Villa Grimaldi Spinola modifica

Villa Grimaldi Spinola
 
La villa vista dall'ingresso
Localizzazione
Stato  Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoVia Filippo Corridoni, 5
Coordinate44°24′13.77″N 8°57′43.36″E
Coordinate: 44°24′13.77″N 8°57′43.36″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
CostruzioneXVI secolo-XVII secolo
StileArchitettura pre-alessiana e Architettura rinascimentale
Usomuseo
Piani3
Realizzazione
ProprietarioSocietà Nikion srl
CommittenteLuigi Grimaldi De Castro

Villa Grimaldi Spinola è un'antica dimora nobiliare genovese, situata nel quartiere di Albaro, in via Corridoni, anche se nei primi anni del '900, vi si accedeva dalla vicina via Montallegro.

L'epoca di realizzazione dell'edificio è ampiamente dibattuta dagli storici.

Epoca di realizzazione modifica

La villa risale al XVI secolo, tuttavia, sul muro esterno dell'edificio è presente una lapide marmorea che indica la data della fine di realizzazione del progetto(1606). Inoltre sulla stessa lapide viene identificato il committente dell'opera, Luca Grimaldi De Castro, doge della Repubblica di Genova(1605-1607).

L'affidabilità dell'iscrizione del 1940 e scritta per commemorare la visita della Regina Margherita di Savoia e l'intervento di restauro da parte dell'architetto Crosa di Vergani, commissionato dal marchese Paolo Alerame Spinola però, non è constatabile.

Infatti la citazione al proprietario stesso parla di «villa del XVII secolo con affreschi del Semino e del Calvi».

I dubbi diventano maggiori per il fatto che Lazzaro Calvi è morto, a 105 anni, nel 1607 e Andrea Semino era mancato nel 1594.

Inoltre, essendo la realizzazione dell'opera piuttosto approssimativa e modesta, è difficilmente assegnabile agli anni di maggior consapevolezza artistica dei due pittori, nonostante l'influenza del loro maestro Perin del Vaga è rilevabile nella celebrazione del personaggio più importante, cioè l'eroe, illustrato con dimensioni maggiori rispetto al contesto prospettico circostante.

Per di più, la conformità del soggetto, ovvero del committente stesso, che è raffigurato durante scene allegoriche e leggendarie nelle specchiature del soffitto del salone più importante, suscita altri dubbi.

Se il soggetto in questione fosse realmente Luca Grimaldi De Castro, gli affreschi sarebbero stati realizzati dopo il 1605 da un artista meno importante, che si ispirava allo stile di Giovan Battista Castello, detto Bergamasco; in caso contrario, la villa non sarebbe stata edificata nel 1606 e il committente, in tal caso, non sarebbe Luca Grimaldi De Castro.

Infine è possibile che l'edificio esistesse già prima e che Luca Grimaldi De Castro lo abbia fatto restaurare in seguito, dato che lo stile dei dipinti delle sale circostanti è parecchio differente, la mano è molto indecisa, i perimetri sono realizzati a grottesche e la specchiatura al centro è singola, mentre nel salone principale sono due, per via della lunghezza del salone stesso.

Proprietari modifica

In origine la villa è appartenuta alla nobile famiglia genovese dei Grimaldi.

Nell'800 è passata ai marchesi Veneroso che in seguito lasciarono in eredità alla famiglia De Ferrari, nel 1818.

Anna Maria De Ferrari, moglie del principe Scipione Borghese, la vendette a monsignor Giacomo Poggi e all'avvocato Enrico Peirano, nel 1902.

Nel 1906, la proprietà passò in mano a Paolo Alerame Spinola.

In seguito, Tea Spinola cedette alla Società Nikion, nel 1970.

Dagli anni 70 fino al 2014, nella villa sono stati organizzati ricevimenti curati da Capurro Ricevimenti srl.

Descrizione modifica

La villa si trova piuttosto lontano dalla strada urbana, come, ad esempio, la vicina Villa Imperiale, a differenza della maggior parte degli altri palazzi nobiliari della zona.

L'edificio si può ricondurre all'architettura pre-alessiana, data la presenza, nel piano nobile, di due logge d'angolo.

I tratti architettonici sono tipicamente rinascimentali, in linea con le caratteristiche delle ville genovesi dell'epoca.

La pianta della villa è rettangolare; la struttura portante è disposta lungo un asse longitudinale e i corpi laterali sono leggermente più lunghi dei lati più brevi.

In antichità, come si può dedurre da un affresco presente al piano nobile, il lato di levante era prolungato da un ampio terrazzo, che copriva un portico del piano terra. Al contrario, il terrazzo rivolto all'estremità opposta (lato di ponente), è tutt'ora presente, seppur totalmente restaurato.

Il corpo principale dell'edificio si può riassumere in tre piani: piano terra, piano nobile, piano di mezzanini sotto la grondaia.

Sulla facciata dell'edificio sono presenti finestre in numero pari. L'interno è caratterizzato da elementi tipici riconducibili all'architettura cinquecentesca, per esempio sono visibili tre volte a padiglione, una a sinistra e due a destra, nell'ingresso e nelle sale laterali. Esse, inoltre, sono contrassegnate da superfici semicircolari (lunette unghiate) affrescate e da capitelli pensili largamente utilizzati nell'architettura dell'epoca, detti peducci. Di particolare interesse è il camino dell'atrio impreziosito dal vessillo della famiglia Spinola con quattro decorazioni ovali in marmo, tra le quali vengono raffigurati Nerone ed Ottaviano. Infine, lo scalone in fondo all'atrio permette di raggiungere la loggia di sinistra del piano nobile da cui si accede al salone di metri quadri 91 che si sviluppa da loggia a loggia.

Un corpo laterale è stato aggiunto al complesso originale, nel quale sono presenti giochi prospettici ottenuti tramite quadrature. Esse, come menzionato precedentemente, fanno riferimento alla ristrutturazione dell'architetto Crosa di Vergani.

Nel complesso, le sale risultano affrescate sui muri verticali con raffigurazioni di paesaggi campestri, di logge e terrazzi scandite da colonne dipinte.

Per quanto riguarda gli ambienti esterni dell'edificio, la villa è circondata da un ampio giardino di antico impianto, nel quale si nota una fontana barocca dei Tritoni.

Bibliografia modifica

  1. M. Boffito, V. Garroni Carbonara, G. Pinto. Le ville del genovesato, Albaro. 1984, Valenti Editore, Genova.
  2. Liguria.beniculturali.it. n.d. Villa Grimaldi Spinola. [online] <http://www.liguria.beniculturali.it/PDFs/patrimonio/Beni%20visitabili/024.pdf>.