratello, Mario Sobrero (1883-1948), apprezzato per le sue molteplici attività di scrittore, giornalista, direttore della “Illustrazione del Popolo”, drammaturgo, inviato speciale e corrispondente di guerra.

Amico e confrère di Felice Casorati, con questi, il fratello Mario e gli architetti Rigotti e Sartoris fonda la Società di Belle Arti “Antonio Fontanesi», con lo scopo precipuo di favorire gli scambi artistici con altri Paesi europei. Già prima del 1927 però, Sobrero e Casorati si erano dedicati, in piena indipendenza intellettuale, allo studio degli "Impressionisti" francesi ed italiani, da cui entrambi conseguirono quelle felici intuizioni pittoriche che dettero origine al celebrato gruppo dei Sei di Torino (Jessie Boswell, Gigi Chessa, Nicola Galante, Carlo Levi, Francesco Menzio ed Enrico Paulucci con il quale Sobrero seguitò a collaborare fino al Suo trasferimento a Roma.

Dopo Torino e dopo un breve soggiorno a Parigi, dove si sposa con Matilde Cabutti (cognata di Chessa e Menzio), si trasferisce nel 1932a Roma dove insegna per vent'anni all'Accademia di Belle Arti, fa parte del Consiglio Superiore delle Belle Arti ed è Soprintendente al “Verano” di Roma. Di questo lungo periodo, durato sino alla sua morte, rimangono numerose opere, forse tra le più significative della sua produzione, nelle quali la pacatezza dei colori delle Sue colline torinesi si trasfonde nelle mura, nelle vedute ed in ogni angolo della Città Eterna.

E’ contemporaneo di Capogrossi e Martini, è amico di Biagini, Bertoletti, De Chirico, Cipriano Efisio Oppo, del compositore Casella e degli scrittori Alvaro, Betti, Ojetti, Piovene, Puccini.

Oltre a numerosissime personali, fra le sue partecipazioni più significative si ricordano quelle alla Reale Accademia di Brera a Milano, all’Esposizione Nazionale di Belle Arti a Torino, alla Quadriennale di Torino, alla Quadriennale di Roma, alla Biennale di Monza, alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al premio Michetti, al Musée Rath di Ginevra, e inoltre a Basilea, Berna, Zurigo, Parigi, Buenos Aires, San Paolo del Brasile.

Oggi una sua grande opera, "la Deposizione" è esposta presso la Chiesa San Pietro Apostolo di Pescara.