Utente:Garenno Aistani/ProgettoINCIPIT

Le raccomandazioni per la brevità

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Secondo le linee guida di Wikipedia, l’incipit della “voce perfetta” deve essere composto da poche frasi in cui «si devono curare con particolare attenzione la semplicità e scorrevolezza di scrittura»[1]. Un carattere fondamentale per aumentare la leggibilità di un testo è la brevità[2], obiettivo condiviso dalle linee guida che specificano che l’incipit «dovrebbe costituire una versione concisa ma completa della voce stessa»[1].

Un modo per rendere concisa la sezione dell’incipit senza perdere in completezza è l'eliminazione delle espressioni superflue, cioè le espressioni che non comunicano un significato specifico aggiuntivo, ma innalzano solamente lo stile. Partendo dai suggerimenti dell’utente Actormusicus[3], cerchiamo di identificare delle categorie linguistiche che possono spesso essere eliminate o sostituite.

Bisogna tenere presente che le raccomandazioni seguenti vanno applicate tenendo conto del contesto. Non si tratta quindi di una procedura automatica e per ogni voce occorre valutare discutendone con gli altri wikipediani se attuare le modifiche o no [4].

Informazioni accessorie

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All'interno di una frase, non tutte le informazioni hanno uguale importanza. Spesso a un nucleo essenziale vengono aggiunte informazioni meno rilevanti, e a volte si hanno fenomeni veri e propri di article creep: l'accumulo di interventi che di per sé sarebbero perfettamente corretti, ma che tutti assieme rendono difficile individuare il nucleo informativo di una frase, o di intere sezioni di testo.

Va notato che spesso le informazioni meno rilevanti non sono strettamente collegate al resto della frase dal punto di vista sintattico. Questo rende a volte possibile eliminarle semplicemente cancellando alcune parole, senza modificare il resto della frase.

Il caso più significativo è quello delle proposizioni incidentali:[5] intere proposizioni non collegate alla sintassi del resto della frase e poste di solito fra virgole, trattini o parentesi. In un incipit, se il contenuto della proposizione incidentale aggiunge informazioni non essenziali, per migliorare la leggibilità è spesso consigliabile eliminare la proposizione. Le informazioni fornite dalla proposizione incidentale possono del resto essere recuperate nel testo della voce.

In alcuni casi le informazioni meno rilevanti sono presentate in singoli complementi o in singole parole come avverbi o aggettivi. In diversi casi è evidente che queste parole non aggiungono nessun contenuto informativo al testo ma si limitano ad allungarlo. Alcuni esempi tipici sono:

  • l'avverbio inoltre,[3] che ha il significato di "in aggiunta a ciò che è già stato detto o fatto"[6]. L'avverbio è utile in un testo argomentativo, in cui si vuole attirare l'attenzione sul rapporto logico tra quanto è stato detto in precedenza e la frase attuale. Tuttavia negli incipit, che spesso sono un breve sommario delle informazioni caratterizzanti della voce, la sua presenza spesso non è necessaria: la semplice successione delle frasi fa capire che vengono fornite aggiunte alle informazioni precedenti. Per capire se le informazioni collegate da un "inoltre" sono strettamente si può provare a invertire l'ordine in cui sono presentate: se il senso è mantenuto, "inoltre" è probabilmente superfluo. A due frasi coordinate con l'utilizzo di "inoltre" si possono quindi preferire due frasi separate da punto fermo[1], eventualmente distinte in due capoversi separati. Per esempio:

«Assieme all'acquedotto Carolino e al belvedere di San Leucio, è stata inserita dall'UNESCO, nel 1997, nella lista dei patrimoni dell'umanità. Costituisce, inoltre, uno dei musei statali italiani, a cui, nel 2016, è stata concessa l'autonomia speciale dal Ministero della cultura.»

«Assieme all'acquedotto Carolino e al belvedere di San Leucio, è stata inserita dall'UNESCO, nel 1997, nella lista dei patrimoni dell'umanità.

Dal 2016 costituisce uno dei musei statali italiani a cui è stata concessa l'autonomia speciale dal Ministero della cultura.»

  • la congiunzione dunque: nel caso abbia il significato di «per concludere, riprendere o iniziare un discorso»[6] può essere evitata (soprattutto quando serve per riprendere o iniziare, poiché già è evidente che l'argomento è stato ripreso). Può essere utile se chiarisce che le parole successive rappresentano la una conclusione di un ragionamento. Questo però è un caso raro in un incipit, che spesso somiglia più a un elenco di informazioni che a un testo argomentativo. Allo stato attuale (26 maggio 2022) non sembrano esserci utilizzi di questo tipo, cosa che denota un buon livello degli incipit.

Perifrasi

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Le perifrasi sono sequenze di parole che sostituiscono una parola semplice, e vengono usate per chiarire il significato di una parola o per evitarla in quanto troppo tecnica o inopportuna.[7]. In un testo enciclopedico o informativo è quindi di regola preferibile sostituire alle perifrasi, specie se complesse, le parole singole corrispondenti, se sono ugualmente comprensibili o addirittura più comprensibili[8]. Prima di intervenire bisogna inoltre considerare il contesto: se la perifrasi ha un significato differente dalla singola parola non va sostituita, se invece innalza solo lo stile è preferibile sostituirla.

Alcune perifrasi codificate in locuzioni sono:

  • "all’interno di" → "in"[3], sostituibile quasi sempre;
  • "a condizione che" → "se"[8], sostituibile solo quando non si vuole esprimere il senso di "solo e solamente se" (in tal caso, meglio utilizzare "purché"[8]). Di seguito un esempio di sostituzione con "se" e uno con "purché":

«Lo stato di salute del paziente che ha accesso a tale trattamento può migliorare, a condizione che il paziente riponga fiducia in tale sostanza o terapia.»

«Lo stato di salute del paziente che ha accesso a tale trattamento può migliorare, se il paziente ripone fiducia in tale sostanza o terapia.»

«L'aeroporto, intitolato al tenente pilota Corrado Baccarini, è gestito dall'Aeronautica Militare ed in base al Decreto ministeriale del 25 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 2008, l'aeroporto militare è classificato come MOB (Main Operating Base) del secondo gruppo e come tale l'apertura al traffico civile può essere ampliata a condizione che dall'espansione non derivino limitazioni allo svolgimento dei compiti istituzionali delle Forze armate e nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio del Ministero della difesa.»

«L'aeroporto, intitolato al tenente pilota Corrado Baccarini, è gestito dall'Aeronautica Militare. In base al Decreto ministeriale del 25 gennaio 2008, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 7 marzo 2008, l'aeroporto militare è classificato come MOB (Main Operating Base) del secondo gruppo e come tale l'apertura al traffico civile può essere ampliata purché dall'espansione non derivino limitazioni allo svolgimento dei compiti istituzionali delle Forze armate e nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio del Ministero della difesa.»

Nominalizzazioni

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L'etichetta di "nominalizzazione" ha diversi significati in linguistica. Qui si farà riferimento alla nominalizzazione intesa come un caso particolare di perifrasi: il processo con cui nella scrittura di un testo, al posto di usare un verbo con un significato specifico, viene usato un nome collegato allo stesso significato e retto da un verbo più generico[8]. Il risultato è spesso la creazione di una frase più lunga e di stile più elevato, ma che non aggiunge informazioni rispetto alla frase più breve. È quindi consigliabile passare alla versione retta dal singolo verbo. Per esempio, è quasi sempre preferibile usare il verbo semplice "vincere" al posto di "risultare vincitore", "conquistare la vittoria", "vantare la vittoria".

Paragoni

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Espressioni come "comportarsi come qualcosa" sono spesso sostituibili come "fare qualcosa" o con un verbo semplice, quando esiste un verbo comune che rappresenti quell’azione o comunque il contesto lo consenta. Di seguito un esempio su cui si può intervenire e uno su cui non si può:

«Si comportò come un osservatore critico di questa società, redigendo quasi una relazione sui suoi progressi.»

«Osservò criticamente quella società, redigendo quasi una relazione sui suoi progressi.»

«Questo scritto può essere paragonato nello stile ad Impressioni italiane, scritto quattro anni più tardi; tuttavia in questo testo Dickens si comporta più come un "turista" che come un critico.»

Proposte ai progetti

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Progetto:Sport

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Buongiorno: sono uno studente che fa parte del progetto universitario UNIPI/Incipit. Il progetto vuole fornire spunti di riflessione sul modo in cui sono scritti gli incipit delle voci, con l'idea di aiutare ad aumentarne la chiarezza e la correttezza. L'idea è quella di partire da piccoli dettagli dell'esposizione e riflettere sui criteri condivisi dalla comunità.

In particolare, alcuni utenti hanno già segnalato usi che a loro parere non contribuiscono alla chiarezza delle voci; in una pagina a parte ho formulato alcuni criteri che potrebbero essere utili in proposito. Scrivo qui perché ho visto che in alcune voci dedicate a personaggi dello sport compaiono in effetti espressioni caratteristiche del linguaggio giornalistico e sono molto interessato a conoscere il vostro parere in proposito.

Uno di questi casi è l'impiego di perifrasi per sostituire il verbo "vincere". In molti casi, invece di "vincere", si scrive per esempio "risultare vincitore", "conquistare la vittoria" o "vantare la vittoria". Spesso, questo viene fatto per evitare troppe ripetizioni dello stesso verbo a distanza ravvicinata. L'uso di queste perifrasi però, oltre ad allungare inutilmente le frasi, a volte rende il testo meno chiaro: "vincere" esprime con precisione l'esito di una gara, mentre "risultare vincitore" può far venire per esempio il dubbio che questa scelta di parole sia dovuta al fatto che l'assegnazione avvenne per errore, e che magari nella voce si dica poi più avanti che il titolo fu revocato, eccetera...

Un altro caso è l'uso frequente di "inoltre". Questo avverbio ha di solito il significato di "in aggiunta a ciò che è già stato detto o fatto" ed è quindi utile in un testo argomentativo, ma molti incipit sono di solito un breve sommario, simile a un elenco, delle informazioni più importanti presentate nella voce, informazioni spesso non strettamente collegate fra di loro. In casi del genere aggiungere "inoltre" spesso non è necessario.

Naturalmente, interventi del genere sono solo piccoli ritocchi: possono però contribuire a dare un taglio più enciclopedico e preciso alle voci. Non si tratta naturalmente di far partire campagne di correzione, ma solo di aiutare a riflettere sul testo quando si scrive o si modifica.

Per esempio, nell'incipit della voce sul pilota Tom Pryce viene detto che "Nella sua carriera risultò vincitore della Race of Champions 1975, unico britannico proveniente dal Galles ad avere vinto una gara di Formula 1 benché non valida per il campionato del mondo". Il testo potrebbe essere riformulato per esempio in questo modo: "Nel 1975 vinse la Race of Champions: ciò lo rende l'unico gallese ad avere vinto una gara di Formula 1, anche se la gara non era valida per il campionato del mondo"

Un esempio di un intervento simile, che non rimuove dubbi ma permette solo di rendere più conciso il testo e di dargli un tono più enciclopedico, potrebbe essere l'incipit della voce su Claudio Marchisio. Lì "Vanta inoltre la vittoria di un campionato di Prem'er-Liga con lo Zenit San Pietroburgo (2018-19)" potrebbe essere sostituito con "Ha vinto un campionato di Prem'er-Liga con lo Zenit San Pietroburgo (2018-19)".

Ho inserito alcuni appunti di dettaglio in questa pagina. Ringrazio fin da ora chiunque vorrà dare il proprio parere.

Progetto:Musica

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Buongiorno a tutti, sono uno studente che fa parte del progetto universitario UNIPI/Incipit. Il progetto vuole fornire spunti di riflessione sul modo in cui sono scritti gli incipit delle voci, con l'idea di aiutare ad aumentarne la chiarezza e la correttezza. L'idea è quella di partire da piccoli dettagli dell'esposizione e riflettere sui criteri condivisi dalla comunità.

In particolare, alcuni utenti hanno già segnalato usi che a loro parere non contribuiscono alla chiarezza delle voci; in una pagina a parte ho formulato alcuni criteri che potrebbero essere utili in proposito. Scrivo qui perché ho visto che in alcune voci dedicate a personaggi del mondo musicale compaiono in effetti espressioni caratteristiche del linguaggio giornalistico e sono molto interessato a conoscere il vostro parere in proposito.

Uno di questi casi è l'impiego di perifrasi per sostituire il verbo "vincere". In molti casi, invece di "vincere", si scrive per esempio "risultare vincitore", "conquistare la vittoria" o "vantare la vittoria". Spesso, questo viene fatto per evitare troppe ripetizioni dello stesso verbo a distanza ravvicinata. L'uso di queste perifrasi però, oltre ad allungare inutilmente le frasi, a volte rende il testo meno chiaro: "vincere" esprime con precisione l'esito di una gara, mentre "risultare vincitore" può far venire per esempio il dubbio che questa scelta di parole sia dovuta al fatto che l'assegnazione avvenne per errore, e che magari nella voce si dica poi più avanti che il titolo fu revocato, eccetera...

Un altro caso è l'uso frequente di "inoltre". Questo avverbio ha di solito il significato di "in aggiunta a ciò che è già stato detto o fatto" ed è quindi utile in un testo argomentativo, ma molti incipit sono di solito un breve sommario, simile a un elenco, delle informazioni più importanti presentate nella voce, informazioni spesso non strettamente collegate fra di loro. In casi del genere aggiungere "inoltre" spesso non è necessario.

Naturalmente, interventi del genere sono solo piccoli ritocchi: possono però contribuire a dare un taglio più enciclopedico e preciso alle voci. Non si tratta naturalmente di far partire campagne di correzione, ma solo di aiutare a riflettere sul testo quando si scrive o si modifica.

Per esempio nell'incipit della pagina di Levon Helm sta scritto "Nel 2011, il suo album Ramble at the Ryman fu nominato per il Grammy nella stessa categoria e risultò vincitore.", questa frase può essere abbreviata e resa più chiara passando da "risultare vincitore" a "vincere" in questo modo: "Nel 2011 vinse di nuovo il Grammy nella stessa categoria con il suo album Ramble at the Ryman.",

Un esempio di utilizzo inutile di "inoltre" può l'incipit della voce su Giorgia (cantante 1971), dove viene detto "Ha inoltre collaborato con artisti italiani e stranieri tra cui..." e poco dopo "...ha inoltre ricevuto una candidatura al David di Donatello.": in entrambi i casi la frase può essere ristrutturata eliminando l'avverbio senza perdere significato e alleggerendo la frase.

Ho inserito alcuni appunti di dettaglio in questa pagina. Ringrazio fin da ora chiunque vorrà dare il proprio parere.

Discussioni progetto:Biografie/Varie

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Buongiorno a tutti, sono uno studente che fa parte del progetto universitario UNIPI/Incipit. Il progetto vuole fornire spunti di riflessione sul modo in cui sono scritti gli incipit delle voci, con l'idea di aiutare ad aumentarne la chiarezza e la correttezza. L'idea è quella di partire da piccoli dettagli dell'esposizione e riflettere sui criteri condivisi dalla comunità.

In particolare, alcuni utenti hanno già segnalato usi che a loro parere non contribuiscono alla chiarezza delle voci; in una pagina a parte ho formulato alcuni criteri che potrebbero essere utili in proposito. Scrivo qui perché ho visto che in alcune voci dedicate a biografie di personaggi del mondo sportivo e musicale compaiono espressioni caratteristiche del linguaggio giornalistico e, dopo averne parlato negli specifici bar e suggerimento di Meridiana solare, sono molto interessato a conoscere il vostro parere in proposito.

Uno di questi casi è l'impiego di perifrasi per sostituire il verbo "vincere". In molti casi, invece di "vincere", si scrive per esempio "risultare vincitore", "conquistare la vittoria" o "vantare la vittoria". Spesso, questo viene fatto per evitare troppe ripetizioni dello stesso verbo a distanza ravvicinata. L'uso di queste perifrasi però, oltre ad allungare inutilmente le frasi, a volte rende il testo meno chiaro: "vincere" esprime con precisione l'esito di una gara, mentre "risultare vincitore" può far venire per esempio il dubbio che questa scelta di parole sia dovuta al fatto che l'assegnazione avvenne per errore, e che magari nella voce si dica poi più avanti che il titolo fu revocato, eccetera...

Un altro caso è l'uso frequente di "inoltre". Questo avverbio ha di solito il significato di "in aggiunta a ciò che è già stato detto o fatto" ed è quindi utile in un testo argomentativo, ma molti incipit sono di solito un breve sommario, simile a un elenco, delle informazioni più importanti presentate nella voce, informazioni spesso non strettamente collegate fra di loro. In casi del genere aggiungere "inoltre" spesso non è necessario.

Naturalmente, interventi del genere sono solo piccoli ritocchi: possono però contribuire a dare un taglio più enciclopedico e preciso alle voci. Non si tratta naturalmente di far partire campagne di correzione, ma solo di aiutare a riflettere sul testo quando si scrive o si modifica.

Per esempio, nell'incipit della voce sul pilota Tom Pryce viene detto che "Nella sua carriera risultò vincitore della Race of Champions 1975, unico britannico proveniente dal Galles ad avere vinto una gara di Formula 1 benché non valida per il campionato del mondo". Il testo potrebbe essere riformulato per esempio in questo modo: "Nel 1975 vinse la Race of Champions: ciò lo rende l'unico gallese ad avere vinto una gara di Formula 1, anche se la gara non era valida per il campionato del mondo"

Un esempio di utilizzo inutile di "inoltre" può l'incipit della voce su Giorgia (cantante 1971), dove viene detto "Ha inoltre collaborato con artisti italiani e stranieri tra cui..." e poco dopo "...ha inoltre ricevuto una candidatura al David di Donatello.": in entrambi i casi la frase può essere ristrutturata eliminando l'avverbio senza perdere significato e alleggerendo la frase.

Ho inserito alcuni appunti di dettaglio in questa pagina. Ringrazio fin da ora chiunque vorrà dare il proprio parere.

  1. ^ a b c Linee guida sull'incipit.
  2. ^ Maria Emanuela Piemontese, Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Tecnodid, 1996. p. 134
  3. ^ a b c Actormusicus nella discussione del progetto sul Bar.
  4. ^ Phyrexian nella discussione del progetto sul Bar.
  5. ^ Frasi incidentali, su treccani.it.
  6. ^ a b Tullio De Mauro, GRADIT: Grande dizionario italiano dell'uso, Editore UTET, 1999.
  7. ^ Perifrasi, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
  8. ^ a b c d Maria Emanuela Piemontese, Capire e farsi capire. Teorie e tecniche della scrittura controllata, Tecnodid, 1996. p. 176