MAGLIANO (TORRICELLA SICURA)

Magliano è una frazione di Torricella Sicura in Provincia di Teramo.
La prima notizia documentata su Magliano risale al 1026, quando il paese viene ricordato nell’atto di donazione di Guiberto di Teutone a favore del vescovo aprutino Pietro II. Trenta anni dopo, nel 1056, è documentato che Magliano era tra le terre di proprietà della Chiesa apruziense, occupate dai Teutoneschi. Nel 1076 Teutone V, donò alla Chiesa apruziense metà del castello di Tizzano con terreni in Piano Maggiore, Magliano e altri luoghi. Teutone VII nel 1086 confermò quanto in precedenza disposto.
Fu costituita lʾUniversità di Terra Morricana Montagna con parte del territorio di Magliano, di Faognano e con alcuni territori delle ville di Acquaratola e di Poggio Valle. Le altre parti di Magliano, con Acquaratola e Poggio Valle formarono invece l'Università di Valle Piola.

Nel 12° censimento della popolazione del 25 ottobre 1981 a Magliano risultavano 13 famiglie per un totale di 35 persone. Le abitazioni occupate erano 11 e non occupate 14.

Il fascino storico di Magliano è dovuto alla presenza della Muraglia dei Saracini; il fascino ambientale è dovuto al promontorio che domina la sottostante valle del Vezzola che punta verso l'Adriatico che si osserva in lontanza.

La muraglia dei Saracini

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Nei pressi della vecchia chiesa di San Lorenzo di Magliano, sul colle, è presente la "muraraglia dei Saracini", rievocata nelle leggende popolari degli abitanti di Magliano, Faognano e Poggio Valle.

Giammario Sgattoni nel suo volume L'Abruzzo antico così racconta la muraglia:
Torneremo un giorno del 1978, a celebrarvi i dieci anni della scoperta, a svelarne qualcun altro dei "segreti" visibili, in attesa che un saggio ufficiale della Soprintendenza archeologica ne accerti l'effettiva importanza e ne disseppellisca magari qualche iscrizione rivelatrice, torneremo alle muraglie ciclopiche di Colle del Vento presso Piano Vomano, la "muraglia dei Paladini", e all'altro grandioso muro di terrazzamento sotto l'ormai diruta chiesetta di San Lorenzo presso Magliano di Torricella Sicura, che strapiomba sull'alta valle del Vezzola: anche per approfondire un argomento che ci entusiasmò, nei nostri primi sopralluoghi. Dicevano infatti gli indigeni, vecchi ed anziani da noi intervistati, che la "muraglia dei Paladini" non fu finita, i costruttori furono tutti uccisi mentre la stavano erigendo; e la "muraglia dei Saracini" invece, cioè quella di Magliano di Torricella, non riuscì a difendere le popolazioni che s'erano arroccate dietro di essa, che l'avevano edificata: nonostante fossero uomini giganteschi, che si nutrivano ciascuno d'un intero coscio di bue, furono ad un certo momento tutti sterminati, il loro "castello" raso al suolo da "formiche" e "formiconi". Paladini, Saraceni, formiche, formiconi, e città grandi e piccole scomparse ad un tratto dalla faccia dell'Abruzzo. Non sono affatto leggende; anzi...

Chiesa di San Lorenzo

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La chiesa parrocchiale di Magliano è intitolata a San Lorenzo.
Nel 1323 risultava privata.
Nel 1371 dipendeva dal Capitolo aprutino. Pagava in quel periodo la quartaria (tassa) di 6 tomoli di grano "et mortariorum" e tre soldi a Pasqua.
Nel sec. XVI risultava patronato feudale;
Nel secolo XV costituiva una cura libera, assegnata per concorso con bolle vescovili.
Nel 1610 l'altare risultava ben rifinito e decoroso, con quattro colonne e una "cuppula" nella quale era raffigurata la Pietà con una iscrizione risalente al 1481. Sopra l'altare si conservavano un piccolo crocifisso e un'icona su tela di San Francesco. Piccolo il fonte battesimale, ma pulito.
Nel 1614 la chiesa di San Lorenzo aveva in cura le circa 100 anime di Magliano e beneficiava della rendita di 10 some di grano l'anno. Nella stessa data era presente un piccolo oratorio, sul cui altare era esposta la statua di Santa Caterina d'Alessandria, dove si celebrava la messa una volta la settimana. San Lorenzo di Magliano riassorbì la parrocchiale di Faognano e di Pomarolo.
Allo stato attuale della vecchia chiesa non rimane che qualche rudere. È visibile, sopra la collina, nei pressi del cimitero e della "muraglia dei Saracini". Andò in rovina nella seconda metà del secolo XIX quando le messe cominciarono ad essere celebrate nella cappella gentilizia dei De Dominicis.
Nel 1935 (in occasione del Congresso Eucaristico Nazionale) fu edificata la nuova San Lorenzo, tra Magliano e Faognano che però non dispone di strada d'accesso.
La messa attualmente viene celebrata dal parroco di Borgonovo.
Con decreto del Ministro dell'Interno del 29 novembre 1986, pubblicato sulla G. U. del 21 gennaio 1987, la chiesa ha ottenuto il "conferimento della qualifica di ente ecclesiastico civilmente riconosciuto" col nome di San Lorenzo.

Bibliografia

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  • Giammario Sgattoni, L'Abruzzo antico, Lanciano, Carabba, 1979, p. 149;
  • Gabriele Di Cesare, Torricella Sicura. Lineamenti storici, Eco editrice, Isola del G. Sasso (Te), 1989, pp. 16, 116-118;