Questa sandbox è stata creata in previsione di quello che è stato discusso qui https://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Pagine_da_cancellare/Eric_Harris_e_Dylan_Klebold


Eric David Harris
NascitaWichita, 9 aprile 1981
MorteColumbine, 20 aprile 1999
Vittime accertate8
Altri criminiDetenzione illegale di armi, Furto
ArrestoMai arrestato. Morto suicida dopo la strage
ProvvedimentiMai processato
Dylan Bennet Klebold
NascitaLakewood, 11 settembre 1981
MorteColumbine, 20 aprile 1999
Vittime accertate5
Altri criminiFurto
ArrestoMai arrestato. Morto suicida dopo la strage
ProvvedimentiMai processato

Eric David Harris (Wichita, 9 aprile 1981Columbine, 20 aprile 1999) e  Dylan Bennet Klebold (Lakewood, 11 settembre 1981Columbine, 20 aprile 1999) sono stati due criminali statunitensi, responsabili del massacro della Columbine High School nella Contea di Jefferson, in Colorado (vicino a Denver e Littleton), il 20 aprile 1999, dove uccisero 13 persone (12 studenti e un insegnante) ferendone altre 24. Sia Harris che Klebold, coetanei, si suicidarono dopo la sparatoria nella biblioteca della scuola, dove uccisero 10 delle loro vittime.

Antefatti

modifica

Eric Harris

modifica

Harris nacque a Wichita, in Kansas, figlio di una casalinga e di un pilota della US Air Force. La famiglia si trasferì numerose volte nel corso degli anni, fino a stabilirsi definitivamente a Littleton, Colorado, quando il padre di Harris decise di ritirarsi dal servizio militare. Eric cominciò così a frequentare la Columbine High School, conoscendo tra gli altri Dylan Klebold.

Dylan Klebold

modifica

Dylan Klebold nacque a Lakewood, Colorado. Figlio di pacifisti di formazione luterana, a scuola venne inserito tra gli alunni dal maggior potenziale intellettivo.

Columbine High School

modifica

Nell'istituto entrambi i ragazzi parteciparono alla produzione di spettacoli e a corsi da videomaker, diventando anche assistenti ai computer scolastici.

Stando alle testimonianze dei loro conoscenti, Harris e Klebold erano impopolari e presi frequentemente di mira dai bulli. Tuttavia, molte voci riguardanti atti di violenza ai loro danni sono state successivamente smentite, lasciando molte incertezze sulla loro posizione all'interno della scuola.

Harris e Klebold affermavano inoltre di far parte della cosiddetta Trench Coat Mafia, un gruppo che ispirò il loro modo di vestire prima e durante il massacro, ma con il quale tuttavia non ebbero molti contatti nel corso degli anni.

Primi trascorsi legali

modifica

Nel marzo del 1998, la polizia iniziò a notare il comportamento aggressivo di Harris sul web dopo la denuncia fatta dalla madre di Brooks Brown, che aveva ricevuto minacce da Harris dopo una banale lite. Lo sceriffo Michael Guerra notò così il sito ricco di immagini di esplosivi, ma non riuscì a intervenire perché non vi erano informazioni che potessero provare che l'autore del sito fosse Eric.

Nel gennaio dello stesso anno, i due erano stati fermati dalla polizia dopo essere stati scoperti a rubare da un furgone pieno di computer. Di fronte alle autorità, Harris e Klebold fecero una buona impressione e furono rilasciati senza conseguenze, a patto che frequentassero delle sedute psicologiche e non trasgredissero più la legge. Nonostante l'apparente pentimento del reato e la lettera di scuse al proprietario del furgone, Harris scrisse sul suo diario parole di ingiuria contro polizia e proprietario, invocando la "selezione naturale".

Hitmen for Hire

modifica

Nel dicembre del 1998, i due insieme ad altri ragazzi girarono il cortometraggio Hitmen for Hire, visibile online, dove si fingevano sicari pagati per uccidere. Altri video girati da Harris e Klebold sono tutt'ora reperibili.

Il massacro

modifica
  Lo stesso argomento in dettaglio: Massacro della Columbine High School.

Il 20 aprile 1999, Brooks Brown, uscito a fumare una sigaretta durante la pausa pranzo, vide Eric Harris arrivare a scuola e lo rimproverò per aver saltato una verifica. Il tono con cui il killer gli rispose lo spaventò così tanto da tenerlo lontano dall'edificio fino ai primi spari avvenuti fuori dalla scuola. A quel punto Brown si diresse in una casa vicina per chiamare la polizia.

Nel frattempo, Dylan Klebold giunse alla Columbine con un'altra macchina. Entrambi i ragazzi portarono due borse da ginnastica contenenti gli esplosivi dentro la mensa della scuola, senza essere notati. Quando le bombe non esplosero più, i due decisero di compiere la strage con le armi da fuoco che portavano con sé. Harris fu responsabile di otto dei 13 morti (Rachel Scott, Daniel Rohrbough, l'insegnante Dave Sanders, Steve Curnow, Cassie Bernall, Isaiah Shoels, Kelly Fleming, e Daniel Mauser), mentre Klebold uccise gli altri cinque (Kyle Velasquez, Matthew Kechter, Lauren Townsend, John Tomlin, e Corey DePooter). Ci furono 24 feriti, la maggior parte dei quali in condizioni critiche.

Suicidio

modifica

Alle 12:02, Harris e Klebold tornarono in biblioteca, dove avevano ucciso 10 delle 13 vittime del massacro. Si mossero vicino agli scaffali, vicino allo studente sanguinante e privo di sensi Patrick Ireland e a Lisa Kreutz, rimasta paralizzata. Alle 12:08, l'insegnante di arte Patti Nielson, barricata con uno studente e lo staff della biblioteca in uno stanzino, sentì gli ultimi colpi esplosi dagli uccisori. Eric Harris si sparò in bocca con il fucile a pompa, mentre Dylan Klebold si suicidò con un colpo alla tempia della TEC-9.

Conseguenze

modifica

Motivazioni

modifica

Entrambi i ragazzi scrissero molto sui loro diari personali su come avrebbero organizzato la strage, ma meno del perché. Peculiare è il fatto che il loro piano iniziale era quello di far esplodere l'intera scuola, e non sparare agli studenti, come poi accadde, per imitare e forse anche oscurare eventi come l'Attentato di Oklahoma City.

Harris e Klebold erano grandi fan della band KMFDM, e organizzarono la data della strage, 20 aprile, nello stesso giorno della pubblicazione del loro album Adios e del compleanno di Adolf Hitler.

A seguito del massacro i media attribuirono come causa scatenante proprio il nazismo. Vari conoscenti dei ragazzi, però, smentirono una loro ammirazione nei confronti del regime o di Hitler, confermando solo un loro interesse storico verso di esso.

Bullismo

modifica

Sempre nei loro diari, Harris e Klebold sfogavano la loro rabbia verso l'emarginazione che secondo loro erano costretti a subire per colpa dei jock, gli atleti dell'istituto che secondo delle testimonianze attaccarono e presero in giro numerose volte i due ragazzi, nonostante gli insegnanti ne fossero a conoscenza.

Profilo psicologico

modifica

Seppur inizialmente vista come una vendetta verso i bulli esacerbata da utilizzo di videogiochi e ascolto di musica industrial, la strage cominciò a delinearsi meglio mesi dopo il suo compimento. Un rapporto su di essa suggerisce di come Eric Harris fosse affetto da psicopatia e Dylan Klebold da depressione, dunque l'uno avrebbe agito per sadismo, l'altro per vendetta. Lo stesso rapporto afferma che le ragioni elencate dai ragazzi furono pure giustificazioni per presentarsi come assassini con una causa.

Stando al giornalista Dave Cullen, autore del libro Columbine, Eric Harris sarebbe stato uno psicopatico freddo e metodico, dalla personalità manipolatrice, privo di empatia verso gli altri e sofferente di un complesso di superiorità. È noto che Harris fosse un sostenitore della teoria della selezione naturale, tanto che durante la strage indossò una t-shirt bianca con stampata in nero tale scritta.

D'altro canto, Dylan Klebold è visto dagli psichiatri come una personalità più remissiva e sofferente. Nel suo diario personale scrisse del suo odio verso se stesso e manifestò intenzione suicide. Sempre all'interno del diario parlò dei suoi sentimenti verso una ragazza che frequentava la Columbine, senza tuttavia farne mai il nome. D'altro canto, è noto che Klebold dimostrasse più spesso la sua rabbia rispetto ad Harris, dato il suo perdere spesso la pazienza con gli sconosciuti e le autorità come insegnanti e poliziotti.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie

[[Categoria:Omicidi commessi da minori]] [[Categoria:Suicidi per arma da fuoco]] [[Categoria:Massacri scolastici]] [[Categoria:Bullismo]]