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Eugenio Berardi (Lugo, 8 giugno 1921Ravenna, 15 luglio 1977) è stato un ingegnere e imprenditore italiano.






Biografia modifica

Eugenio Berardi è nativo della frazione di Bizzuno nel comune di Lugo, dove nacque nel 1921 da una famiglia di agricoltori.

Dopo aver combattuto nella seconda guerra mondiale e sofferto la prigionia in Germania, per cui riceverà una croce al merito nel 1962, si laurea in ingegneria a Bologna nel 1949 e l’anno successivo si iscrive all’albo e inizia la professione. Apre il primo studio a Lugo nel Pavaglione; poi nel 1954 dopo il matrimonio con la professoressa Marinella Ragazzini (figlia di Vittorio, insigne latinista e Preside del Liceo Classico faentino dal 1939 al 1958, insignito della medaglia d’oro per meriti culturali nel 1958 dal Presidente della Repubblica) si trasferisce nella città manfreda e imprime alla professione una dimensione imprenditoriale.Fin dall’inizio della attività progettuale è affascinato dalle grandi imprese al limite della realizzabilità.

Era noto con il soprannome di “teremot” affibbiatogli negli anni della Università a Bologna per la sua iperattività, straordinaria energia e carattere esuberante.Nessuno in questa Romagna del dopoguerra era disponibile a seguire le idee utopistiche dell’ing. Eugenio Berardi; in quel periodo l’edilizia corrente era quella delle case, condomini, fabbriche, magazzini; opere non all’altezza di una mente che correva verso ben altri orizzonti.

L’assillo di lasciare impronte durature lo portò ad affrontare direttamente il problema: fondò il 1 novembre 1956 la Società Immobiliare Marinella (dal nome della moglie).

La società doveva lanciarsi in imprese alle quali nessuno aveva ancora pensato, all’insegna della innovazione e grandiosità; e così in pochi anni verranno alla luce il grattacielo di Milano Marittima di 23 piani nel 1957 e quello di Cesenatico di 35 piani nel 1958. L’ing Berardi dedicò il grattacielo di Milano Marittima e poi quello di Cesenatico alla moglie Marinella (Condominio Marinella 1 e 2, mentre l’hotel del Marinella 1 prese il nome della prima figlia Rosella nata nel 1957 e quello di Cesenatico diventò hotel Genny dal nome della seconda figlia nata nel 1958).


Sono le sue due opere di architettura più significative, per gli elementi di innovazione e di primato indiscussi.

Storicamente si può annoverare l’ing. Eugenio Berardi fra i più importanti progettisti di grattacieli; quando nel 1957 venne inaugurato quello di Milano Marittima , alto 90 mt (primo grattacielo balneare italiano) e nel 1958 quello di Cesenatico alto 118 mt (il più alto d’Italia e del mondo in cemento armato), pochi erano gli edifici verticali e tutti inseriti in ambito urbano:

Le poche costruzioni per finalità turistiche, di una certa altezza, sono i due hotel a torre di Sestriere (1932) e la torre di 52 mt della Colonia Edoardo Agnelli di Marina di Massa (1933).L’unicità dei grattacieli di Berardi risiede però nella filosofia del progetto; Berardi concepisce il grattacielo per la vacanza al mare, impone la realizzazione di servizi centralizzati e il mix di funzioni, la terrazza belvedere sul tetto, l’hotel e il ristorante; il suo grattacielo non è un sottomultiplo di città, ma una emergenza isolata, una macchina per le vacanze tutto compreso, comoda, alternativa, che si affida alla vista dall’alto piuttosto che al contatto diretto con la natura.

Le innovazioni erano veramente eclatanti. Si cita ad esempio il sistema che dalle cucine dell’hotel faceva arrivare automaticamente a tutti i piani il servizio ristorazione.

Per il terzo grattacielo, che doveva sorgere nel 1966 in località Lido Adriano, è stata invece la più grande occasione persa (bocciata dalla Soprintendenza) per la riviera romagnola; una struttura alta 120 mt adiacente ad una nuova darsena, con ristorante, night e belvedere agli ultimi piani, il tutto accessibile da una cabinovia ancorata al molo sud che sbarcava a 100 mt di altezza e con un ascensore panoramico diretto e veloce. La sua costruzione avrebbe anticipato di decenni quello che si sarebbe visto in epoche recenti in altre parti del mondo: “L’Ala” di Berardi era il primo grattacielo raggiungibile da terra e dal cielo.

Opere principali modifica

Bibliografia modifica

  • Centro SRL (a cura), Elle Enne nell’architettura, Società del linoleum, Milano 1963
  • Ennio Nonni, Milano Marittima e il suo grattacielo, in “Edifici alti in Emilia Romagna” a cura di Annalisa Trentin, CLUEB 2006, ISBN 9788849126723
  • Margherita Rondinini, Uno sguardo sopra la pineta, Il Piccolo anno 108 n. 4, febbraio 2007, Settimanale della Diocesi di Faenza e Modigliana
  • Margherita Rondinini, Edifici alti: la sperimentazione in Emilia Romagna negli anni 50, L’industria delle costruzioni n. 395, maggio-giugno 2007, Edilstampa Roma
  • Ennio Nonni, Giuseppe Palanti urbanista, in Giuseppe Palanti, pittore, urbanista, illustratore” a cura di Anna Villari, Silvana Editoriale, Milano 2012, ISBN 9788836623631
  • Ennio Nonni, Il primo grattacielo balneare, in “Milano Marittima 100” a cura di Valentina Orioli, Mondadori 2012, ISBN 9788861598332
  • Paolo Bolzani, Il gigante di Milano Marittima, Trova Casa n.75, giugno-luglio 2012, Reclam edizioni Ravenna
  • Ennio Nonni (a cura) Cesenatico e il suo grattacielo, Valfrido edizioni Faenza 2016, ISBN 9788894017830        
  • Saturno Carnoli-Domenico Mollura-Cesare Albertano, L’Ala di Berardi storia di un grattacielo mai nato a Lido Adriano, Edizioni Del Girasole 2017, ISBN 9788875676155