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La Thüringer Symphoniker Saalfeld-Rudolstadt è una orchestra sinfonica con sede a Rudolstadt.
Storia
modificaDurante il regno del conte Luigi Günther I di Schwarzburg-Rudolstadt, l'orchestra fu nominata per la prima volta come "Orchestra di corte di Rudolstadt". Tra i primi direttori di musica c'erano Philipp Heinrich Erlebach (1657-1714) e Traugott Maximilian Eberwein (1775-1831), che assicurava una vita musicale ricca e cosmopolita. Così, a partire dal 1808 Eberwein eseguì a Rudolstadt diverse opere di Beethoven, tra cui la 9a Sinfonia (Beethoven) nel 1827.[1]
Dal 1793 l'orchestra di corte accompagnava anche tutte le rappresentazioni liriche nel nuovo Theater Rudolstadt, che furono rappresentate dal 1794 al 1803 dall'ensemble del Weimarer Hoftheater diretto da Goethe.[2] Tra le opere che salirono sul palco scenico poco dopo la loro prima in assoluta c'erano Webers Der Freischütz (1822) e Auber La muta di Portici (1828). Nel 1834 Richard Wagner lavorava per sei settimane a Rudolstadt come giovane direttore musicale della Bethmann Opera Troupe. Nel 1855 vi fu eseguita la sua opera musicale Tannhäuser e la gara dei cantori della Wartburg.
Con l'orchestra hanno suonato anche celebri virtuosi strumentali, come Niccolò Paganini nel 1829 e Franz Liszt nel 1844.
Dopo la fondazione della Turingia nel 1919, il teatro ha ottenuto lo status di teatro statale e l'orchestra è stata ribattezzata "Thüringer Landeskapelle Rudolstadt". Il 24 e 25 settembre 1921 il direttore musicale Ernst Wollong organizzò il primo "Festival di musica storica" insieme alla direzione delle "Serate musicali tedesche" e dell'"Accademia comunale di canto" a Rudolstadt e al Schloss Heidecksburg. Altri direttori musicali importanti nel periodo tra le due guerre mondiali furono Otto Hartung e Hans Swarowsky. Nel 1928 Eugen d'Albert dirigeva l'orchestra per l'esecuzione della sua opera Die toten Augen al castello.
Dopo la riunificazione tedesca la Landeskapelle Rudolstadt è stata fusa nel 1992 con l'orchestra sinfonica statale della vicina città Saalfeld, che esisteva già da 40 anni, sotto il nuovo nome di "Thüringer Symphoniker Saalfeld-Rudolstadt". Nel 1995 è iniziata una collaborazione con la Landeskapelle Eisenach, che si è conclusa nel 2003.
Dal 1997 Oliver Weder é direttore d'orchestra. Esso offre un vasto programma di concerti sinfonici e concerti nei castelli di entrambe le città e numerosi concerti speciali, per giovanni e per bambini. A partire dal 2003 la Thüringer Symphoniker Saalfeld-Rudolstadt progetta il programma di teatro musicale in collaborazione con l'ensemble di teatro musicale del Theaters Nordhausen nonché con produzioni interne e una collaborazione con la Musikhochschule Weimar e la Hochschule für Musik Mainz.
Nel 2008 il direttore artistico Steffen Mensching ha iniziato una serie di produzioni teatrali e orchestrali in cui la speciale costellazione di Rudolstadt, con le sue divisioni di recitazione e orchestra, ha avuto un grande successo. In particolare, lo show antidepressiva "Drunter und Drüber" per il ventesimo anniversario della caduta del Muro di Berlino e "Die Schicksalssinfonie" (La sinfonia del destino) sono stata ospiatate dal Maxim-Gorki-Theater di Berlino e alle registrazioni televisive ottenendo l'attenzione al livello nazionale. Negli ultimi anni la Thüringer Symphoniker Saalfeld-Rudolstadt si è fatta un nome a livello nazionale con regolari apparizioni di ospiti in Assia, Baviera, Niedersachsen, Baden-Württemberg e Berlino. Inoltre, ci sono state registrazioni su CD con opere strumentali della tradizione musicale storica di Rudolstadt. Nel 2009 e nel 2010 sono seguite le registrazioni televisive per MDR e Arte.
Dal 2008 l'orchestra partecipa anche all'annuale Tanz und Folk-Festival Rudolstadt e si è esibita con Arlo Guthrie e Juan José Mosalini.
La Thüringer Symphoniker è stata recentemente invitata a partecipare al festival "Berlino - San Pietroburgo".
Direttori d'orchestra
modifica- Philipp Heinrich Erlebach (1681–1714)
- Conrad Heinrich Lyra (1714–1738)
- Johann Graf (1738–1745)
- Christoph Förster (1745)
- Christian Ernst Graf (1745–1747)
- Georg Gebel (1747–1753)
- Christian Gotthelf Scheinpflug (1754–1770)
- Johann Wilhelm Gehring (1771–1787)
- Johann August Bodinus (1787–1792)
- Heinrich Christoph Koch (1792–1793)
- Johann Christian Eberwein (1794–1817)
- Traugott Maximilian Eberwein (1817–1831)
- Friedrich Müller (1835–1854)
- Ludwig Eberwein (1854–1855)
- Hermann Hesselbarth (1855–1893)
- Rudolph Herfurth (1893–1911)
- Otto Hartung (1911–1920)
- Ernst Wollong (1921–1924)
- Erich Böhlke (1924–1926)
- Helmut Kellermann (1926–1927)
- Joseph Trauneck (1928–1932)
- Hans Swarowski (1933–1934)
- Max Stumböck (1934–1935)
- Karl Vollmer (1936–1941)
- Helmut Diedrich (1945–1948)
- Wilhelm Biesold (1948–1949)
- Max Giernoth (1949–1951)
- Heinz Köppen (1951–1959)
- Carl Ferrand (1959–1961)
- Rolf Stadler (1961–1970)
- Klaus-Dieter Demmler (1970–1977)
- Konrad Bach (1977–1997)
- Oliver Weder (seit 1997)
Pubblicazioni di CD
modifica- Franz Carl Adelbert Eberwein, Entreactes & Gesänge zu Goethes Faust in: Weimarer Klassik, Vol. 4, Ars (2020)
- Weimarer Klassik - Musikalische Kostbarkeiten aus Thüringer Archiven, mit Werken von Christian Gotthelf Scheinpflug, Johann Ludwig Krebs, Christian Wilhelm Carl, Heinrich Christoph Koch, Carl Eberwein, Traugott Maximilian Eberwein, jpc (2016)
- Eduard Lassen, Faust I - Die wiederentdeckte Schauspielmusik, Harms Achtergarde Real Music Solutions (H.A.R.M.S.) (2015)
- Karl Ditters von Dittersdorf, Klavierkonzerte in A-Dur & B-Dur, Christiane Klonz (Klavier), Classical Excellence (2009)
- Hans Pfitzner, Das Herz, op. 39, Hans Pfitzner Gesellschaft (1994)
Letteratura
modifica- Peter Larsen, Ute Omonsky, Markus Wakdura: Musik am Rudolstädter Hof: Die Entwicklung der Hofkapelle vom 17. Jahrhundert bis zum Beginn des 20. Jahrhunderts, Rudolstadt 1997.
- Eckart Kröplin, Peter P. Pachl (Hrsg.): 200 Jahre Theater Rudolstadt, Rudolstadt 1994.
- Ute Omonsky: Artikel "Rudolstadt" in Musik in Geschichte und Gegenwart online, Kassel 2016. (19.04.2020)
Weblinks
modifica- ^ Template:Internetquelle
- ^ Eckart Kröplin, Peter P. Pachl (Hrsg.): 200 Jahre Theater Rudolstadt, Rudolstadt 1994