Utente:ChiaraPezzimenti/Sandbox

Walter Bellocchio (Milano, 1 gennaio 1929Menaggio, 19 luglio 2017) è stato un pittore e scultore italiano.

Biografia

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Walter Bellocchio nasce a Milano. In seguito, la sua famiglia si trasferisce a Sanremo dove trascorre la sua infanzia e fanciullezza.

A partire dall’età di 14 anni apprende l’uso dello scalpello nella bottega del nonno paterno e realizza i suoi primissimi lavori scolpendo il marmo. Nel 1945 Bellocchio si trasferisce a Milano dove inizia a frequentare l’Accademia di Belle Arti.

Successivamente, avvia un'azienda di marmi alternando questa attività a quella artistica. Intorno agli anni settanta si trasferisce a Concorezzo dove apre uno studio e laboratorio d’arte. Realizzerà oltre trecento opere nell’arco di un quarantennio.

Nel 1974 espone a Milano la sua prima mostra personale, presso la galleria “Il Cavalletto”. Dal 1974 al 1990 realizza numerose mostre personali e partecipa a diverse mostre collettive in molte città.

Nel 1980 espone una mostra personale di pittura e scultura nel centro culturale del Conventino a Bergamo. In quell’occasione don Giorgio Longo, presidente del centro culturale, gli commissiona quella che sarà una delle più importanti opere di Bellocchio: l’affresco dell’Apocalisse di San Giovanni nell’abside della chiesa di Santa Maria di Sotto al Conventino. Lavora anche per committenze private: nel 1989 realizza un affresco nella Cappella Terzoli presso il cimitero di Concorezzo. Nel 1991 realizza a Palazzo Brentano a Mezzegra un affresco che rappresenta le stagioni della natura e le stagioni dell’uomo.

A partire dagli anni ottanta inizia a scrivere articoli per la rivista di Milano “Arte&Cultura”, una collaborazione intensa che durerà una decina di anni.

Nell’anno che precede la sua scomparsa, pubblica un libro di poesie che raccoglie gli scritti di una vita. Muore a Menaggio (CO) il 19 luglio 2017.[1]


La ricerca poetica e artistica

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La scultura per Bellocchio, passione ereditata dalla famiglia, fiorisce grazie alla frequentazione dell’Accademia di Belle Arti, dove ha modo di affinare la tecnica e approfondire la conoscenza legata ai materiali.

Dedica la prima fase della sua carriera artistica all’arte funeraria, realizzando opere in marmo, granito e bronzo. Intorno agli anni settanta, inizierà a dedicare più tempo alla pittura.

Le arti figurative sono per Bellocchio uno strumento di espressione e di analisi introspettiva del reale contemporaneo. Le opere di Bellocchio presentano diverse tematiche quali la ricerca dell’Assoluto e i significati ultimi della nostra esistenza; tematiche incentrate sull’uomo e sulla donna, presentate attraverso opere metaforiche che ne indagano l'animo umano. Anche le scelte cromatiche comunicano il pensiero dell'artista, utilizzando tonalità che vanno dagli azzurri ai gialli, in contrasto con rossi purpurei che tutto contaminano ed esprimono la sua visione artistica. Saranno questi colori ad accompagnare l’ultima fase artistica di Bellocchio: la fase astratta.

L'affresco dell'Apocalisse

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Nel 1980 Bellocchio espone una mostra personale di pittura e scultura nel centro culturale del Conventino a Bergamo. In quella l’occasione, don Giorgio Longo, presidente del centro culturale, gli commissiona quella che sarà una delle più importanti opere di Bellocchio: l’affresco nell’abside della chiesa di Santa Maria di Sotto al Conventino. Da tempo il Conventino era alla ricerca di un artista disposto ad affrescare il tema del Giudizio Universale nell’abside centrale della chiesa.

L’affresco, realizzato in quasi 2 anni di lavoro, si estende su una parete di 40 m² circa e raffigura l’unione di Cristo con la Chiesa nel momento in cui il vecchio mondo è distrutto dai Cavalieri dell’Apocalisse e nelle ultime pagine del Tempo sta per essere scritta la lotta finale tra Bene e Male.

Ottenuta l'approvazione dal Consiglio di Arte Sacra del bozzetto definitivo, Bellocchio realizza numerosi cartoni preparatori in scala e inizia a cercare le terre più adatte per realizzare l'opera commissionata. Coerente con il suo approccio stilistico, porta la sua interpretazione della Palingenesi:«Ho cercato di rendere l’attimo di tensione prima dell’ultima battaglia, quando la sorte non è ancora decisa anche se esiste una promessa di bene». [2] I contrasti cromatici evidenziano il momento di estrema tensione; una tensione evidente anche nelle figure che caratterizzano lo scenario apocalittico: corpi solidi e vigorosi che intrecciandosi restituiscono armonia alla scena.

«Il materiale per fare questo libro, ovvero i trascurati manoscritti, erano sparsi per ogni dove: in casa, nel mio studio, nella mia auto, nei cassetti, e questo perché queste poesie non sono state composte allo scrittoio, ma sono state uno sgorgare spontaneo di parole che avevano già un senso compiuto e che io cercavo di trascrivere frettolosamente su ciò che avevo a portata di mano.[3]»

Queste parole, tratte dal suo libro Poesie, premettono la raccolta degli scritti di una vita che pubblica nel 2016.

Considerazioni critiche

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Elenco di alcuni commenti critici:

  • …“Walter Bellocchio mette in scena la macchina umana, nel suo peso di muscoli, di carne; mette a nudo, scortica la condizione esistenziale dell’uomo; si esercita su quella corda che, secondo Nietzsche, egli è: “legata fra l’animale e il superuomo , una corda sull’abisso”. Un’impresa che, oltre i valori estetici, conferma la vocazione di Bellocchio alle grandi e complesse strutture dell’affresco, in cui rappresentare, finalmente, l’Uomo esule sulla Terra”. Alberico Sala
  • …“L’antico e il nuovo, sul piano artistico e su quello umano, Walter Bellocchio è riuscito a proporcelo con un dialogare pittorico e che ci convince. È per tali motivi che ammiriamo questo pittore-scultore. E lo ammiriamo per essere stato capace di tradurci una serie di immagini nel contesto di un autentico sentimento poetico. È in ciò che l’arte si esprime nella sua pienezza. In caso contrario, se non fosse cioè poesia, non sarebbe arte”. Lino Lazzari
  • …“Giuste considerazioni, che tuttavia non è possibile posporre al primario impegno che spinge il pittore alla ricerca del nuovo: l’irruenza, la tenacia, il desiderio di conoscenza che sembra voglia varcare i limiti stessi della ragione umana (e non certo per negarla), ma per conoscerla ancora in una manifestazione più umana, fa identificare la causa che promuove la personalità artistica del nostro collaboratore. Una neofigurazione di linea incisiva, non estranea a confidenze futuriste e surreali che contribuiscono alla determinazione di una forma espressionista a positiva premessa di un nuovo spirito d’avanguardia”. Giuseppe Martucci

Opere d'arte

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Scultura

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  • Volto di Cristo, 40x25 cm, bozzetto in gesso, 1970;
  • Bozzetto n°3, 29x12 cm, bozzetto in resina, 1970;
  • Coro di Cardinali, 40x35 cm, scultura in bronzo, 1975;
  • Scultura in bronzo, 80x35 cm, scultura in bronzo, 1975;
  • Bozzetto n°2, 80x23 cm, bozzetto in resina, 1980;
  • Bozzetto n°4, 36x12 cm, bozzetto in resina, 1982;
  • Monumento al lavoro, bozzetto in gesso, 40x20 cm, 1985;
  • Madonna con Cristo, h.160 cm ca., marmo Bianco di Carrara, 1990;
  • Bozzetto n°1, 52x17 cm, bozzetto in resina, 1990.

Pittura

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  • La noia, 60x50 cm, olio su tela, 1978;
  • Una presenza ambigua, 60x60 cm, olio su tela, 1979;
  • Furore, 100x100 cm, olio su tela, 1979;
  • Immagine e decadenza di Venezia, 45x100 cm, olio su tela, 1980;
  • Gli emergenti, 150x100 cm, olio su tela, 1981;
  • La lettura, 60x80 cm, olio su tela, 1987;
  • I prostrati,100x100 cm, olio su tela, 1989;
  • I guerrieri, 50x120 cm, olio su tela, 1990;
  • Women’s, 50x50 cm, olio su tela, 1991;
  • Pensieri, 50x60 cm, olio su tela, 1993;
  • Pudore, 50x70 cm, olio su tela, 1994;
  • Riposo al sole, 80x80 cm, olio su tela, 1998;
  • Riluttanza, 50x70 cm, olio su tela, 2002;
  • Metropoli Notte, 100x100 cm, olio su tela, 2003;
  • Senza Titolo, 50x70 cm, olio su cartone, 2013;
  • Senza Titolo, 80x80 cm, olio su cartone, 2013;
  • Senza Titolo, 50x70 cm, olio su tela, 2014.

Affresco

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  • Apocalisse, anno 1982 - 83, tecnica a fresco, 40m² ca., citta’ di Bergamo, Chiesa Santa Maria di Sotto, Via Gavazzeni n. 11;
  • Scene sacre della Crocefissione nella Cappella Terzoli, anno 1989, pittura murale, 28m² ca., Cimitero di Concorezzo;
  • Le stagioni della natura e le stagioni dell'uomo, anno 1991, pittura murale, 25m² ca., Palazzo Brentano, Mezzegra.

Esposizioni

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  • Ottobre 1974, 3 Artisti: mostra d’arte contemporanea presso il centro Arte Manzoni, Milano;
  • Giugno 1974, Mostra personale dipinti presso la galleria “Il Cavalletto”, Milano;
  • Novembre 1974, Mostra personale dipinti presso la galleria “Il Cavalletto”, Milano;
  • Gennaio 1975, Maestri Arte Contemporanea presso la galleria “Il Cavalletto”, Milano;
  • Giugno 1975, Concorso nazionale,"Bilancia d’Argento”, Varese;
  • Maggio 1975, Mostra Itinerante presso la galleria Pavia Arte, Pavia;
  • Dicembre 1975, Pittura e Musica, Gran premio internazionale Campione d’Italia, Medaglia d’oro;
  • Gennaio 1976, Mostra personale dipinti, Galleria “Il Cavalletto”, Milano;
  • Ottobre 1976, Mostra personale di Pittura, Ass. Culturale Solferino, Milano;
  • Marzo 1979, Mostra personale dipinti, Circolo Filologico Milanese, Milano;
  • Luglio 1979, Mostra personale, Galleria “Il Salotto”, Gardone Riviera;
  • Ottobre 1979, Mostra itinerante, Circolo Culturale Van Gogh, Milano;
  • Marzo 1980, Mostra personale Pittura e Scultura, Centro Culturale “Il Conventino”, Bergamo;
  • Novembre 1981, Mostra itinerante di Pittura, Motta Visconti | Comune di Motta Visconti;
  • Febbraio 1982, Mostra personale di Pittura, Galleria d’Arte “Duomo”, Crema (Italia)|Crema;
  • Aprile 1982, Rassegna collettiva di pittori, Galleria d’Arte “Duomo”, Crema (Italia)|Crema;
  • Marzo 1983, Mostra pittori contemporanei, Sala N.E.I. Ridotto d’Arte, Monza;
  • Giugno 1983, Mostra itinerante di Pittura, Abbiategrasso|Città di Abbiategrasso;
  • Dicembre 1983, Inaugurazione affresco “L’Apocalisse”, Chiesa del Conventino, Bergamo;
  • Marzo 1984, Collettiva pittori, Arte Monza 1984, Galleria Civica di Monza (Pro Lega Tumori);
  • Aprile 1984, Mostra personale di Pittura, Galleria “La Nuova Sfera”, Milano;
  • Settembre 1984, Collettiva Pittori, Galleria d’Arte “Duomo”, Crema;
  • Giugno 1988, Esposizione Disegni, Studi e Cartoni dell’Affresco del Conventino, Bergamo;
  • Pala d’Altare Chiesa S.Giuseppe di Vailate, Comune di Vailate;
  • Ottobre 1989, Mostra personale Pittura, Galleria “Permanente d’Arte”, Bergamo;
  • Giugno 1989, Esposizione collettiva di quadri, Vailate|Comune di Vailate;
  • Aprile 1991, Mostra collettiva Arte Sacra Artisti Contemporanei, Circolo Culturale Artistico, Crema;
  • Gennaio 1992, Mostra Collettiva “L’Arte della Città”, Villa Zoia, Concorezzo;
  • Ottobre 2001, Mostra personale Pittura, Galleria Civica di Monza;
  • Ottobre 2002, Mostra personale Pittura, Università Popolare Sestrese, Genova;
  • Novembre 2017, Serata in ricordo di Walter Bellocchio Pittore, Scultore e Poeta, Comune di Concorezzo;
  • Settembre 2018, Mostra di Pittura e Scultura, Cartoni affresco, “Un Artista del XX secolo “ Materia Forma Poetica, Concorezzo.

Pubblicazioni

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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