Utente:Pietro.dipalma/Ricerche originali/Il giardino di nonna Rosa

Giardino modifica

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Il 30 dicembre 2022, con l'aiuto di Vincenzo e il camion del cognato abbiamo trasportato, da Sanvitaliano 16 traversine ferroviarie. Sono in ottimo stato e lunghe circa 2,5m che ho pagato solo 7 € al pezzo.

Il 7 gennaio 2023, ho ripulito e spostato tutti i pali accatastati in malo modo di fianco alla "barracca".

Ho anche ripulito dall'erbaccia la prima parte dell'orto, eliminando le manichette.

Infine ho travasato una pianta di aloe da un bidone di latta, in un vaso di terracotta.

Il 15 gennaio 2023, ho trovato dei rametti di alloro tagliati da una siepe potata. Ne ho ricavato 17 talee che ho piantato in dei vasetti. Come ormone ramificante ho utilizzato 3 o 4 pezzi di aloe, ma poi, dietro suggerimento di mia madre, ho utilizzato dei pezzi di fichi d'india. In pratica: ho tagliato i rametti di circa 20 cm; li o conficcati in un pezzetto di aloe o fico d'india; ho interrato il tutto in un vasetto, utilizzando il terriccio ricavato dalla compostiera.

Il 21 gennaio 2023, ho iniziato a sistemare Il recinto, piantando una traversina che mancava e montando la pate superiore di due pedane epal fra lo spazio di 1,6m fra n palo e l'altro.

Il 22 gennaio 2023 ho sostituito due traversine e continuato a fissare la recinzione. Inoltre, o potato a zero le viti del pergolato ce ho intenzione di eliminarlo spostando tute le viti sul lato a spalliera.


Cipresso di lawson 75m / 0,6 = 125 piante

Photinia 45m / 0,6 =75 piante

Orto modifica

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Il 29 ottobre 2022, dopo una superficiale pulitura, ho riempito le cisterne, fino all'orlo. Mi sono reso conto che l'aggiunta della pianta acquatica galleggiante, non è stata un'ottima idea. La pianta ha incrostato tutta la cisterna e tende ad otturare le tubature. Dovrò trovare una nuova soluzione per ossigenare l'acqua.

Noccioleto modifica

Il noccioleto è composta da xx alberi su una superficie di 0,208 ha. Si divide in due piantagioni. La prima, più vecchia, risalente a fine anni '70, è costituita da xx alberi, principalmente di varietà mortarella,[1] distribuiti su 4 file su una superficie rettangolare di 0,160 ha. La seconda piantagione, relativamente più giovane, risalente agli inizi degli anni 2000, è costituita dalla varietà San Giovanni, [2] distribuita da un massimo di 6 file, fino ad un minimo di 2 file, su una superficie trapezoidale di 0,048 ha. l

La piantagione vecchia non è omogene, in quanto è molto fitta al centro, mentre le due estremità, soprattutto la parte nord-ovest, sono diradate e soleggiate, e per questo più vulnerabili al proliferare di erbe infestanti.

La piantagione giovane è abbastanza omogenea e fitta. Essendo costituita dalla varietà San Giovanni, la caduta delle nocciole si appresta di qualche settimana rispetto alla vecchia piantagione. Sto valutando di espiantarla completamente o parzialmente per realizzare un giardino.

Potatura modifica

La potatura di allevamento mira ad ottenere un rapido sviluppo delle piante con interventi cesori ridotti al minimo nei primi anni, per raggiungere precocemente la struttura definitiva e la messa a frutto. Sono eliminati rami in eccesso, rami troppo pendenti o mal orientati, rami secchi o danneggiati. Nella fase produttiva la potatura mira a formare un giusto equilibrio tra sviluppo vegetativo e produttivo e rappresenta una delle voci che più incide sui costi. Pratica necessaria e indispensabile per avere produzioni costanti e di qualità è fatta annualmente, o ad anni alterni, soltanto presso grosse aziende specializzate. Consiste principalmente nell’eliminare i succhioni su fusto e parte interna della chioma, nel rinnovare i rami fruttiferi, con tagli su branche di 2-3 anni per stimolare la formazione dei rami di un anno. Per le aziende di dimensioni limitate o ad impegno lavorativo parziale, è attuata ogni 3-4 anni, mentre in piccole aziende è del tutto trascurata. In assenza di potatura i rami fruttiferi diventano sempre più numerosi e più corti, e al di sotto di 10-15 cm sono incapaci di differenziare fiori. I rami maggiormente produttivi hanno lunghezza superiore a 50cm. Una potatura trascurata crea infoltimento della chioma, eccesso di ombreggiamento e, in caso di piovosità e umidità eccessiva dell’aria, maggiore diffusione di patogeni e insetti. A maturazione le nocciole cadono a terra già avariate per attacchi di patogeni e insetti. La spollonatura è una pratica che va attuata almeno una volta all’anno sia per impianti mono che policauli, altrimenti prevale la fase vegetativa rappresentata dai vigorosi polloni pedali. La potatura verde è poco diffusa su nocciolo.[3]

Concimazione modifica

La concimazione assume particolare importanza perché, oltre ad innalzare le produzioni, contribuisce notevolmente al miglioramento degli aspetti qualitativi ed alla resa alla sgusciatura della produzione corilicola. Il nocciolo, inoltre, è una pianta che predilige particolarmente i suoli umiferi e ricchi di sostanza organica e quindi è necessario prevedere anche l’apporto di ammendanti organici in grado di assicurare un adeguato livello di Sostanza Organica Umificata nel suolo [4][5]

Concimazione autunnale modifica

Con la concimazione post-raccolta si distribuisce la maggior parte del fosforo e del potassio necessari alla coltura e una frazione di azoto che contribuisce a ripristinare le riserve della pianta e a prolungare il periodo di fioritura maschile, influendo positivamente sull’allegagione.[4][6]

In questo periodo si potrebbe utilizzare la cenere da legna, ricavata dalla combustione del legno derivato dalla potatura, che contiene quattro elementi principali, quali:

  • Calcio, in percentuali variabili dal 25 al 40%
  • Potassio, dal 5 al 30%
  • Fosforo, dal 1,3 al 20%
  • Magnesio, dal 1,3 al 16% [7]

Quando andiamo a cospargere la cenere sul terreno, la quantità di prodotto deve corrispondere a circa 150 grammi  per metro quadrato, ovviamente queste dosi si riferiscono a chi ha un piccolo orto o delle piccole coltivazioni in giardino; mentre per le coltivazioni più estese invece è buona cosa sapere che per circa 100 metri quadri di terreno servono minimo 15 kg di cenere asciutta, per arrivare ad un massimo di 25 kg.[8][9]Ho sperimentato che con un bidone di latta di circa 15l, colmo di cenere asciutta è possibile concimare circa 24 alberi.

Concimazione inverno/primavera modifica

In primavera il nocciolo ha maggiore esigenza di nutrienti, per lo sviluppo dell’ embrione, l’ accrescimento dei germogli dell’anno e la differenziazione dei fiori maschili e femminili, che vanno in fioritura l’anno successivo a quello di inizio formazione. Si comprende l’ esigenza della pianta di poter disporre nel periodo primaverile di azoto e di importanti microelementi, in particolare boro e magnesio. Il boro è riportato di avere effetti positivi sull’allegagione dei frutti e sulla produzione finale.[3]

In primavera si apporta l’azoto che serve a sostenere l’attività vegetativa della pianta e la restante quantità di fosforo e potassio necessarie a coprire gli asporti colturali.[4]

Si potrebbe utilizzare i compost, ricavato dagli scarti dell'orto accumulati l'anno precedente, il quale non sostituisce solo il letame tradizionalmente usato dagli agricoltori come fertilizzante, ma a causa dell’elevato contenuto di elementi nutritivi come il fosforo, il potassio e l’azoto, può sostituirsi anche ai concimi minerali.[10]

Subirrigazione modifica

https://www.nocciolare.it/wp-content/uploads/2021/05/Alberto-PUGGIONI-Irrigazione-del-nocciolo-CONVEGNO-NOCCIOLO-27-05-2021-STREAMING.pdf

[11]

[12]

Annate modifica

Annata 2021

Pulitura suolo

Quest'anno ho realizzato una compostiera nel tentativo di limitare il più possibile la brutta abitudine di bruciare foglie e sterpaglie. Pe quanto riguarda le erbe infestanti ho utilizzato del diserbante chimico autorizzato. Il prodotto è stato applicato con una pompa manuale. Sono state necessarie due applicazioni, una in primavera e l'altra in autunno. Mi sono ripromesso di sperimentale altre soluzioni, quali pacciamatura da fogliame ed attrezzi innovativi come il sarchiatore manuale.

Concimazione pre-raccolto

Scuramente, nonna Rosa ha concimato il terreno, ma non sappiamo quando e quali prodotti ha utilizzato.

Raccolto

Il raccolto è stato molto scarso.[13]C'è stata una prima gelata il 14 febbraio [14] [15] che probabilmente ha recato danno, ma sicuramente la gelata tardiva del 7 aprile [16] [17] ha compromesso irrimediabilmente le gemme. Inoltre, a causa della malattia e, ahimè, alla dipartita di nonna Rosa, non è stata data la giusta attenzione al raccolto, effettuato frettolosamente e saltuariamente ad agosto, senza eseguire una seconda passata. Molte nocciole sono state lasciate al suolo incrementate da altre cadute tardivamente.

Potatura

La potatura è stata fatta a fine settembre. Da inesperto, con la supervisione di mio cognato, e facilitato dalla presenza delle foglie verdi, ho eliminato esclusivamente i rami secchi.

Concimazione post raccolta
Ho iniziato a studiare vari prodotti, ma alla fine ho rimandato.

Annata 2022

Pulitura suolo

Quest'anno mi sono messo a studiare qualche metodo alternativo al diserbante chimico per eliminare le erbacce. Dopo varie esitazioni e dubbi, a inizio primavera ho acquistato un coltivatore sarchiatore manuale Culti-weeder Tornadica, un attrezzo davvero innovativo per eliminare l'erba ad impatto zero. Purtroppo l'erba era già alta circa15 cm quando ho iniziato ad usarlo e ho dovuto fare un lavoro abbastanza impegnativo. Nel pulire l'erba, ho commesso l'errore di non spazzarla e ammassarla in vari mucchi. Infatti, dopo aver finito ha iniziato a piovere per qualche giorno e l'erba si è ripresa. Ho dovuto rifare tutto il lavoro, anche se stavolta è stato molto meno impegnativo perché l'erba era meno alta e il terreno più morbido. Inoltre, ho ammucchiato l'erba e con calma, in un secondo momento l'ho ammassata nella compostiera. Con l'aiuto delle foglie utilizzate come pacciamatura, un sarchiatore standard e quello innovativo che utilizzavo di tanto in tanto sono riuscito a tenere sotto controllo l'erbacce fino a fine agosto durante la raccolta.

Nella seconda metà di agosto e inizio settembre quando sono iniziati i temporali, alternati da giornate di sole, l'erba è iniziata a crescere in modo esponenziale nelle zone diradate. La situazione sembrava fuori controllo così, siccome ero ancora impegnato nella raccolta, ho acquistato un telo oscurante lungo 90m e largo 1,80m, da tagliare e utilizzare per coprire e oscurare le zone critiche dove è cresciuta l'erba,

Ho perso tempo con il telo, perché nonostante sia arrivato in 48h, per un malinteso, pensavo non fosse conforme, quindi a partire da lunedì 5 settembre ho iniziato ad usare il sarchiatore manuale. Di ritorno dal lavoro in 2 h in due giorni, ho completato la parte est, coprendo il tutto con le foglie. Resomi conto che il telo pacciamante acquistato è delle dimensioni giuste, ho iniziato a sperimentare il diserbo per occultamento. Il 7 settembre ho steso due teli (telo 1' e telo 2') in una zona la cui erba era fuori controllo, coprendo una superficie di 20m x 3,4m circa. Il telo non fa passare la luce così da far morire le erbe.

Nel frattempo venerdì 9 settembre, dalle 10:00 alle 13:00 e sabato 10 settembre, dalle 17:00 alle 20:00, ho pulito dalle erbacce, utilizzando il sarchiatore manuale, la parte centrale e coprendo il tutto con le foglie.

Dopo cinque giorni di sperimentazione del telo, iniziano a vedersi gli effetti, tanto che oggi, 12 settembre, ho steso un altro telo (telo 3') su una superficie di 15m x 1,80m circa. Il giorno successivo, ho steso un altro telo (telo 4') identico di fianco a quello precedente.

Oggi, 15 settembre, sono passati sette giorni e sette notti da quanto ho steso i primi due teli. Ne ho tolto solo uno (telo 1') spostandolo in un'altra zona da coprire (telo 1''). L'erba non era del tutta marcita, quindi l'altro telo lo lascerò un'altra settimana. Aspetterò per capire se basta una settimana o due settimane per diserbare completamente il suolo.

Il 17 settembre, ho notato che l'erba nella parte nord ovest, quella più soleggiata, ha iniziato a ricrescere. Prima che fosse troppo tardi ho fatto una ripassata veloce con il sarchiatore manuale, impiegando circa un'ora. Ho notato la ricrescita dell'erba qua è la, anche dove ho sparso le foglie, che in alcune parti erano poche. Anche in questo caso ho usato il sarchiatore manuale per circa tre quarti d'ora.

Il 20 settembre ho tolto il telo 2' (adesso telo 2'') spostandolo successivamente al telo 1''. Ho noto che il risultato del telo 2', lasciato due settimane, è pressoché identico al telo 1', lasciato una settimana. La zona coperta da quest'ultimo è continuata a diserbarsi nonostante abbia tolto il telo. Da questa esperienza posso dedurre che per ottenere un bun risultato con il telo, basta coprire la zona da diserbare almeno per una settimana.

Il 22 settembre, dopo 10 giorni ho tolto il telo 3' (adesso telo 3'') riposizionandolo di fianco al telo 1''. L'erba non mi sembra del tutto appassita. Ci sono tracce di portulaca e poa annua.

Il 27 settembre, dopo due settimane, riposizionato il telo 4' (adesso telo 4''). Semplicemente l'ho spostato lateralmente verso nord-est, in una zona parallela e contigua, di dimensioni simili.

Il 1° ottobre, per mezza giornata, ho spostato il telo 1'' (adesso telo 1'''), riposizionandolo più avanti di fianco al telo 2''. Ho notato che è meno efficace sull'erba che attualmente è di circa 20 cm. Ho tagliato l'erba che dai terreni e dalla strada passava attraverso la rete.

Il 9 ottobre ho tolto il telo 4'' (adesso telo 4''') riposizionandolo parallelamente e lungo la rete di recinzione. Nonostante siano trascorsi 12 giorni, a causa dell'erba troppo alta, circa 20 cm, l'erba non è del tutta morta. Infatti prima di riposizionare il telo, ho rastrellato un po' l'erba da coprire. Inoltre, ho utilizzato il sarchiatore nelle zone contigue, fra gli alberi, che non potevano essere coperte. Infine, dopo 16 giorni, ho riposizionato anche il telo 3'' (adesso telo 3''') lungo la rete da dove inizia il vigneto.

Sabato 15 ottobre, ho coperto la parte nord-ovest dell'orto con un telo 7x10m, coprendo l'erba alta un metro e le zucchine ormai terminate. Nello stendere il telo ho dovuto sradicare una giovane pianta di nocciola che ho ripiantato accuratamente da un'altra parte.

Sabato 22 ottobre, per mezza giornata, prima che la situazione sfuggisse di mano, mi sono dedicato alla pulitura, tramite il sarchiatore, di tutta la parte nord-ovest che essendo più esposta al sole, è più vulnerabile alle erbacce infestanti. Il lavoro è stato leggero, ma impegnativo ed ho impiegato circa un ora e mezza. Inoltre ho ripulito anche il filare centrale e quello lungo la recinzione nord, che essendo ricoperti di foglie, presentavano ciuffi di erba qua e la. In quest'ultimo caso il lavoro è stato agevole e veloce ed ho impiegato circa mezz'ora.

Sabato 29 ottobre, ho spostato tre teli, posizionando successivamente al telo steso lungo il vigneto. Infine, con il sarchiatore manuale, ho ripassato velocemente i due filari centrali della parte centrale del noccioleto, il suolo più coperto da foglie e meno esposto al sole. Nonostante la vasta area, ho impiegato solo 2 ore e senza sforzo eccessivo.

Mercoledì pomeriggio 2 novembre ho spostato lateralmente l'ultimo telo lungo, trascinandolo lateralmente lungo il confine sud-ovest. Inoltre ho posizionato un nuovo telo 4x5 coprendo una porte dove non ero riuscito ad arrivare con i teli lunghi.

Sabato pomeriggio 5 novembre, con l'ausilio del sarchiatore manuale ho ripassato tutta la parte est del noccioleto. Sabato pomeriggio 12 novembre, ho riutilizzato il sarchiatore per ripassare tutta la parte est. Sabato pomeriggio 19 novembre, ho tolto l'ultimo telo lungo e l'ho riposizionato lungo la recinzione delle viti, completando l'intera lunghezza. Il 21 dicembre ho utilizzato il sarchiatore per ripassare tutta la parte ovest. Per ripulire un intero filare, se l'erba non è alta , ci si impiega circa un ora.

Concimazione pre-raccolto
Raccolto

Abbiamo iniziato la raccolta il 17 agosto approfittando di essere ancora in ferie. Nonostante la pulitura fatta, al suolo, c'erano ancora molte nocciole cadute tardivamente l'anno scorso. La loro fastidiosa presenza ci ha rallentati un po'.

mercoledì 17 agosto, dalle 9:30 alle 18:00 (8h:30m), un sacco

giovedì 18 agosto, dalle 7:00 alle 12:30 (5h:30m), un sacco

giovedì 18 agosto, dalle 15:45 alle 18:45 (3h:00m), mezzo sacco

venerdì 19 agosto, dalle 11:50 alle 13:35 (1h:45m) e dalle 14:25 alle 19:00 (4h:35m), un sacco e mezzo da inizio cachi a catasta legno

sabato 20 agosto, dalle 8:50 alle 13:10 (4h:20m) e dalle 14:15 alle 17:30 (3h:15,), un sacco e mezzo da catasta legno, fino a quattro traversine da inizio serra

domenica 21 agosto, dalle 9:30 alle 13:30 (4h:00m) , mezzo sacco, da quattro traversine dalla serra a inizio serra

martedì 23 agosto, dalle 19:00 alle 20:00 (1h:00m), una gabbia, fino quasi al compost

sabato 27 agosto, dalle 9:30 alle 13:30 (4h:00m), un sacco abbondante, tutto lato destro dal compost alla fine

martedì 30 agosto, dalle 18:50 alle 20:10, (1h:20m), mezza gabba

mercoledì 31 agosto, dalle 19:00 alle 20:00 (1h:00m), un secchio

giovedì 1 settembre, dalle 19:00 alle 20:00 (1h:00m), 2 secchi

seconda passata

sabato, 3 settembre, dalle 14:00 alle 18:00 (4h:00m), mezzo sacco

giovedì, 8 settembre, dalle 16:30 alle 20:00 (4h:30m), due secchi, una sola persona.

Potatura

Il 18 settembre ho iniziato la potatura, disinfettato la sega ogni volta che passavo ad un nuovo albero da potare. Per circa mezz'ora, ho iniziato a tagliare i rami secchi e spezzati del lato sud est, dove c'è la piantagione più giovane. L'idea è di iniziare in modo grossolano buttando giù tutti i rami spezzati, crepati e quelli visivamente secchi o malati. In un secondo momento procedere con l'eliminazione dei succhioni e dei polloni. L'unica incognita è se avrò il tempo necessario per operare una seconda potatura più accurata con dei tagli di ritorno sulla parte alta.

Il 19 settembre, con un'altra mezz'ora di lavoro, ho finito di potare in modo grossolano, la parte sud est. Si prospetta un lavoro enorme e sono indeciso se investire nell'acquisto di qualche attrezzo che mi semplifichi la vita.

Mi sono deciso ed ho acquistato uno svettatore telescopico, in particolare l' Upx 86 + Segaccio della Fiskars. Il 24 settembre, utilizzando il motosega, ho completato la potatura di tutti i rami grandi, secchi, malati o spezzati. Fatto ciò ho sperimentato per la prima volta lo svettatore, tagliando i rami secchi o spezzati ad altezze considerevoli, anche di 5 metri. Dalle 8:30 alle 13:30 ho completato tutto. Posso dire che sono soddisfatto del nuovo investimento. Nel pomeriggio dalle 15:30 alle 18:30 ho iniziato a togliere tutti i polloni nella parte sud est. Nella restante parte ho trascurato le zone dove c'è ancora l'erba alta. Prima di andare via ho raggruppato in sette cataste tutto ciò che ho tagliato e potato.

Sabato 15 ottobre, tutta la giornata, con l'aiuto di Marcella, ho ripulito dai tralci le prime tre cataste di legno. Ho utilizzato per lo più la roncola, limitando al minimo l'utilizzo del motosega. Sono riuscito anche a tagliare, in tronchi di circa 50-60 cm, la prima catasta che abbiamo poi caricato nella Panda e scaricato da mio suocero. Con i tralci abbastanza lunghi, Marcella ha accatastato molte fascine, mentre tutto il resto inutilizzabile, lo ha bruciato.

Mercoledì 26 ottobre ho completato la pulitura delle altre quattro cataste, bruciando tutti i tralci. Subito dopo ho iniziato a tagliare la legna in tronchi di circa 50 cm, accatastandoli uno sull'altro, sfruttando lo spazio di circa tre metri fra due alberi. Ho avuto modo di sperimentare il cavalletto professionale per il motosega, restandone molto soddisfatto.

Sabato 29 ottobre ho spostato i tronchi lunghi di tre delle quattro cataste riponendoli ordinatamente davanti ai tronchi tagliati di 50 cm. Successivamente, domenica 30 ottobre, ho spostato l'ultima catasta delle quattro. Quando avrò un po' di tempo, provvederò a tagliare il tutto in tronchi da 50 cm, ma per il momento non è una priorità.

Concimazione post raccolta

Sabato pomeriggio 5 novembre, ho iniziato a concimare in modo biologico, la parte ovest del noccioleto, con le cenere del camino di mio suocero, concimando 14 noccioli, 19 barbatelle di viti e 2 fichi. Ogni settimana continuerò la concimazione con la cenere che mio suocero conserverà per me. Sabato pomeriggio 12 novembre, ho concimato 14 noccioli, 31 barbatelle di viti e 1 ciliegio. Sabato pomeriggio 19 novembre, ho concimato 15 noccioli e 8 barbatelle di viti. Domenica 27 novembre, ho concimato 12 noccioli e 13 barbatelle di viti. Sabato 3 dicembre ho concimato 21 noccioli e 10 barbatelle. Sabato 17 dicembre ho concimato 27 noccioli, 3 alberi di frutto e 30 viti, completando così tutta la parte ovest.

Venerdì 6 gennaio o concluso la concimazione post raccolta, utilizzando la cenere intorno a 40 noccioli e alberi da frutto.

Malattie modifica

Oidio modifica

Nel nocciolo l’oidio o mal bianco si manifesta sulla pagina inferiore delle foglie, con le tipiche efflorescenze bianche polverose, mentre in corrispondenza di queste nella pagina superiore si notano macchie giallastre. Fortunatamente la patologia non è quasi mai grave, perché in genere compare alla fine dell’estate o all’inizio dell’autunno, con una caduta anticipata delle foglie come conseguenza. Può essere utile rastrellare via tutte queste foglie dal sotto chioma di una pianta particolarmente attaccata, per non favorire che l’infezione si ripresenti anche l’anno successivo. Se la patologia si dovesse invece presentare in piena estate bisognerebbe intervenire irrorando sulle piante del bicarbonato di sodio diluito in acqua o anche prodotti a base di zolfo, il classico antioidico ammesso in agricoltura biologica.[18]

Difesa dai parassiti modifica

Vitigno modifica

Messa a dimora modifica

Il 29 gennaio 2022, ho messo a dimora 100 barbatelle di Aglianico. Il 26 febbraio ho messo a dimora altre 11 barbatelle. Le lascio crescere libere, assecondando il loro libero sviluppo, senza effettuare tagli di potatura.[19][20]

Ho lasciato libere le barbatelle, ma noto che hanno perso prematuramente le foglie. Non so se è normale oppure abbiano preso qualche malattia tipo peronospora. Ormai siamo a fine estate e le lascio libere.

Concimazione modifica

In primavera si apporta l’azoto che serve a sostenere l’attività vegetativa della pianta, quindi, dopo il germogliamento, si effettua una concimazione localizzata intorno alla piantina con dosaggi di 50 g per pianta; va evitato il contatto diretto con la barbatella perché può provocare ustioni.[21]

Si potrebbe utilizzare i compost, ricavato dagli scarti dell'orto accumulati l'anno precedente, il quale a causa dell’elevato contenuto di elementi nutritivi come il fosforo, il potassio e l’azoto, può sostituirsi anche ai concimi minerali.

Siamo in autunno ed ho pensato di concimare le barbatelle con la cenere. Sabato 5 novembre ho iniziato a concimare con la cenere 19 barbatelle, mentre sabato 12 novembre ne ho concimate 31.[22]Sabato pomeriggio 19 novembre, ho concimato altre 8 barbatelle.Domenica 27 novembre, ho concimato 13 barbatelle. Sabato 3 dicembre ho concimato 10 barbatelle.

Primo anno modifica

È passato un anno dopo la messa a dimora.

Potatura secca modifica

Il 6 gennaio 2023, effettuo il primo taglio di potatura d’allevamento della vite. Scelgo il tralcio con il maggior vigore e nella posizione migliore. Accorcio Il tralcio a 2-3 gemme, mentre elimino del tutto gli altri tralci. Sono riuscito a potare circa 90 barbatelle. Le restanti 21 le ho potate il 15 gennaio 2023.

Con questa operazione sembrerebbe di aver riportato la pianta alla stadio iniziale di barbatella. In realtà si è solo dato modo alla barbatella di attecchire e formare le radici. Grazie all’apparato radicale, durante la stagione vegetativa seguente, la pianta avrà modo di sfruttare meglio l’acqua e i nutrienti presenti nel suolo. Così facendo, farà crescere in modo adeguato i germogli, che prendono vita dalle gemme lasciate sul tralcio raccorciato con la potatura.[23]

Concimazione primaverile modifica

Ho utilizzato un concime minerale NPK

Prevenzione Peronospora modifica

Ho notato che da maggio/giugno le barbatelle hanno perso completamente le foglie. Mi sono documentato a sufficienza e sono arrivato alla conclusione che si tratta della Peronospora. Avevo già letto delle problematiche dovute dalle spore di questo fungo, ma pensavo che avessi tutto il tempo per intervenire, mentre invece le cose sono precipitate rapidamente. Una settimana fa le barbatella avevano germogli rigogliosi con foglie verdi, oggi vedo che quasi tutte le foglie sono macchiate, appassite e stanno cadendo, lasciando i tralci semispogli. Tendo comunque di recuperare il recuperabile, con un trattamento di verderame, almeno ogni 15 giorni. A distanza di qualche settimana, vedo dei nuovi germogli verdi, ma comunque i tralci sono compromessi e semispogli.

Secondo anno modifica

Sono passati due anni dopo la messa a dimora. Siamo a gennaio 2024. Purtroppo le barbatelle sono malmesse, sia per la peronospora che hanno preso a marzo/aprile dell'anno scorso, sia perché non avevo capito l'importanza della potatura verde che non ho effettuato. La maggior parte dei tralci è molto sottile (diametro inferiore a quello di una matita) e dovrò ripartire da capo.

Potatura secca modifica

Inizio la potatura di allevamento il 27 gennaio che dovrebbe consistere nel scegliere il miglior tralcio, il più vigoroso, e tagliarlo all'altezza del filo di produzione. Purtroppo solo cinque o sei tralci sono spessi almeno quanto una matita e li utilizzerò come futuro fusto tranciandoli a circa 90 cm. Per i resto riparto da capo, potando il migliore tralcio (si fa per dire) a due gemme ed eliminando gli altri. Stavolta mi sono ripromesso di stare più attento. Ho già programmato il trattamento bordolese al fine di prevenire la peronospora. Inoltre, verso marzo o aprile inizierò con la potatura verde.

Concimazione autunnale modifica

Visto la stato pietoso delle barbatelle, non me la sento di concimare con la cenere.

Trattamento bordolese modifica

Finalmente per la prima volta, il 3 febbraio 2024, sono riuscito ad effettuare il trattamento bordolese.

Talee modifica

Siccome almeno 6-7 barbatelle sono morte. Il 3 febbraio 2024, ho pensato di riprodurre delle talee. Partendo dai tralci potati, li ho tagliati a tre gemme. Ho interrato in un vaso pieno di terriccio le prime due gemme lasciando la terza gemma alla luce. Ho annaffiato abbondantemente ricoprendo il tutto con una busta trasparente. Ho realizzato 13 talee che ho lasciato in una zona all'ombra.

Dopo 36 giorni, il 10 marzo 2024 la prima talea è germogliata. Il 16 marzo tutte le talee, tranne una, sono germogliate.

Inaspettatamente, dopo due mesi, il 5 aprile, anche la talea che sembrava morta ha germogliato.

Concimazione primaverile modifica

Anche quest'anno, all'uscita dei primi germogli ho utilizzato un concime minerale NPK

Prevenzione Peronospora modifica

Quest'anno non mi faccio trovare impreparato. Ho acquistato 1Kg di Fosbel Extra (25g per 10l) e 1Kg di Emerald Combi Idro (25g per 10l). Devo combinarli ed applicarli ogni 15 giorni.

Il 6 aprile ho effettuato la prima applicazione. Avrei dovuto fare la seconda applicazione il 20 aprile, ma siccome ha piovuto molto, mi sono anticipato il 17 aprile. A partire dal giorno successivo, purtroppo ha iniziato a piovere di nuovo con poche ore di sosta quindi non appena smetterà la pioggia, ripeterò il trattamento. Infatti le infezioni si possono verificare in condizioni ambientali e caratterizzati da elevata umidità e temperatura media non troppo elevata. [24]

Oggi 26 aprile, dovrebbe essere l'ultimo giorno di pioggia e ne approfitterò per ripetere il trattamento. Il prossimo lo pianificherò per il 4 maggio.

Potatura verde modifica

Oggi 4 aprile, di ritorno da lavoro, verso le 19:00 ho iniziato e terminato la potatura verde, impiegando circa un ora.

Per quanto riguarda i tralci di circa 90 cm, lasciati come futuri fusti, ho eliminato tutte le gemme e i germogli a partire da 20 cm al di sotto del filo portante. Inoltre, al di sopra del filo portante, ho eliminato tutti i doppi germogli (originati dalle gemme di controcchio).

Per quanto riguarda i tralci potati in inverno a due gemme, mi sono assicurato di lasciare solo due tralci eliminando tutto il resto.

Legatura e cimatura modifica

Il 25 aprile ho iniziato a legare i tralci ai tutori.

Nel caso dei futuri fusti, mi sono limitato a legarli ed eventualmente ho eliminato qualche germoglio a 20 cm sotto il filo portante, oltre ad eliminare qualche doppio germoglio.

Nel caso dei due tralci, ho scelto quello più vigoroso legandolo al tutore, mentre l'altro l'ho cimato. Ciò favorirà lo sviluppo del tralcio da me scelto come futuro fusto. Inoltre, ho eliminato eventuali nuovi germogli.

Potatura di produzione modifica

Concimazione modifica

Difesa in prossimità della gelata modifica

La caratteristica principale di questo tipo di difesa dalle gelate è che non si esegue durante la gelata, ma si attua un'azione di prevenzione (qualche ora o un giorno prima), irrigando il terreno per aumentarne lo stato di idratazione. Un terreno secco in superficie ha una bassissima conducibilità termica e quindi anche se il suolo in profondità è caldo, tale calore non può essere ceduto all'aria. Invece una migliore difesa preventiva dalle gelate viene ottenuta con terreni ben idratati, compatti e senza cotica erbosa.

Infatti con l'aumentare dell'umidità del terreno si ha anche un aumento della conducibilità termica del terreno stesso, con il trasferimento del calore latente sotto superficiale verso la superficie, si ha il riscaldamento dell'aria sopra superficiale per irraggiamento.

I tipi di irrigazione che possono essere utilizzati per questo metodo di difesa sono l'irrigazione per scorrimento o per aspersione.

Irrigazione per scorrimento modifica

Con l'irrigazione a scorrimento sono necessari elevati volumi irrigui da 300 m3/ha per terreni argillosi a 700-800 m3/ha per terreni sciolti. Per l'attuazione di questo tipo di irrigazione è spesso necessaria un'adeguata sistemazione del terreno e per questo motivo tale tecnica potrebbe non essere praticabile.

Irrigazione per aspersione modifica

Con l'irrigazione per aspersione, si utilizzano volumi irrigui non elevati: 10-20 m3/ha per intervento, quantitativo sufficiente a idratare i primi 2-5 cm del terreno, spessore sufficiente per ottenere l'effetto desiderato per 3-5 giorni nel periodo marzo-aprile. Con sistemi di irrigazione per aspersione è fondamentale umettare tutta la superficie del campo e non solo i filari. Solo con una superficie uniformemente irrigata si riesce a ottenere un riscaldamento dell'aria uniforme ed efficace. Particolare molto importante da sottolineare, è che la vegetazione deve essere asciutta durante le ore della gelata, si consiglia di eseguire l'eventuale irrigazione varie ore prima del tramonto o nella giornata precedente, per permettere alle parti bagnate delle piante di asciugarsi ed evitare danni da ghiaccio.

Fauna modifica

La zona, oltre che da qualche gatto e cane randagio, è frequentata da molte specie di animali e uccelli.

Nell'autunno del 2021, mentre stavo tagliando la legna, da sotto la catasta di legna è uscito un topo di campagna, che come se niente fosse, ha iniziato ad allontanarsi da me, accelerando il passo man mano. Ho scoperto che stava rompendo le noccioline rimaste al suolo che probabilmente portava nella sua tana. Nell'estate del 2022, un topo se ne stava tranquillo sull'albero di fichi. Il 22 settembre, ultimo giorno d'estate, scovo un topo nascosto sotto uno dei teli utilizzati per diserbare l'erba,

Spesso a terra vedo molte buche scavate probabilmente da qualche talpa. Purtroppo non ho mai avuto il piacere di vederne una. Inoltre ho scovato, almeno due passaggi scavati sotto la rete metallica del recinto, ma non ho idea di quale animale si tratti.

Nella primavera del 2022, spesso abbiamo intravisto, nel noccioleto del vicino, un'upupa, caratterizzata dal suo inconfondibile ciuffo.

La sera del 14 settembre 2022, io e mia moglie mentre stavamo piantando l'insalata nell'orto, abbiamo avuto la sorpresa di trovarci davanti una volpe. Se ne stava tranquilla ad osservarci a distanza di sicurezza. Molto bella, con la caratteristica coda. Aveva il pelo marrone tendente al rosso e si mimetizzava molto bene fra le foglie secche cadute del noccioleto. Ho provato a seguirla per riprenderla con telefonino, ma ha iniziato ad indietreggiare fino al limite nord ovest della recinzione, dove sentendosi in trappola, è riuscita a fuggire attraverso uno squarcio del telo nero della serra del vicino.

In autunno del 2022, all'imbrunire, spesso ho avuto la fortuna di vedere saltellare qualche piccola rana.

Attrezzature e impianti modifica

Attrezzi modifica

Tipo attrezzo Utilizzo Marca Modello Data Acquisto Venditore Sito acquisto Prezzo Acquisto
Motopompa Irrigazione e riempimento serbatoi CM Motori CM 46 / 1A 23/05/2021 Sabart S.r.l. Mercatino Angri 30,00 €
Mototrivella Realizzazione buche per palizzata e piante Jhonsorr VC-5YX3-Q9H3 04/08/2021 Punto Affare S.r.l. Puntoaffare.com 135,00 €
Motosega Potatura e taglio tronchi Boudech PN5200 20/09/2021 Franchini Group S.r.l. eBay.it 89,99 €
Tagliaerba Tosatura erba del prato Einhell GC-HM 40 25/10/2021 Amazon EU S.a.r.L. Amazon.it 54,86 €
Sarchiatore Estirpazione erbe infestanti Tornadica TO.CW 18/03/2022 Cugola Alberto Cugola.it 115,00 €
Svettatoio Potatura rami fino a 6m di altezza Fiskars Upx 86 + Segaccio 20/09/2022 Fiskars Group Amazon.it 114,00 €
Cavalletto Taglio tronchi con motosegna GeoTech Cavalletto Professionale per motosega 19/10/2022 AgriEuro Agrieuro.com 66,00 €

Impianti modifica

Note modifica

  1. ^ nocciola mortarella, su www.agricoltura.regione.campania.it. URL consultato il 30 agosto 2022.
  2. ^ Nocciola San Giovanni, su www.agricoltura.regione.campania.it. URL consultato il 30 agosto 2022.
  3. ^ a b Domenico Tosco (a cura di), IL NOCCIOLO IN CAMPANIA - Aspetti organizzativi, tecnici ed economici (PDF), p. 57.
  4. ^ a b c Home (PDF), su unimerfertilizzanti.it. URL consultato il 9 settembre 2022.
  5. ^ WPNet di Gianluca Epifani, Nocciolo: la strategia per resa e qualità | ILSA GROUP, su www.ilsagroup.com. URL consultato il 9 settembre 2022.
  6. ^ WPNet di Gianluca Epifani, Concime organo minerale bio Biofrutteto KS | ILSA S.p.A., su www.ilsagroup.com. URL consultato il 9 settembre 2022.
  7. ^ Coltivazione Biologica, La cenere di legna. Come utilizzarla per concimare l'orto, su Coltivazione Biologica, 17 novembre 2017. URL consultato il 9 settembre 2022.
  8. ^ Nicole, Concimare con la cenere: tutti i segreti e le proprietà., su Noi Siamo Agricoltura, 20 ottobre 2017. URL consultato il 27 ottobre 2022.
  9. ^ Concimare l'orto con cenere di legna "Calcio, Potassio, Fosforo e Magnesio" 🌋 "Sicilia" 🌋. URL consultato il 27 ottobre 2022.
  10. ^ Fertilizzare con il compost, su Agi. URL consultato il 9 settembre 2022.
  11. ^ Zh.A. Abilkhairova, Zh.T. Baimaganbetova e R.A. Bekmurzaeva, chrome-extension://efaidnbmnnnibpcajpcglclefindmkaj/https://pedagogy-vestnik.ksu.kz/apart/2021-104-4/12.pdf, in Bulletin of the Karaganda University. Pedagogy series, vol. 104, n. 4, 29 dicembre 2021, pp. 101–107, DOI:10.31489/2021ped4/101-107. URL consultato il 14 settembre 2022.
  12. ^ Ala gocciolante interrata XFS con tecnologia Copper Shield™ | Rain Bird, su www.rainbird.com. URL consultato il 14 settembre 2022.
  13. ^ Giulio Schreiber, LE PREVISIONI DEL RACCOLTO 2021 PREOCCUPANO I CORILICOLTORI ITALIANI, su Nocciolare, 9 agosto 2021. URL consultato il 28 agosto 2022.
  14. ^ Che tempo faceva a Poggiomarino a Febbraio 2021 - Archivio Meteo Poggiomarino » ILMETEO.it, su www.ilmeteo.it. URL consultato il 28 agosto 2022.
  15. ^ Redazione, NEVE E GELO/ Allerta meteo in Campania: le temperature scendono sotto lo zero, su Vesuvio Live, 13 febbraio 2021. URL consultato il 28 agosto 2022.
  16. ^ Che tempo faceva a Poggiomarino ad Aprile 2021 - Archivio Meteo Poggiomarino » ILMETEO.it, su www.ilmeteo.it. URL consultato il 28 agosto 2022.
  17. ^ Gelate Aprile 2021: riconosciuto lo stato di calamità, al via le domande per l'indennizzo, su www.agricoltura.regione.campania.it. URL consultato il 28 agosto 2022.
  18. ^ Sara Petrucci, Principali malattie del nocciolo: coltivare il noccioleto, su ortodacoltivare.it, 19 giugno 2018. URL consultato il 30 agosto 2022.
  19. ^ Coltivazione Biologica, La potatura della vite. Come e quando farla, su Coltivazione Biologica, 8 gennaio 2020. URL consultato il 6 settembre 2022.
  20. ^ Con la Vigna, su Quintodecimo. URL consultato il 9 settembre 2022.
  21. ^ Concimazione - ilvitigno - it, su www.ilvitigno.it. URL consultato l'11 settembre 2022.
  22. ^ CENERE CONCIME PER LA VIGNA : Vite, su www.forumdiagraria.org. URL consultato il 13 novembre 2022.
  23. ^   GALAFAI Anno 1 - La potatura di allevamento.
  24. ^ arsac_amministratore, Peronospora della vite: come riconoscere e controllare l'avversità, su ARSAC Servizi in Agricoltura Calabria, 17 giugno 2023. URL consultato il 26 aprile 2024.

Bibliografia modifica

IL NOCCIOLO IN CAMPANIA (PDF), su agricoltura.regione.campania.it.

LE PRINCIPALI AVVERSITA' DEL NOCCIÒLO IN CAMPANIA (PDF), su nocciolare.it.

Calendario Trattamenti Nocciolo, su perfarelalbero.it.

Andrea Cicogna e Mariangela Sandra, ACTINIDIA E GELATE: METODI DI PREVISIONE E MEZZI DI DIFESA (PDF), ARPAV.

NOCCIOLO E GELATE PRIMAVERILI, COME PREVENIRE I DANNI, su nocciolare.it.

Che tempo faceva a Poggiomarino - Archivio Meteo Poggiomarino, su ilmeteo.it.

Nocciolo – Corylus avellana, su casaegiardino.it.

IL NOCCIOLO IN CAMPANIA Aspetti organizzativi, tecnici ed economici (PDF), su agricoltura.regione.campania.it.

Voci correlate modifica