Provincia di Teramo
Questa voce o sezione sull'argomento Abruzzo non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Provincia di Teramo provincia | |||
---|---|---|---|
| |||
Entroterra teramano visto dal belvedere di Atri | |||
Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Capoluogo | Teramo | ||
Presidente | Diego Di Bonaventura (Centro-destra) dal 31-10-2018 | ||
Data di istituzione | 8 agosto 1806 | ||
Territorio | |||
Coordinate del capoluogo | 42°39′31″N 13°42′09″E / 42.658611°N 13.7025°E | ||
Superficie | 1 954,38 km² | ||
Abitanti | 302 005[2] (30-11-2020) | ||
Densità | 154,53 ab./km² | ||
Comuni | 47 comuni | ||
Province confinanti | Ascoli Piceno, Pescara, L'Aquila, Rieti | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 64100 (solo Teramo città) | ||
Prefisso | 0861, 085 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
ISO 3166-2 | IT-TE | ||
Codice ISTAT | 067 | ||
Targa | TE | ||
PIL | (nominale) 6,4 mld €[1] | ||
PIL procapite | (nominale) 20 803 €[1] | ||
Cartografia | |||
Posizione della Provincia di Teramo all’interno dell’Abruzzo. | |||
Sito istituzionale | |||
La provincia di Teramo è una provincia italiana dell'Abruzzo di 302 005 abitanti[2] con una superficie di 1954.38 km², la terza della regione per estensione. Confina a nord con le Marche (provincia di Ascoli Piceno), a est con il mare Adriatico, a sud con la provincia di Pescara, a ovest con la provincia dell'Aquila e con il Lazio (provincia di Rieti).
Geografia fisicaModifica
Il territorio provinciale di 1949 km² è suddiviso in 47 comuni, e i più popolosi ed importanti, oltre al capoluogo Teramo, sono Roseto degli Abruzzi e Giulianova.
La caratteristica principale del territorio della provincia di Teramo è la vasta area collinare, che dal versante orientale dell'Appennino abruzzese e da vallate digrada gradualmente fino alla costa adriatica.
Due dei più importanti rilievi dell'arco appenninico, il Gran Sasso e il massiccio della Laga, contornano la provincia: il primo segna il confine occidentale, raggiungendo i 2912m di altezza nella cima del Corno Grande. Nello stesso massiccio si trova il ghiacciaio del Calderone. Alle spoglie pareti del Gran Sasso si contrappone la diversa morfologia dei monti della Laga, all'estremo nord della provincia, alternata da boschi, gole e cascate. Al confine con le Marche sorgono i cosiddetti Monti Gemelli.
La maggior parte del territorio provinciale è collinare, diviso da diverse valli, fra cui le maggiori sono la Valle del Tordino, la Valle del Vomano, la Val Vibrata e la Valle del Piomba.
La costa adriatica è punteggiata dalle cittadine balneari della provincia, Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Pineto, Silvi, inframmezzate da ambienti naturali spesso protetti come l'area marina protetta Torre del Cerrano.
StoriaModifica
AntichitàModifica
I popoli antichi più importanti vissuti nell'attuale territorio provinciale furono i Piceni, i cui territori si estendevano per buona parte delle Marche, e i Pretuzi. Tutta la provincia sarà infatti in seguito inserita nella Regio V Picenum, separata dalla Regio IV del Sannio, che comprendeva il resto dell'attuale Abruzzo e molti territori campani e molisani, dal fiume Saline, dimostrando la contiguità culturale fra i Piceni del teramano e quelli marchigiani.
Le circa diecimila tombe individuate nella necropoli di Campovalano (utilizzata dalla fine del X secolo a.C. al III secolo a.C.), testimoniano la loro presenza picena in questi luoghi. Secondo numerosi studiosi, il nome del Mare Adriatico deriverebbe dall'antico nome della città di Atri (Hadria, poi Hatria).[senza fonte]
Medioevo ed età modernaModifica
Nel Medioevo l'agro Teramano fu occupato dai Bizantini e Longobardi; molti toponimi di centri grandi e minuscolo, spesso frazioni, come Garrufo di Sant'Omero, o Sant'Atto di Teramo, stando alle ipotesi dello storico locale Niccola Palma e Giovanberardino Delfico, deriverebbero proprio dalla presenza longobarda. Teramo diventa sede di una delle prime diocesi dell'Abruzzo, stante nell'ex chiesa cattedrale di Santa Maria Aprutiense, attuale chiesa di Sant'Anna, cambiando sede nel XII secolo perché la città viene assediata e distrutta dal conte normanno Roberto di Loretello.
Viene dal VII secolo definita una contea di Aprutio, che darò il nome dal XIII secolo a tutto il Giustizierato d'Abruzzo voluto da Federico II di Svevia, e riconosciuto poi nel 1273 da Carlo I d'Angiò; il territorio dell'x contea aprutina rappresenta pressappoco il territorio dell'attuale provincia di Teramo. Nel XIII secolo inizia a costituirci il ducato di Atri, piccolo stato feudale con capitale Atri, i cui signori Acquaviva cercheranno sino al XVI secolo di avere il potere su Teramo.
Sostanzialmente i territori della contea non cambiano, Teramo diventa seconda sede del giustiziere regio del Regno di Napoli, dopo L'Aquila, e la città con il suo contado mantiene uno status di libertà nel Regno sino all'arrivo degli Spagnoli, quando la città viene infeudata a Giovanna d'Aragona. In occasione della guerra del Tronto per il prezzo del sale, e del fenomeno costante del brigantaggio negli Abruzzi, a Teramo viene istituito un tribunale speciale del regno, distaccandolo da quello dell'Aquila, sicché i cittadini ne approfittano per avere a Teramo una sede di capoluogo dell'Abruzzo Ulteriore, troncone settentrionale dell'attuale regione che era stato diviso già nel 1273 da Carlo d'Angiò, differenziandolo dall'Abruzzo Citeriore con capoluogo Chieti.
La giurisdizione di capoluogo per il secondo troncone dell'Abruzzo Ulteriore, per Teramo, sarà riconosciuta con l'arrivo dei francesi di Napoleone Bonaparte nel Regno di Napoli.[senza fonte]
Teramo e l'Abruzzo Ulteriore IModifica
Nel 1806, il territorio della provincia, nell'ambito del riordino amministrativo del territorio del regno di Napoli decretato dal re Giuseppe Bonaparte, assunse il nome di Abruzzo Ulteriore Primo distaccandosi dall'Abruzzo Ulteriore, il cui territorio rimanente, coincidente alla provincia dell'Aquila, fu ridenominato Abruzzo Ulteriore Secondo. Dal 1806 al 1861 l'ente fu suddiviso nei distretti di Penne e Teramo. Nel 1852 venne annesso alla provincia il comune di Ancarano, prima appartenente alla legazione delle Marche[3].
Dopo l'Unità d'ItaliaModifica
L'unità italiana non andò a modificare l'assetto amministrativo del territorio, i cui distretti vennero riconfermati nei nuovi circondari di Penne e Teramo. Nel 1927, in seguito all'istituzione della provincia di Pescara, verrà ceduta alla nuova provincia l'area Vestina (ovvero il circondario di Penne ad eccezione del mandamento di Bisenti, che resterà teramano), ridimensionando notevolmente territorio e demografia provinciali[4].
Seconda guerra mondialeModifica
Durante la guerra, il teramano è sede di alcuni campi di internamento, come quello di Tossicia, di Nereto, di Isola del Gran Sasso, Civitella del Tronto e Corropoli, per prigionieri di guerra ed ebrei. I campi vengono sciolti nel 1943, quando avviene l'occupazione nazista delle città. Teramo non subisce gravi danni durante i bombardamenti alleati, nella provincia si verificano azioni di sabotaggio da parte dei civili e patrioti contro i tedeschi, che culminano anche in guerriglie, come nell'episodio più significativo della battaglia di Bosco Martese in località Cermone di Rocca Santa Maria.
Dopo la liberazione, la provincia conosce un rapido incremento economico, con l'industrializzazione della valle del Vibrata e del Tronto, e con il rilancio del turismo balneare presso i centri della costa adriatica.
Medaglia d'oro al Merito Civile | |
«Il fiero popolo della Provincia teramana, dopo l'8 settembre 1943, non esitava a sollevarsi contro i nazifascisti, partecipando con una formazione di giovani partigiani, provenienti dai vari Comuni, alla prima battaglia campale della resistenza in località Bosco Martese. Oggetto di feroci rappresaglie, deportazioni e barbarie, sorretto da indomito spirito patriottico e da profonda fede in un'Italia libera e democratica, sopportava la perdita di un numero elevato dei suoi figli migliori, dando luminoso esempio di eccezionale abnegazione, di incrollabile fermezza ed amor patrio.[5]» |
CulturaModifica
I centri con le maggiori testimonianze culturali, in aggiunta ai numerosi borghi spesso ancora di aspetto medievale, sono le località di Civitella del Tronto, Atri, Giulianova, Campli, Castelli[6] e Teramo. La prima venne detta "civitas fidelissima", l'ultima fortezza del regno borbonico a resistere all'esercito del già proclamato Regno d'Italia.
L'antica Atri è una città d'arte ben conservata, il cui passato è testimoniato dalla basilica romanica di Santa Maria Assunta, dal quattrocentesco palazzo ducale e dal trecentesco auditorium civico di Sant'Agostino. La cittadina fu sede del ducato di Atri, governato dalla famiglia Acquaviva.
Giulianova, che dalla fine dell'Ottocento si sviluppa in massima parte sulle rive del mare, conserva il centro antico sul colle retrostante; la città di origini romane venne ricostruita dal duca Giulio Antonio I Acquaviva d'Aragona d'Aragona nel 1470, secondo un piano urbanistico aggiornato alle idee architettoniche più avanzate dell'epoca ed ispirato ad una città ideale.
Il centro storico di Campli, conservato pressoché integralmente, ospita i monumenti maggiori della chiesa di Santa Maria in Platea e del Palazzo Farnese o del Parlamento e la Scala Santa.
EconomiaModifica
Fra le diverse aree industriali della provincia, le maggiori sono quella di Scerne, in cui sono presenti numerose aziende di carattere nazionale ed internazionale del settore cuciniero, prefabbricati e lavorazione dell'alluminio, quella di Sant'Atto e quella di Mosciano Sant'Angelo. Nell'economia agricola prevalgono la produzione dell'olio e la vitivinicoltura, con l'unico vino DOCG della regione il "Colline Teramane". Diversi gli allevamenti di suini, avicoli, bovini e ovini. La pastorizia, che fino alla metà del Novecento caratterizzava i territori montani e ne veicolava lo sviluppo, si è col tempo drasticamente ridotta, perdendo quasi del tutto il carattere mobile della transumanza, mentre nel porto di Giulianova e negli altri approdi minori del litorale provinciale la pesca è ancora molto diffusa.
TurismoModifica
Lista parziale dei luoghi di interesse:
- Centro storico di Teramo
- Cento storico di Atri
- Centro storico di Giulianova
- Borghi medievali-rinascimentali di Campli, Civitella del Tronto, Tortoreto Alto, Castelli, Pietracamela, Tossicia, Mosciano Sant'Angelo
- Le chiese di Teramo, di cui si ricordano il Duomo di Santa Maria Assunta, la chiesa di San Francesco e Sant'Antonio, la chiesa di Sant'Agostino, la chiesa di Santo Spirito, il santuario della Madonna delle Grazie, la chiesa di Sant'Anna, la chiesa di San Domenico, la chiesa di Santa Caterina martire
- Le chiese di Atri, di cui si ricordano la Basilica concattedrale di Santa Maria Assunta, le chiese di Santa Reparata, Sant'Agostino, San Domenico, San Nicola, la chiesa delle Clarisse, il monastero di Santo Spirito
- Il borgo di Campli con la collegiata di Santa Maria in Platea, la chiesa di San Francesco, la chiesa di San Giovanni di Castelnuovo, il monastero di San Bernardino
- Il borgo di Civitella del Tronto, con le chiese di San Francesco, San Lorenzo a Porta Napoli, l'abbazia di Santa Maria in Montesanto, il santuario di Santa Maria dei Lumi, la fortezza di Civitella del Tronto
- Il centro storico rinascimentale di Giulianova Alta, la "città ideale" costruita nel 1478 dal duca di Atri Giulio Antonio Acquaviva, con al centro della piazza il duomo di San Flaviano, la chiesa di Sant'Anna, la chiesa di Sant'Antonio dei Francescani, il monumento a Vittorio Emanuele, la chiesa e convento di Santa Maria dello Splendore, la conta fortificata di torri con museo archeologico nel torrione "Il Bianco", la chiesa romanica di Santa Maria a Mare
MuseiModifica
Si ricordano il museo archeologico di Teramo, la Pinacoteca civica di Teramo, il museo Capitolare archeologico di Atri, il museo delle Armi nella fortezza di Civitella del Tronto, il museo delle ceramiche di Castelli, il museo archeologico di Giulianova e il museo di Santa Maria dello Splendore, il santuario di San Gabriele dell'Addolorata con annesso convento e museo.
Piste ciclabiliModifica
- Il Corridoio Verde Adriatico è la pista ciclabile principale della regione e di tutta la costa adriatica; la pista, i cui lavori sono completati nella maggior parte del litorale provinciale, attraversa il territorio percorrendo i lungomare di tutte le città e le aree spesso rurali che le separano.
Infrastrutture e trasportiModifica
OspedaliModifica
La sanità in provincia è gestita dalla Asl di Teramo, che gestisce 4 strutture ospedaliere; l'ospedale di Teramo è l'unico di primo livello, mentre gli altri sono ospedali di base:
- Ospedale "G. Mazzini" di Teramo
- Ospedale "Maria Santissima dello Splendore" di Giulianova
- Ospedale "Val Vibrata" di Sant'Omero
- Ospedale "San Liberatore" di Atri
StradeModifica
- Adriatica
- del Gran Sasso d'Italia
- Teramo-mare
- Piceno Aprutina
- della Valle del Vomano
- Vibrata
- di Atri
Diverse strade statali nel 2001 sono state cedute dall'ANAS alla provincia[7], assumendo una nuova denominazione di strada provinciale:
- di Campli (S.P. 262 di Campli)
- di Bisenti (S.P. 365 di Bisenti)
- di Isola del Gran Sasso (S.P. 491 di Isola del Gran Sasso)
La provincia è attraversata da nord e sud dall'autostrada A14, e da ovest ad est dalla A24, che collega Teramo con L'Aquila e Roma. La vallata centrale del Tordino è percorsa dalla superstrada Teramo-mare, che collega il capoluogo con Giulianova e svolge il ruolo di raccordo tra l'A24 e l'A14. La maggior parte dei centri minori e delle frazioni sono raggiunti dalla rete di strade provinciali.
Linee ferroviarie e portiModifica
La ferrovia adriatica, che attraversa il litorale provinciale parallelamente alla statale adriatica, ha il suo principale scalo nella stazione di Giulianova, dove si dirama la ferrovia Teramo-Giulianova. Il porto di Giulianova è l'unico scalo portuale della provincia.
AmministrazioneModifica
Periodo | Presidente | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
7 maggio 1995 | 14 giugno 2004 | Claudio Ruffini | Partito Democratico della Sinistra | Presidente | |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Ernino D'Agostino | Partito Democratico | Presidente | |
8 giugno 2009 | 13 ottobre 2014 | Valter Catarra | Il Popolo della Libertà | Presidente | |
13 ottobre 2014 | 31 ottobre 2018 | Renzo Di Sabatino | Partito Democratico | Presidente | |
31 ottobre 2018 | "in carica" | Diego Di Bonaventura | centro-destra | Presidente |
Nel territorio provinciale sono presenti tre unioni di comuni, l'unione dei comuni Città Territorio-Val Vibrata, l'unione dei comuni montani della Laga e l'unione dei comuni Colline del Medio Vomano.
ComuniModifica
Comune | Popolazione (30-9-2019) |
---|---|
Teramo | 53 919 |
Roseto degli Abruzzi | 25 984 |
Giulianova | 23 769 |
Martinsicuro | 16 084 |
Silvi | 15 672 |
Pineto | 14 861 |
Alba Adriatica | 12 518 |
Tortoreto | 11 947 |
Atri | 10 488 |
Sant'Egidio alla Vibrata | 9 735 |
Mosciano Sant'Angelo | 9 237 |
Montorio al Vomano | 7 861 |
Castellalto | 7 577 |
Campli | 6 986 |
Bellante | 6 970 |
Notaresco | 6 608 |
Nereto | 5 436 |
Sant'Omero | 5 304 |
Corropoli | 5 086 |
Civitella del Tronto | 4 801 |
Isola del Gran Sasso d'Italia | 4 630 |
Colonnella | 3 662 |
Morro d'Oro | 3 586 |
Torricella Sicura | 2 595 |
Cellino Attanasio | 2 395 |
Basciano | 2 379 |
Controguerra | 2 303 |
Castiglione Messer Raimondo | 2 186 |
Colledara | 2 151 |
Ancarano | 1 857 |
Canzano | 1 839 |
Bisenti | 1 814 |
Penna Sant'Andrea | 1 690 |
Cermignano | 1 559 |
Torano Nuovo | 1 556 |
Castilenti | 1 363 |
Tossicia | 1 292 |
Crognaleto | 1 169 |
Castelli | 1 051 |
Montefino | 983 |
Valle Castellana | 908 |
Arsita | 795 |
Cortino | 609 |
Rocca Santa Maria | 505 |
Castel Castagna | 467 |
Fano Adriano | 270 |
Pietracamela | 245 |
SportModifica
Come in molte province italiane, il calcio è lo sport più seguito; la squadra principale della provincia è il Teramo, militante nella Serie C 2019-2020, mentre sono iscritte alla Serie D 2019-2020 il S.N. Notaresco, il Pineto e il Giulianova.
I Roseto Sharks sono la squadra di pallacanestro più blasonata e rappresentativa della provincia e della regione. La storica società, tra le prime ad essere fondate nel panorama cestistico nazionale, milita in Serie A2 2019-2020. Il Teramo Basket, non più in attività dal 2012, fu campione d'Italia LNP nel 2002.
Il pattinaggio artistico a rotelle provinciale è rappresentato da diverse campionesse del mondo, nella specialità dell'artistico come Debora Sbei e Raffaella Del Vinaccio.
Le principali squadre di pallamano sono la squadra femminile HF Teramo, vincitrice di uno scudetto nel campionato 2011-2012 e militante in Serie A1 e la squadra maschile Teramo Handball, che partecipa alla Serie A2 2019-2020; l'Interamnia World Cup è un trofeo internazionale annuale di pallamano per club svolto a Teramo, evento che svolge il ruolo di coppa del mondo giovanile di pallamano under 21, mentre il Giulianova milita nel campionato di Serie A1 della pallacanestro in carrozzina
NoteModifica
- ^ a b Prodotto interno lordo lato produzione, su dati.istat.it, su Istat. URL consultato il 27 marzo 2019.
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2020.
- ^ Vedi anche Variazioni territoriali e amministrative di Abruzzi e Molise
- ^ R.D.L. 2 gennaio 1927, n. 1, art. 1
- ^ sito del Quirinale
- ^ Filipponi, Fernando,, Aurelio Anselmo Grue : la maiolica nel Settecento tra Castelli e Atri, ISBN 978-88-96868-47-8, OCLC 924160037. URL consultato il 5 febbraio 2020.
- ^ Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112
Altri progettiModifica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su provincia di Teramo
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su provincia di Teramo
Collegamenti esterniModifica
- Portale turistico della Provincia di Teramo, su turismo.provincia.teramo.it. URL consultato il 16 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2020).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 156888109 · GND (DE) 4458707-7 · BNF (FR) cb12357223w (data) |
---|