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Un uomo finito è un'opera autobiografica di Giovanni Papini pubblicata a Firenze dalla Libreria della Voce nel 1913.

«Io non sono mai stato bambino. Non ho avuto fanciullezza.»

L'autobiografia di Papini solo trentenne si compone di cinquanta capitoli che hanno a volte il titolo breve e ironico, altre retorico e ampolloso e che l'autore dispone come se seguisse una partitura musicale. Andante è il periodo dell'infanzia fiorentina, solitaria e scontrosa, appassionato è il tempo dell'adolescenza che è quello delle amicizie e delle discussioni, tempestoso è l'apostolato a vent'anni con il giornale Il Leonardo, solenne


Un ragazzo e un romanzo di Piero Jahier pubblicato a Roma da La Voce nel 1919.

Il romanzo, che risale agli anni 1911-1914, e pubblicato dapprima su rivista e solo nel 1919 in volume, è formato da sette capitoli. Nel 1939 l'editore Vallecchi , malgrado l'isolamento nel quale l'autore era stato messo a causa del fascismo, pubblica una nuova edizione con il titolo «Ragazzo e prime poesie». Si può considerare edizione definitiva quella del 1953, sempre di Vallecchi, intitolata «Ragazzo-Con me e con gli alpini».