Utente:Lupo rosso/Sandbox/caso Tresca
Il sito deedicato a Benito Mussolini,sito sgiografico nei suoi confronti e nei confronti del ventennio e' quello che sintetizza nel modo piu' chiaro il rapporto mafia fascismo che fu fondamentale nel caso di Carlo Tresca
«In effetti il fascismo, dopo la grande retata di "pesci piccoli" realizzata da Cesare Mori, viene a patti con l'"alta mafia", nel 1929 richiama a Roma il "Prefetto di Ferro" (verrà nominato senatore) e, in un certo senso, "restituisce" la Sicilia ai capi mafiosi ormai fascistizzati.........»
Il caso Tresca
modificaPagina Base Ezio Taddei bersagliere ed anarchico nel suo libro sul caso Tresca molto lapidariamente afferma afferma
Piero Calamandrei senza mezzi termini definisce l'omicidio di Carlo Tresca con queste parole
«Tra i quali, del tutto nuovo, ci pare quello dell'assassinio negli Stati Uniti del giornalista antifascista Carlo Tresca: assassinio operato dalla mafia...»
Sintesi del fatto
modifica«Recentemente, nel 2001, Mauro Canali - lo storico divenuto famoso per la sconvolgente rivisitazione dei rapporti fra Ignazio Silone e il fascismo – che ha avuto accesso alla “desecretata” documentazione americana è arrivato alla conclusione che la polizia aveva visto giusto L’ordine di assassinare Tresca partì da Roma, dai gerarchi fascisti, braccio esecutore fu la mafia del boss Vito Genovese e del suo picciotto Carmine Galante[6].(che poi sara' capobastone della famiglia di Joseph Bonanno: precisazione fuori nota»
viene ucciso la notte dell'11 settembre del '43,dirigeva il giornale anarchico Il Martello,la situazione della diaspora anarchica dei foriusciti in USA era diversa da quella inerente organizzazioni struttutare politicamente in senso anche burocratico_organizzativo come GL e quindi la comunita' anarchica era coesa attorno a tutto un gruppo di giornali di tendenza anarchica tra i quali il Martello
«Dove ovviamente se con GL si indica un'entità politica definita e strutturata, seppure in forma non partitica, la dizione di movimento anarchico va invece intesa in maniera estensiva, tale da comprendere, oltre al gruppo parigino che a partire dal 1927 ha dato vita a un organo di stampa, La Lotta Umana, poi La Lotta Anarchica, che si richiama al programma dell'Unione Anarchica Italiana, anche tutto un insieme di circoli, gruppi, piccoli nuclei di militanti sparsi in diverse località d'Europa e d'America, tenuti assieme da un vincolo pressoché esclusivamente politico-ideale e dal canale di collegamento rappresentato da giornali quali Il Risveglio di Ginevra, Studi Sociali di Montevideo, Il Martello e L'Adunata dei Refrattari di New York.»
[9].Quando Tresca venne assassinato era con Giuseppe Calabi, menbro della Mazzini Society[10], della quale Tresca era uno dei leader piu' rispettati.Avevano atteso all'uscita della redazione del Martello alcuni collaboratori che pero' non erano venuti,costoro erano militanti del comitato di agitazione antifascista appartenente alla Mazzini Society di New York,si lavorava attorno ai cosidetti "comitati della vittoria" che nascevano fra le comunita' italiane in USA al cui interno le forze antifasciste pensavano gia' alla preparazione di un governo provvisorio in esilio confidendo anche in una rapida soluzione del conflitto dopo l'8 settembre del 1943,infatti si prevedeva a breve scadenza uno sbarco alleato in Italia tenendo conto che lo sviluppo del conflitto in nord Africa era nettamente sfavorevole ai nazifascisti.
Analisi
modificaLa notte in cui Tresca fu ucciso stava aspettando anche Vanni Montana,[11] fiduciario Luigi Antonini,[12] presidente dell'Italian-American Labor Council[13],e Giovanni Sala, militante dell'Amalgamated Clothing Workers of America[14].Tresca pur volendo la costituzione del comitato antifascista all'interno della Mazzini Society,era asssolutamente contrario che vi facessero parte gli antifascisti dell'ultima ora,i cosidetti antifascisti dopo Pearl Harbour.Non tutti i componenti dell'organismo dirigente erano d'accordo con la tesi di Tresca e quindi proprio quella notte doveva esserci un incontro chiarificatore.Tresca era accerrimo nemico di Generoso Pope,che era proprietario e dirigeva sia Il Progresso italo-americano che il Corriere d'America,due giornali sostenitori del fascismo ,fino a quel momento, per cui non voleva per nulla l'ingresso di Pope nel comitato antifascista,mentre,in contrasto duro con Armando Borghi (contrario al fronte unito con i comunisti),pur da anarchico era propenso all'ingresso dei comunisti nel comitato,anche del suo vecchio "nemico" Vittorio Vidali,che peraltro stava lavarondo pure lui per un fronte unito antifascista.Tresca aveva aiutato Vidali quando quest'ultimo doveva sfuggire ai fascisti ma le vicende soratutto della Guerra di Spagna con i sanguinosi scontri fra comunisti stalinisti da una parte e gli anachici e poumisti dall'altra avevano allontanato e reso "nemici" (il patto Patto_Molotov-Ribbentrop aveva reso ancor piu' duro il dissidio) i due vecchi compagni di lotta,cio' non impediva che Tresca comunque appoggiasse l'ingresso dei comunisti nel "Comitati per la Vittoria".In poche parole Tresca era convinto che il Pope fosse un agente del fascismo negli USA addestrato allo scopo di seminare zizzania fra gli antifascisti oltre ovviamente a servire da delatore .
Generoso Pope
modificaDa Wikipedia inglese si legge per quanto gli riguarda Generoso Pope:
had ties to New York crime boss Frank Costello, and at the birth of his son asked Costello to be the godfather
"aveva legami con il boss della malavita di New York Frank Costello, a alla nascita di suo figlio chiese a Costello di esserne il padrino"
e
Pope has often been described as a visionary, but has also been described with words like "zany",Generoso Pope Sr. "eccentric", "strange", and "quirky". Rumors of mafia connections dogged him his whole career
"Pope è stato descritto come visionario, ma è stato pure descritto come termini come "pagliaccio", Generoso Pope senior, "eccentrico", "strano" e "soprendentemente anticonformista". Dicerie su suoi legami con la mafia hanno accompagnato la sua intera carriera"[15]. [16][17]
Sempre dalla Documentazioni che Mauro Canali usa per il suo libro su Tresca si prende atto che i sospetti di Tresca nei confronti del Pope avevano ragione di fondamento in quanto si trova negli archivi fascisti uno scritto del 26 novembre 1934,nel quale il console italiano riferisce che il Pope si sta iludendo di poter creare con le sue azioni spaccature all'interno della dirigenza dell'Ilgwu (International Ladies Garment Workers' Union)[18] pubblicando sui suoi giornali articoli di Luigi Antonini, Arturo Giovannitti, Serafino Romualdi e di militanti dell'organizzazione Stampa Libera ;d'altro canto sempre il Pope aveva indetto una sottoscrizione per sostenere lo sforzo bellico fascista nel conflitto italo-etiopico e per sovrappiu' aveva indicato Mussolini come il piu' grande uomo al mondo durante le celebrazioni della vittoria fascista al Madison Square Garden.Tutto questo induce , nel 1941, quindi la Mazzini Society,a domandare al dipartimento di Giustizia un'indagine sul comportamento di Pope.Per risposta il Pope nel settembre del 1941 prende pubblicamente distanza dal regime fascista ,il Martello ovviamente e'in prima linea nella campagna contro il Pope che rischia anche un sequestro di beni e di qui il suo "spontaneo" allontanamento dal regime fascista.Tresca rincara la dose nelle riunioni della Mazzini Society in quanto Pope ha dalla sua parte Vanni Montana e Luigi Antonini che sostengono che se nei comitati unitari antifascisti,Comitati della Vittoria, possono entrare i comunisti ci puo' stare anche il Pope.Fra i tanti nemici di diverso genere che Tresca si era fatto negli anni a causa della sua instancabile attivita' il Pope e' il piu' potente,forse,in quanto e' legato alla mafia newyorkese;in particolare Frank Garofalo[19] di cui erano conosciuti i fatti intimidatori nei confronti degli avversari del Pope.Precedentemente Trasca,nel 1934,aveva pubblicato contro il Pope articoli che rivelavano sue pressioni ai danni di Girolamo Valenti per il lavoro svolto su Stampa Libera.Il mezzo coercitivo era indicato nel Garofalo,e Tresca ribadiva nel suo scritto che prorio per la pericolosita' dell'individuo mafioso il Valenti era in pericolo di pesanti aggresioni fisiche ed anche peggio se non avesse smesso di denunciare fatti in cui il Pope erta correlato.Inoltre ribadiva che sempre il Pope era in otiimi rapporti con individui quli Frank Costello,che era padrino del figlio di Pope, Lucky Luciano e Vito Genovese.All'inizio degli anni '50 la commissione senatoriale ,presieduta da Kefauver,col compito di indagine sul crimine organizzaro accerta collusioni in passato fra mafia newyorkese e il Pope. [20]
Vito Genovese ed il fascismo
modificaSempre da en.wikipedia inglese
While in Italy, Vito had become a good friend of Benito Mussolini and was awarded the highest civilian medal the dictator could confer. As a favor for Mussolini, Genovese arranged the slaying of newspaper editor Carlo Tresca, Mussolini's most effective critic in the U.S. After emigrating from Naples, Genovese started his Mafia career serving New York boss Giuseppe "Joe the Boss" Masseria during the early 1920s. Involved in bootlegging and extortion, Genovese's main asset to Masseria was his propensity for violence. Charles "Lucky" Luciano was an early associate and benefactor of Genovese. Their relationship that that lasted 40 years., till Luciano's death. They started together as kids in the slums of New York City.che tradotto:
Finché era in Italia, Vito era divenuto buon amico di Benito Mussolini ed aveva ricevuto la più alta medaglia al valor civile che il dittatore potesse conferirgli. Come favore a Mussolini, Genovese organizzò l'assassinio dell'editore di giornali Carlo Tresca, il più efficace critico di Mussolini negli USA. Dopo essere emigrato da Napoli, Genovese iniziò negli anni '20 la sua carriera mafiosa al servizio del boss di New York Giuseppe "Joe the Boss" Masseria. Coinvolto in traffici illeciti ed estorsioni, il principale modo in cui Genovese era utile a Masseria risiedeva nella sua attitudine alla violenza. Charles Lucky Luciano fu di Genovese un socio della prima ora ed un benefattore. La loro relazione durò 40 anni, fino alla morte di Luciano. Avevano iniziato assieme da ragazzi negli slums di New York
Tresca verra' ucciso, secondo la più recente ricostruzione storica, da un killer della mafia su invito di Benito Mussolini, che a sua volta aveva ospitato in Italia il boss Vito Genovese, mandante del delitto, quando questi si troverà in grossa difficolta' col governo USA.
«Quando Tresca venne ucciso,Vito Genovese era in Italia. Vi si era rifugiato alla fine del 1935 perché ricercato negli Usa per l'uccisione di un mafioso suo avversario. Il fatto singolare è che Genovese, sebbene ricercato oltreoceano, avesse trovato generosa ospitalità nel nostro Paese»
Subito dopo l'omicidio fu catturato Carmine Galante, legato a Vito Genovese,ma fcente parte della famiglia di Joseph Bonanno,che era stato visto su una macchina che si allontanava dal luogo dell'omicidio,ma gli venne fornito rapidamente un "inataccabile" alibi. Galante is widely believed to have murdered the left-wing, anti-Mafia Italian journalist Carlo Tresca in 1943 on orders from Genovese. Galante went from being chauffeur to the boss of the Bonanno Family, Joseph Bonanno, to caporegime, and then underboss.[24]ovvero Si ritiene ampiamente che Galante fosse responsabile dell'assassinio del giornalista di sinistra Carlo Tresca , che attaccava i mafiosi, l'assassinio avvenne nel '43 su ordine di Vito Genovese. Galante fece la sua carriera da autista di Joseph Bonanno (boss dell'omonima famiglia), divenendo poi caporegime e infine capobastone. ed ancora da scritto di Joseph Bonanno
«E qualche volta deve morire anche l'innocente. "E da quando ci preoccupiamo della gente al di fuori del nostro mondo?" Joseph Bonanno rimbrotta un gregario che ordisce l'omicidio particolarmente odioso di un giornalista antifascista militante, Carlo Tresca, nel 1943. "Vuoi che questa famiglia permetta che si agisca come comuni criminali?" Però Tresca viene ucciso.
"Fu il momento più difficile della mia vita di padrino" lamenta. Così difficile, a quanto pare, che non poté menzionare l'episodio, o Tresca, nella sua autobiografia. Neppure il film lascia intendere che l'omicidio fu largamente attribuito a Galante.»
ovvero ancora da scritto di Joseph Bonanno(tradotto)
«Anni prima Vito Genovese, ex capo della mafia di New York - nella citta' americana era in attesa di essere processato - con un volo rientrò in Italia a Nola e divenne fin dal 1938, interprete dei servizi d'informazione dell'esercito degli Stati Uniti. Fece poi ritorno a New York a sbarco avvenuto, e stranamente in America caddero tutte le accuse di assassinio fattigli in precedenza, ritorno' libero, riprese il dominio incontrastato di re della droga, elimino' il suo piu' temibile rivale il boss Anastasia e tutti coloro che ostacolavano la sua ascesa, ma si fece incastrare da un altro boss, Frank Costello, che trovo' il modo negli anni '60 per eliminarlo e mandarlo con le sue accuse in prigione per quindici anni.»
cio' non toglie che subito dopo lo sbarco alleato:
«con un Esercito che aveva disertato in massa e una struttura pubblica del tutto fascista. La soluzione personale al problema, presentata da Charles Poletti, il capo americano delle Forze alleate a Napoli, fu quella di designare Vito Genovese suo vice, affidandosi alle sue profonde conoscenze locali per nominare tutti i sindaci della zona.»
e secondo Leonardo Sciascia
«Per dare un'idea di come uno Stato possa divenire inefficiente di fronte alla mafia vale la pena riportare un episodio che riguarda Vito Genovese, mafioso siciliano d'America. Vito Genovese, in America ricercato per omicidio, si trovava in Sicilia nel 1943-44, sistemato come interprete presso il Governo Militare Alleato. Un poliziotto di nome Dickey, che gli dava la caccia, riesce finalmente a trovarlo. Facendosi aiutare da due soldati inglesi (inglesi, si badi, non americani) lo arresta; gli trova addosso lettere credenziali, firmate da ufficiali americani, che dicevano il Genovese « profondamente onesto, degno di fiducia, leale e di sicuro affidamento per il servizio ».
Una volta arrestato, cominciano i guai: non per il Genovese, ma per il Dickey. Né le autorità americane né quelle italiane vogliono saper niente dell’arresto. Il povero agente si trascina dietro per circa sei mesi l'arrestato; e riesce a portarlo a New York soltanto quando il teste che accusava di omicidio il Genovese è morto di veleno (come il luogotenente del bandito Giuliano, Gaspare Pisciotta, nel carcere di Palermo) in una prigione americana.
Soltanto allora, cioè quando Genovese poteva essere assolto, Dickey poté assolvere il suo compito. E ci fermiamo a questo solo episodio « americano »: e non, come si suol dire, per carità di patria; ma perché troppi, e ugualmente esemplari, dovremmo raccontarne di casa nostra.»
(Leonardo Sciascia - Fonte: Storia Illustrata – anno XVI – n. 173 – aprile 1972 – A. Mondadori Editore) [27]
Attribuzione omicidio Carlo Tresca
modificaI servizi segreti fascisti e gli infiltrati si daranno da fare per scaricare la colpa del delitto Tresca su Vittorio Vidali, fedele alla linea moscovita, presente negli USA ed in Messico e negli USA in particolare col compito di portar aventi la tattica del Fronte Unito Antifascista della sinistra, era nota l'avversione che aveva Vidali per gli anarchici e quindi ottimo soggetto, il Vidali stesso, per scaricargli addosso l'omicidio di Tresca( questo fu uno dei numerosi tentativi da parte del regime fascista di provocare conflitti cruenti all'interno del fuoriuscitismo antifascista). Le indagini suull'omicidio di Tresca,come ovvio,fra depistaggi ed altro si insabbiano fino al 1953,perche' in quel'anno la CBS,anche se il dibatttito resta infuocatissimo per anni,ricostruisce l'accaduto intitolandolo Death of an Editor,nel quale in modo esplicito viene presentata la connessione mafia_fascismo, la polizia newyorkese rinizia le indagini seguendo propio tale pista indicata dalla CBS.
Genovese [28]era in Italia quando Tresca viene assassinato quindi ha un alibi inattaccabile,si era rifuguiato in Italia ,gia' dal 1935, con il beneplacito del fascismo sfuggendo ad un arresto per omicidio negli USA Vi si era rifugiato alla fine del 1935 perché ricercato negli Usa per l'uccisione di un mafioso suo avversario:l'Oss investigando sula protezione avuta dal Genovese prendera' atto la Casa del fascio di Nola era stata costruita con un finanziamento di Vito Genovese,e sempre il Genovese lo ritroviamo nel periodo attorno all'armistizio, armistizio immerso nei suoi loschi traffici col suo "segretario" Mike Miranda esattamente nel Nolano,stava iniziando ad organizzarsi il trffico della droga secondo la scelta strategica di Lucky Luciano di cui il Genovese era socio "d'affari".I fascisti non lo infastidivano per nulla,nel periodo immediatamente precedente,anzi si parla di ottimi rapporti.Nel proseguo la moglie di Genovese descrivera' i suoi viaggi negli USA,commissione Kefauver 1952, per prelevare e rifornire di danaro il consorte che si stava oranizzando:qualche "briciola" era servita per la casa del fascio di Nola. Il Genovese era entrato in "affari" con molti imprenditori del posto e aveva stabilito solidi rapporti con,fascista, e probabilmente propprietario e/o comproprietario della industria Ferrarelle,non per niente Mike Miranda era il rappresentante della Ferrarelle per newyork. Il Genovese aveva quindi messo su nel napoletano un insieme di legami che èpoi gli saranno utile allo sbarco alleato,situazione in cui chiaramente cambiera' casacca da amico dei fascisti ad antifascista,formalmente,ovviamente,occorre tene conto di un'altra "amicizia" importante del Genovese nel periodo considerato ovvero quella con Renato Carmine Senise, nipote del capo della polizia fascista Carmine Senise.
«Secondo alcune testimonianze, Genovese sarebbe stato addirittura l'organizzatore dell'omicidio dell'antifascista Carlo Tresca, che su un giornale americano scriveva articoli infuocati contro Mussolini. Secondo altri, Genovese sarebbe stato compensato con la somma di 500.000 dollari. Una cosa è certa: una volta riparato in Italia, il fascismo lo protesse contro il rischio di un'estradizione negli Stati Uniti. E quando gli alleati entrarono in Napoli, adeguandosi ai tempi, Genovese si mise a loro disposizione. Poletti, fra l'altro, incaricò Genovese di condurre un'inchiesta amministrativa nei confronti di un sindaco sospettato di contrabbando. Proprio in quei giorni, un agente della Criminal Investigation Division giunse a Napoli per indagare su certe connivenze tra malavita locale e militari americani. Il 17 maggio 1945, con uno stratagemma, e vincendo le resistenze dei protettori dei gangster, l'agente portò Genovese a New York in stato d'arresto. Ma l'unico teste d'accusa morì in carcere, avvelenato. Cominciò così l'ascesa di Genovese negli alti gradi della mala americana. l'antica camorra si trasformò, i suoi collegamenti con la mafia e col potere politico-economico divennero internazionali, le attività "d'investimento" furono orientate verso la droga. Da allora, la cronaca e la storia di una tragedia dei nostri giorni.»
Bibliografia
modifica- Taddei Ezio,Il "caso" Tresca 2006 ISBN: 888820798-8
- Italia Gualtieri Carlo Tresca: vita e morte di un anarchico italiano in America 1999 - 71 pagine
"Regione Abruzzo, Centro servizi culturali di Sulmona, Circolo cultura & societa. Giornata della memoria, 20 maggio 1994"
- Carlo Tresca L'attentato a Mussolini: ovvero, Il segreto di PulcinellaNew York,4 edizioni,l'ultimo per tempo,editore Alexandria, Va. , Chadwyck-Healey Inc, 1987.
- Gabriella Facondo,Socialismo italiano esule negli USA (1930-1942),Federazione italiana
delle associazioni partigiane, Federazione italiana delle associazioni partigiane 1993 Bastogi
- Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia
note
modifica- ^ da il ilduce.net ovvero vi e' l'ammissione dell'inefficienza dell'azione di Mori prorio dagli attuali ammiratori del cosidetto duce
- ^ Sicilia, il ritorno degli “americani” di Gianni Barbacetto
- ^ wikipedia inglese Carmine Galante
- ^ edizioni il Grappolo recensione del libro di Taddei Ezio sul caso Tresca
- ^ da Piero Calamandrei Il Ponte 1945 La Nuova Italia [1]
- ^ wikipedia inglese Carmine Galante
- ^ Tresca, un grande abruzzese dimenticato di Ezio Pelino[2]
- ^ * a Sulmona vi e' un piazzale dedicato a Carlo Tresca
- ^ Giellisti ed anarchici prima della guerra di Spagna
- ^ Fondata da Gaetano Salvemini
«Nel 1939 fonda la Mazzini Society ", insieme a un gruppo di giellisti, di repubblicani e di antifascisti democratici, tra cui Lionello Venturi, Randolfo Pacciardi, Michele Cantarella, Aldo Garosci, Carlo Sforza, Alberto Tarchiani e Max Ascoli.»
- ^ questo e'un sindacalista sia legato ai socialisti sia all'OSS,infatti prendera' contatti con Amedeo Bordiga proponendogli grossi finanziamenti per una battaglia antistalinista una volta che il Bordiga stesso fosse rientrato nel partito socialista.vedere biblioteca marxista
- ^ Antonini, Luigi, Papers
- ^ sito dell'organismo
- ^ Wikipedia inglese
- ^ Generoso_Pope
- ^ vedere Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali, l'autore e fra quelli accreduitai dal SISDE per i suoi lavori che spesso ne riportanoo stralci sul sito
- ^ Mauro Canali e' professore ordinario di Storia contemporanea nell’Università di Camerino, fra i suoi libri «Il dissidentismo fascista» (Bonacci, 1983), «L’informatore. Silone, i comunisti, la polizia» (con D. Biocca, Luni, 2000); editore il Mulino: «Cesare Rossi. Da rivoluzionario a eminenza grigia del fascismo» (1991) e «Il delitto Matteotti» (1997; nuova ed. 2004)
- ^ notizie relative all'Ilgwu
- ^ Garofalo proseguira' la sua azione mafiosa anche in tempi assai piu' recenti con un certo "successo"la Repubblica - Sabato, 28 settembre 1991 - pagina 5 di Giuseppe D'Avanzo
- ^ commissione antimafia sul crimine organizzato di stampo mafioso con riferimenti agli USA, commissione senatoriale Kefauver
- ^ Vito Genovese en.wikipedia
- ^ Negli USA,nelle formazioni anarchiche,vi era dissenso nelle scelte di impostazione tattica per la lotta contro il fascismo. Nello specifico,vi fu uno scontro fra la linea di autonomia anarchica,rappresentata da Armando Borghi ed il gruppo che faceva riferimento al Il Martellodi Carlo Tresca,lo scontro si focalizzava sulla tattica da adottare ed il gruppo di Tresca era più vicina al Fronte Unito appoggiato da Errico Malatesta.
- ^ Tutta la verità sul caso Tresca di Mauro Canali
- ^ wikipedia inglese Carmine Galante
- ^ da GENERATIVE DESIGN LAB politecnico di Milano
- ^ di Newbury Richard
- ^ articolo di Leonardo Sciascia
- ^ foto di Vito Genovese con Salvatore Giuliano Genovese e' con la divisa dell'esercito americano,e quindi il legame con i fatti di Portella della Ginestra ma guarda che fatto strano che i la "strana coppia" si conoscesse anzi Giuliano godeva della protezione di Genovese quando questo passo' con i "liberatori"
- ^ SUD E MALAVITA di Tonino Caputo, Gianfranco Langatta