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Cezaria Baudouin de Courtenay Ehrenkreutz Jędrzejewiczowa.

Cezaria Anna Baudouin de Courtenay Ehrenkreutz-Jędrzejewiczowa (Tartu, 2 agosto 1885Londra, 28 febbraio 1967) è stata una linguista, etnologa e antropologa polacca, pioniera dell'antrolopogia in Polonia, fu tra i primi scienziati ad adottare la fenomenologia negli studi sulla cultura popolare.[1].


Biografia modifica

Figlia del linguista Jan Niecisław Baudouin de Courtenay, e dalla sua seconda moglie Romualda Bagnicka, tra le rarissime donne ad avere ottenuto un diploma di scuola maschile necessario per accedere all'università[2]. Studiando a casa guidata dal padre, Cezaria fu una delle prime donne ad ottenere un diploma di primo grado presso l' Università Imperiale di San Pietroburgo, nel 1911, con la sua tesi La lingua del libro di preghiere di Santa Maria, del XVI secolo. Durante i suoi studi fondò con altre "Spójnia", l'Associazione delle Donne Polacche dell'Università di San Pietroburgo. Nello stesso periodo pubblicò altri due lavori linguistici.

Negli anni successivi, tornò in Polonia, dove insegnò in diversi licei femminili privati di Varsavia. Ottenne l'abilitazione all'Università di Varsavia con la sua tesi su Santa Cecilia - un contributo alla genesi degli apocrifi, pubblicata nel 1922 sulla rivista Lud (Folk ).Tra il 1927 e il 1935 fondò e diresse le cattedre di etnografia ed etnologia presso l' Università Stefan Batory di Wilno (attuale Vilnius), dove condusse ricerche sul campo insieme ai suoi studenti.[3]. Grazie all'appoggio del professor Stanislaw Lorentz, direttore del Museo nationale, fondò il Museo di etnografia di Varsavia. Nel 1936 pubblicò due saggi sul tema « due culture, due scienze» e « danze popolari e usanze di matrimonio». Si unì all'associazione femminista ZPOK e nel 1937 sottoscrisse una petizione contro la discriminazione verso sudiosi ebrei. Si trasferì definitivamente all' Università di Varsavia dove rimase fino allo scoppio della Seconda Guerra mondiale quando si spostò in Ucraina poi in Kossovo, poi a Bucarest in Romania ed infine in Palestina dove co-fondò l'Istituto Scientifico Polacco di Gerusalemme, una sorta di università in esilio per i soldati del II Corpo d'armata polacco. Nel 1947 si trasferì in Gran Bretagna e prese parte alla fondazione della Polish University Abroad, dove insegnò dal 1951 come docente di etnografia, e dal 1958 al 1967 come rettrice.

Si sposò con Max Vasmer, studente di suo padre, successivamente con Stefan Ehrenkreutz, professore di diritto e senatore della Polonia, infine con Janusz Jędrzejewicz ex primo ministro della Polonia.

Morì a Londra il 28 febbraio 1967, all'età di 82 anni.

Note modifica

  1. ^ Janusz Barański, Etnologia i okolice: Eseje antyperyferyjne, Wydawnictwo UJ, 2010, pp. 54, 65, 331, 398, ISBN 978-8323385950.
  2. ^ Ingrid Piller, Strange academic women, su .languageonthemove.com, 7 marzo 2012. URL consultato il 25 febbraio 2021.
  3. ^ Dorota Zamojska, ISSN 12310298 (WC · ACNP).

Bibliografia modifica

  • Anna Zadrozynska, Dorota Zamojska: Cezaria Baudouin de Courtenay-Jędrzewiczowa en Etnografowie i ludoznawcy polscy. Sylwetki, szkice biograficzne, pubblicazione scientifica di E. Fryś-Pietraszkowa, Kowalska-Lewicki y A. Spiss. Società polacca di etnologia, Breslavia-Cracovia, 2002. (ISBN 83-87623-65-2).
  • Jan Draus: Vida y obra de Cezaria Baudouin de Courtenay-Jędrzewiczowa (1885-1967) (Życie i działalność Cezarii Baudouin de Courtenay-Jędrzejowiczowej (1885-1967)), en Losy Polek żyjących na obczyźnie i ich wkład w kulturę i naukę świata. Historia i współczesność, pubblicato da Ágata y Zbigniew Judycki, Editoriale Czelej, Lublin, 1999.

Collegamenti esterni modifica

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