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Il gruppo dei Quattro Frugali (talvolta anche indicato come Cinque Frugali con l'inclusione della Germania) è un gruppo informale di cooperazione fra i paesi membri dell'Unione Europea accomunati da una politica fiscale conservatrice. Gli attuali membri del gruppo sono Austria, Danimarca, Paesi Bassi e Svezia. Si è evoluto in parte come successore della Nuova Lega Anseatica, un'organizzazione affine istituita per compensare la perdita di influenza del gruppo conservatore all'interno dell'arena politica europea dovuta all'uscita del Regno Unito dalla UE.[1] Il gruppo dei Quattro Frugali ha ricevuto ampia copertura mediatica durante la prima ondata della pandemia di COVID-19 in Europa, data la forte opposizione di suoi membri al programma di investimenti multimiliardario Next Generation EU. I primi riferimenti a questo gruppo sono probabilmente da ricondursi al giornale Politico, quando la Germania era ancora considerata parte di questo gruppo di stati. Ad oggi questo gruppo rimane informale e non si è ancora costituito come organizzazione per la cooperazione transnazionale, al contrario di altri simili gruppi interni all'Unione europea.

Posizione modifica

Ciò che unisce i membri dei Quattro Frugali è il desiderio di un sistema di regole specifiche ai singoli stati all'interno del sistema di bilancio dell'UE piuttosto che un sistema universale di regole che interessa tutti i membri allo stesso modo in numero nominale.[2] In un editoriale del cancelliere austriaco Sebastian Kurz pubblicato sul Financial Times, questi ha descritto come obbiettivo dei quattro frugali la stabilità del proprio contributo al bilancio all'UE che rimane stabile, indicando come quota massima l'1 per cento del reddito nazionale lordo. Inoltre, il gruppo dei Quattro Frugali intende riservare almeno il 25% del bilancio UE alla lotta al cambiamento climatico e che le desiderano condizioni di spesa dello stesso siano legate al sostegno dell'effettiva attuazione degli obiettivi politici a livello europeo e al rispetto dello stato di diritto.[3] Queste posizioni sono in risposta ai paesi del blocco che vedono la necessità di maggiori contributi individuali al bilancio dell'UE dopo la Brexit.

Il gruppo è inoltre contrario allo strumento degli Eurobond, che creerebbe obbligazioni congiunte all'interno della zona euro oltre a contrarre debiti mutualizzati all'interno dell'UE.[4] Di conseguenza, il gruppo si opponeva anche all'idea dei cosiddetti "coronabond".

Capi di governo dei Quattro Frugali nel 2020 modifica

Cambi nella composizione modifica

Originariamente, anche la Germania era considerata fiscalmente conservatrice e parte del gruppo, da cui il nome talvolta utilizzato di "Cinque Frugali".[5] Tuttavia, a partire da maggio del 2020 la Germania ha aderito all'iniziativa francese di un fondo di recupero a livello europeo per contrastare la crisi economica legata alla pandemia[6] Tale misura comporta il ricorso a prestiti condivisi fra tutti i paesi membri dell'UE, una politica alla quale la Germania si era fino a quel momento mostrata contraria.[7] Le richieste del gruppo hanno trovato anche l'appoggio sporadico della Finlandia, senza mai concretizzarsi in un'inclusione formale della stessa nel gruppo.[8]

Voci correlate modifica

Note modifica

  1. ^ (EN) Financial Times, https://www.ft.com/content/ca9dc2dc-c52a-11e8-bc21-54264d1c4647. URL consultato il 23 May 2020.
  2. ^ (EN) Economist, https://www.economist.com/europe/2020/01/30/after-brexit-who-will-be-the-british-of-the-eu. URL consultato il 23 May 2020.
  3. ^ (EN) Financial Times, https://www.ft.com/content/7faae690-4e65-11ea-95a0-43d18ec715f5. URL consultato il 23 May 2020.
  4. ^ (EN) DW, https://www.dw.com/en/frugal-four-nations-counter-franco-german-eu-initiative/a-53545304. URL consultato il 23 May 2020.
  5. ^ (EN) ETTG, https://ettg.eu/2020/01/21/eu-budget-negotiations-the-frugal-five-and-development-policy/. URL consultato il 23 May 2020.
  6. ^ (EN) DW, https://www.dw.com/en/coronavirus-france-germany-propose-500-billion-recovery-fund/a-53488803. URL consultato il 23 May 2020.
  7. ^ (EN) CTV News, https://www.ctvnews.ca/health/coronavirus/germany-breaks-taboo-in-effort-to-get-eu-through-pandemic-1.4944531. URL consultato il 23 May 2020.
  8. ^ (EN) BBC News, https://www.bbc.com/news/world-europe-53481542. URL consultato il 21 July 2020.

Collegamenti esterni modifica