Wikipedia:Babel + Babelfish
it-N Questo utente può contribuire con un livello madrelingua in italiano.
en-3 This user has advanced knowledge of English.
Neat ama il cinema...
Neat ha apprezzato questo film.. .
.. ma anche questo.. .
.. ma soprattutto questi!.
Neat ama la musica.
Neat ama questa musica.. .
.. ma anche questa.
Neat ha un mito.
Neat ha un eroe.
Neat viene da qui, ma ora vive qui.
Neat ha studiato qui, ma ora studia qui.
Neat ha un sogno.
Neat ha una squadra del cuore.
Neat ha un amore.

Chi Sono modifica

Nasci a San Benedetto del Tronto il 7 marzo 1988.

Un giorno ti svegli e vai a scuola, hai 6 anni, il nuovo grembiulino blu ti dà un'aria più matura rispetto all'infantile camicetta azzurra che avevi prima. Prendi la tua cartella e vai, rivedi solo alcuni degli amici dell'asilo, ma sei certo che li ricorderai tutti. Entri in aula, cominci le lezioni, leggi, scrivi, disegni, passa un anno, ne passano due, ti chiedi quando mai imparerai a capire le frazioni, ti piace la bambina mora, intelligente e carina, dell'ultimo banco, alla tua destra, ed immagini che sia l'amore della tua vita. Arrivi al quinto anno ed hai paura dell'esame, ma hai studiato e tutto va bene.

Ora ti si pongono dinanzi scelte incredibili con cui non sai come confrontarti: non sai se sia giusto fare francese o tedesco, o non fare nessuno dei due, ti chiedi in quale delle scuole medie in cui vorresti andare porterai dietro più amici, quegli amici senza i quali non sai immaginarti. Poi ti senti perso, ti senti teso, ti senti felice, ti senti grande, fai le medie: il primo giorno arrivi e sai che sarà il più grande momento della tua vita. Conosci nuove persone, nuovi maestri, anche se ora si fanno chiamare professori, e questo un po' ti intriga, ti fa capire che sei entrato nel mondo che conta, che sei grande. Trascorri un anno splendido, anche se ti sembra di dover studiare troppo, ti sembra impossibile studiare tanto, le interrogazioni sono un incubo. Questa volta, però, sai che questi sono gli amici che manterrai per sempre, che non dimenticherai mai, che ti hanno segnato.

E passa il secondo anno, poi il terzo, poi affronti quella che ritieni la prova più difficile della tua vita: sei agitato, impaurito, felice che sia finita qui, che poi sia tutto in discesa, che questo esame tanto pauroso sia l'ultimo tuo pensiero per altri cinque anni, perchè mentri tu eri tutto teso a studiare in classe vedevi dalla finestra i licei che facevano sciopero per le strade e pensavi a quanto si divertissero. Ti presenti e passi l'esame. Intanto però, ti sei reso conto che c'è una scelta ancora più difficile di quella delle medie, la scelta delle superiori: ragioneria o turistico? Iti o alberghiero? Classico o Scientifico? Ne scegli uno, convinto che sia quello giusto per te. Oppure no? E se non fosse quello giusto? Oddio, e se avessi sbagliato?

Comunque sia, cominci il liceo, con te c'è un amico, forse due, magari di più, che ti porti dietro, e credi che, perlomeno loro, saranno i tuoi migliori amici per i prossimi cinque anni in quella classe. Entri. C'è tanta di quella gente che non sai che fare: in bagno fumano tutti, si organizzano scioperi, si parla di cose che non capisci, è pieno di gente più grande di te. Com'è possibile? Ero io il più grande l'anno scorso! Conosci i professori, conosci nuove persone, nuovi compagni, nuovi amori, ti rendi conto che forse nel tuo cuore puoi trovar posto anche per questi nuovi amici. Passa un anno e ti rendi conto che qui si studia di più, più di quanto immaginassi, e anche se si sciopera, quelle dieci assenze all'anno non compensano il cambiamento di clima.

Ti rendi conto che forse prima non eri tanto grande, forse ancora non lo sei nemmeno ora, e quando allora? Passa un anno e capisci che qui c'è chi resta indietro, ci sono quelli che ti lasciano, proprio quando ti ci eri affezionato. Cominci a voler bene a quelle persone che ti circondano, che vedi ogni giorno, nel bene e nel male. Cominci ad amare quella classe. Poi un anno e un anno ancora, arrivi in quarto e non te ne rendi conto, ma sei felice, perchè credi che manchi solo un anno. Ma quelle persone le hai amate tutte, dalla prima all'ultima, sono state la linfa vitale della tua adolescenza, ti hanno segnato tutte, una ad una, nel profondo, le hai cambiate e ti hanno cambiato, hai vissuto con ciascuno di loro momenti unici ed irripetibili, e a qualche mese dalla maturità cominci a capirlo. Cominci a capire che non li rivedrai più. Non ogni giorno. Arrivi al 9 giugno e capisci che quella che stai facendo è l'ultima borsa, che per l'ultima volta fai lezione, che per l'ultima volta scendi quella scalinata al suono della campanella, e anche se lo fai con stile, tra spumante e gavettoni, lo fai col sorriso sul volto e la morte nel cuore, perchè stai perdendo più di quanto guadagni. Tutto ciò che avete fatto rimarrà sempre con te, ma ormai è irripetibile.

Non riderai più delle battute dei prof , sui prof, non riderai più delle loro inculature, non mentirai più spudoratamente per uscire dalla classe e fare un giro, non sarai mai più rappresentante di classe, non accenderai mai più una sigaretta in quei bagni, non scenderai più in presidenza, non abuserai più della fotocopiatrice, non sciopererai più con quella leggerezza, non ti salirà più l'adrenalina allo scorrere della penna sul registro quando si avvicina l'interrogazione, non guarderai più fuori da quella finestra durante l'ora di filosofia, non rivivrai nessuno dei momenti più belli di una vita, e per quanto il loro ricordo sia stupendo, sapere che non torneranno ti fa male. Ti rendi conto che hai sempre sbagliato, che questo è veramente l'epilogo, queste sono le persone che davvero rimarranno tutte sempre con te, e stavolta sai che non sbaglierai, perchè stavolta mentre ci pensi, ti scende una lacrima dagli occhi, ma i gavettoni la nascondono bene.

Poi arrivi all'università: città nuova, gente nuova, vita nuova. E capisci che tutte le conclusioni che puoi trarre non saranno mai tali, che la vita cambia continuamente e non puoi pretendere di fissare dei paletti. Non puoi dire chi o cosa ti accompagnerà per sempre, se non te stesso, le tue esperienze, i tuoi ricordi. Capisci che c'è sempre qualcuno pronto a stupirti, nel bene o nel male. Capisci che non si diventa mai maturi, ma solo adulti o vecchi. Che non si impara mai tutto. Che non si sa mai nulla. CHe la vita cambia repentinamente ed è questo a renderla meravigliosa...