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Politica modifica
Ordinamento dello Stato modifica
Suddivisioni amministrative modifica
Economia modifica
Durante la Signoria del Malatesta, proseguì l'opera di forte antropizzazione del territorio avviata nel XIV secolo, volta allo sviluppo dell'agricoltura: mentre sempre più pascoli e foreste lasciavano spazio ai campi coltivati, le paludi venivano bonificate e i corsi dei fiumi venivano deviati in rogge e canali volti all'irrigazione dei nuovi campi.[1]
Monetazione modifica
Nel 1406, Pandolfo Malatesta fece riattivare la zecca cittadina, che durante la Signoria Malatestiana battè diverse monete, raggruppabili in sei diversi tipi:[2]
- I tipo: grosso d'argento pesante circa 2.3 grammi raffigurante anteriormente lo scudo con cimiero, corona e svolazzi con l'iscrizione dedicata al Signore della città e posteriormente i Santi Faustino e Giovita, già presenti nelle monetazioni di età comunale.
- II tipo, detto Soldino: mezzo grosso d'argento pesante circa 1.2 grammi raffigurante anteriormente l'iscrizione in latino Pandulfus dominus Brixie contornante la raffigurazione di una testa barbuta portante una corona e posteriormente Sant'Apollonio dante la benedizione.
- III tipo, detto Sestino: moneta in argento pesante circa 1 grammo raffigurante anteriormente lo stendardo malatestiano con l'iscrizione in latino Pandulfus D. Malatestis e posteriormente il leone rampante guardante verso sinistra con l'iscrizione in latino Dominus Brixie & C.
- IV tipo: quattrino di mistura pesante circa 0.8 grammi raffigurante anteriormente l'iscrizione latina De Malatestis contornante le lettere D-P in cartella di due archi e due angoli e posteriormente l'iscrizione Dominus Brixie & C contornante lo stendardo malatestiano.
- V tipo: denaro di mistura pesante circa 0.5 grammi raffigurante anteriormente una croce fiorata e posteriormente il capo di un moro.
- VI tipo: denaro di mistura pesante circa 0.5 grammi molto simile al precedente, raffigurante anteriormente l'iscrizione Pandulfu contornante la lettera S finale posta sulla croce e posteriormente il capo di un moro, come nel V tipo.
Difesa modifica
Fortificazioni modifica
Cultura modifica
Architettura modifica
Pittura e scultura modifica
Note modifica
- ^ ECONOMIA, su enciclopediabresciana.it.
- ^ Treccani degli Alfieri, 1961, pp. 964-965 (vol. 1)